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Contratto borsa di studio

elisa84

Utente
Buongiorno,
apro una discussione in questa sezione cercando un chiarimento in una materia per me ostica...
Svolgo attività di praticante avvocato e l'avvocato, su consiglio del commercialista, mi ha proposto di stipulare da gennaio un contratto di borsa di studio. Calcolando che probabilmente si tratterà di una cifra oscillante tra i 500/600 euro al mese e da settembre 2010 non sarò più in studio, ho valutato che nel corso del 2010 percepirò circa 5.000 euro.
La mia domanda è: quanto dovrò versare in tasse?
Mi pare di aver capito che la borsa di studio stipulata con il professionista (a differenza di quanto avviene per le università o altri enti) non è esente IRPEF, mentre non devono essere versati i contributi INPS.
Ringrazio chiunque per un chiarimento...
 
Riferimento: Contratto borsa di studio

Sono definiti borse di studio, assimilati a redditi da lavoro dipendente, e dunque tassabili come tali in capo al praticante e deducibili per il dominus. Andranno applicate le ritenute irpef ma non Inps in quanto per espressa disposizione normativa i praticanti non sono soggetti a copertura previdenziale.
 
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Riferimento: Contratto borsa di studio

Grazie per il chiarimento.... Dal calcolo che hai fatto quindi deduco che sono soggetta ad una tassazione del 23%...
Credevo, non eccedendo i 7.500 euro, di essere al di sotto di una soglia non tassabile/parzialmente tassabile...
 
Riferimento: Contratto borsa di studio

I lavoratori dipendenti, in passato la vecchia “no tax area” era pari a 7.500 euro, mentre adesso la nuova soglia di esenzione dall’IRPEF è di 8.000 euro per i periodi di lavoro che coincidono con l’intero anno solare; in tale casistica di norma rientrano i lavoratori dipendenti con contratto subordinato part time che non hanno altri redditi.

L’avvocato deve fornire al praticante un adeguato ambiente di lavoro, riconoscendo allo stesso, dopo un periodo iniziale, un compenso proporzionato all’apporto professionale ricevuto.
Quindi per il trattamento fiscale di detti incentivi è prevista l’assimilazione ai redditi di lavoro dipendente delle “somme da chiunque corrisposte a titolo di borsa di studio o di assegno, premio o sussidio per fini di studio o di addestramento professionale”.

Mi riferivo nel caso dovessi rientrare nella condizione di prestazione occasionale, il cui limite è di 4.800 euro.
Per questo motivo che il commercialista ha saggiamente consigliato la stipula di un contratto di borsa di studio evitando di farti rientrare in quella categoria e di conseguenza pagare l'irpef riducendo le 5000 euro ricevute.
 
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Riferimento: Contratto borsa di studio

Benissimo, quindi se rimango al di sotto degli 8.000 euro nn sono soggetta ad alcuna ritenuta...
Visto che sei stato così chiaro ti pongo allora un'ulteriore questione...Dovendo stipulare un contratto di locazione, non posso dedurre nulla se non pago IRPEF, vero?? Non esiste alcuna fantastica ipotesi per cui posso addirittura diventare creditrice, vero? Sicura di una risposta negativa, ti ringrazio! :)
 
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Appena ritornato dall'esame di Economia e Gestione delle Imprese, speriamo bene!

Ritorniamo a noi.

Presumo che il contratto di locazione sia per uso abitativo.
Presumo che bisogna trovare il modo per non pagare in maniera ingiustificata ciò che non ci compete secondo la legge.
Espongo i seguenti punti.

1° Punto
Oggi, chi decide di concedere o prendere in affitto una casa ha a disposizione diverse tipologie di contratti . Tra questi, due sono quelli principali:

a) il primo, è quello cosiddetto “a canone libero”; in esso i contraenti possono decidere liberamente l’ammontare del canone e le altre condizioni della locazione con l’unico obbligo di rispettare la durata minima;

b) il secondo, è il contratto chiamato “a canone concordato”; in tal caso, il corrispettivo viene pattuito in base ad alcuni criteri stabiliti in accordi stipulati tra le organizzazioni degli inquilini e quelle dei proprietari.

