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Credito d'imposta prima casa

Niko804

Utente
Buongiorno,
nel 1997 io e mia moglie abbiamo acquistato un appartamento in regime di comunione di beni con le agevolazioni previste; nel 2015 lo abbiamo rivenduto e ne abbiamo riacquistato un altro sempre con le agevolazioni spettanti di prima casa.
Abbiamo chiesto ed ottenuto il credito d'imposta. Ma dopo un mese l'Agenzia vuole il 50% del credito erogato a mia moglie contestando il fatto che le fatture di vendita dell'immobile acquistato nel 1997 sono intestate solo a me.
L'Agenzia motiva che l'intestazione delle fatture è richiesta dalla Circolare 19 del 2001. Io questa affermazione non l'ho trovata nella circolare in parola, per contro ho trovato che la comunione dei beni supera ogni formalità, inoltre l'atto parla chiaro, l'immobile è stato acquistato e venduto da entrambi. Inoltre, tra le cause che fanno decadere il beneficio non si fa riferimento all'intestazione delle fatture.
E' corretta la contestazione dell'Agenzia?
 
Grazie, ma mi servirebbe una risoluzione ammesso che l'Agenzia abbia già creato problemi sulle intestazioni delle fatture a qualcun'altro dato che non esiste alcun motivo elusivo in tale comportamento.
 
Grazie, ma mi servirebbe una risoluzione ammesso che l'Agenzia abbia già creato problemi sulle intestazioni delle fatture a qualcun'altro dato che non esiste alcun motivo elusivo in tale comportamento.

Ciao niko
ho trovato la circolare 20/E del maggio 2011, nella quale si legge che se due coniugi sostengono entrambi le spese di ristrutturazione della casa ma le fatture e i bonifici riportano un solo nominativo, la detrazione del 36% spetta anche all’altro, a condizione che nella fattura venga annotata la percentuale di spesa sostenuta da quest’ultimo.
Spero di esserti stata utile
gaia
 
Credete che cambierà qualcosa alla luce della nuova circolare dell'Agenzia sulla trasparenza e l'intento di evitare inutili formalismi che non costituiscono un comportamento elusivo?
 
Credete che cambierà qualcosa alla luce della nuova circolare dell'Agenzia sulla trasparenza e l'intento di evitare inutili formalismi che non costituiscono un comportamento elusivo?

ciao Niko
molto dipendera' dall'indirizzo che l'Amministrazione finanziaria decidera di perseguire pro futuro
Auspico che in un ottica di compliance tra l'Ae e il contribuente si possa addivenire ad un accordo soddisfacente per entrambe le parti
Ti terro aggiornato /a
gaia
 
Buongiorno, dopo il diniego ottenuto a seguito della domanda di rimborso, ho trovato e scaricato dal sito dell'Agenzia, la sentenza n. 166 del 11.07.2013 della Commissione Tributaria di Mantova che, in un caso non simile ma uguale al mio, ha dato ragione al contribuente.
Ora, devo fare ricorso o è possibile fare un interpello affinchè venga riconosciuto il credito d'imposta prima casa per tutti i casi analoghi dato che non tutte le Agenzie hanno ben capito come si applica la normativa, facendo riferimento alla decisione della Commissione Tributaria di Mantova?
 
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