Quest'ultimo contratto prevede delle agevolazioni fiscali e dei canoni di affitto più bassi rispetto alla media. La norma riconosce una riduzione dell’imposta di registro dovuta e, ai fini Irpef, un ulteriore abbattimento del 30%, che va ad aggiungersi a quello del 15%, del reddito derivante dalla locazione. Inoltre, viene data la possibilità ai Comuni di prevedere riduzioni dell’ICI sugli immobili locati secondo tale forma contrattuale.

2° Punto
L’ art.16 del Tuir riconosce, per i primi tre anni, una detrazione per canoni di locazione anche ad altre due categorie di contribuenti:
a) Ai lavoratori dipendenti che hanno trasferito o trasferiscono la propria residenza nel comune di lavoro o in uno di quelli limitrofi
b) Ai giovani di età compresa tra 20 e 30 anni che stipulano un contratto di locazione per l’ unità immobiliare da destinare a propria abitazione principale ai sensi della L. n.431 / 98 pari a:
*991,60 euro se il reddito complessivo non supera 15.493,71 euro;
*495,80 euro se il reddito complessivo supera 15.493,71 euro ma non supera 30.987,41euro.

3° Punto
Mediante il contratto di locazione il suo rendimento si va ad aggiungere a quello del contratto di borsa di studio.
Di conseguenza se nel caso il valore annuale dell'affitto superasse i 3000 euro, assieme ai 5000 euro, superereste la zona No Tax di 8000 euro; Tenendo conto anche delle varie detrazioni che puoi ricevere sicuramente più efficaci, a parità di prezzo, delle deduzioni da lei accennate.

Il pagamento del fisco sarà in tal caso inevitabile! Riperquotendosi su tutte le sue fonti di guadagno, derivanti dal contratto di locazione e da quello di borsa di studio.

4° Punto
Lei vorrebbe diventare creditrice mediante un contratto di locazione di un immobile? Di conseguenza avere degli interessi su di esso oltre il suo pattuito valore?
In tal caso se la rata/le rate di restituzione sono gravate da un interesse superiore a quello legale la sanzione civile consiste nel rendere non opponibile al debitore gl interessi; In caso contrario si commette un reato di usura.
Quindi il debitore sarà solamente tenuto alla restituzionde di quanto a lui versato dal creditore.

Un saluto, le faccio i miei auguri per la sua professione!
 
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@ Dominici

Elisa non rivestirà la figura del locatore, bensì quella del conduttore, pertanto quanto da te postato non la riguarda.

@ Elisa

Come già detto nell'altro thread, in caso di incapienza d'imposta, il credito risultante da eccedenze e/o acconti viene sempre restituito, ma non è il tuo caso.

Tieni presente che gli oneri (detraibili/deducibili) concorrono alla formazione di un'imposta netta più bassa, pertanto, come nel caso prospettato da Dominici, ovvero in presenza di altri redditi, risultano utili - anche in presenza di ritenute IRPEF pari a zero - per "l'abbattimento" dell'imposta a debito.
 
Riferimento: Contratto borsa di studio

In tal caso non le riguardano gli ultimi due punti.
Non avendolo specificato ho ipotizzato che fosse il locatore e non il conduttore, tenendo conto della sua richiesta di assumere un'eventuale posizione di creditore.

Come hai fatto a intuirlo? Ne eri già a conoscenza?
 
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Riferimento: Contratto borsa di studio

Perchè aveva già aperto un altro thread al riguardo e l'ha ribadito in questo quando ha affermato "Dovendo stipulare un contratto di locazione, non posso dedurre nulla se non pago IRPEF, vero??".

Nel 2008 c'era la possibilità, in base a determinate condizioni, del bonus fiscale di Euro 150 per gli incapienti, ma ora non più.
 
Riferimento: Contratto borsa di studio

Non so ma quel "credito" mi ha indotto a pensare diversamente.

Anche perchè il "dover stipulare un contratto di locazione" possono averlo entrambi, a seconda delle esigenze; Il proprietario può aver bisogno di un rendimento sull'immobile e una persona esigenza di un'abitazione. Idem per "eventuali deduzioni sull'IRPEF".
Quindi nell'incertezza ho presunto che fosse il locatore.

Comunque la ringrazio e la saluto.
 
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