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Come uscire dalla società e che fine fanno i crediti?

happy80

Utente
Buongiorno vi descrivo situazione un po' ingarbugliata.
Marito e moglie, marito lavora per una società , di cui la moglie è socia ,insieme ad un altra persona e poi c'è una terza persona che fa da amministratore.
La moglie non sa assolutamente nulla della società, veniva gestito tutto dal marito.
Marito muore. La moglie sa che ci sono dei soldi da incassare per lavori eseguiti e svariati crediti nel cassetto fiscale,per lavori 110% e altri crediti il cui iter era in fase finale per la cessione alla banca, ma
L amministratore dice che nella realtà non ci sono soldi e se chiudono il bilancio sarà quasi in pareggio. ( Amministratore è marito dell' altra socia).
La moglie del deceduto ,forse vuole tirarsi fuori da questa società.
Domande da inesperto
1) come si fa a tirarsi fuori dalla società?
2)i crediti nel cassetto fiscale che fine fanno se si chiude azienda?
3)avete consigli?
 
1) il metodo più semplice per uscire dalla società è quello di cedere le quote, in linea con quanto prescrive la legge e quanto prevede lo statuto. C'è anche un metodo più complesso che consiste nel recesso del socio (vedi l'art. 2473 del Codice Civile).
2) dipende dalla natura dei crediti (es. iva a credito o crediti per maggiori versamenti di acconto). Se certi, liquidi ed esigibili si trasmettono ai soci.
I crediti 110%, se non ceduti, possono essere detratti dalle imposte che sorgono attraverso gli utili della società.

3) consiglio alla socia, al fine di verificare lo stato della società, di incaricare un commercialista, ai sensi del secondo comma dell'articolo 2476 del Codice Civile, affinché per suo conto esegua le opportune ispezioni nella contabilità e nei libri sociali, rendendole conto degli accertamenti effettuati.
 
I soci che non partecipano all'amministrazione hanno diritto di avere dagli amministratori notizie sullo svolgimento degli affari
sociali e di consultare, anche tramite professionisti di loro fiducia, i libri sociali ed i documenti relativi all'amministrazione.


Quello riportato è il secondo comma dell'art. 2476 del c.c. Riguardo alle necessità della moglie citata da Happy 80, che nulla sa della società, questo comma fa proprio al caso suo perché apre ampi spiragli alla possibilità di ottenere molte informazioni utili a decidere il divenire all'interno della compagine.
 
1) il metodo più semplice per uscire dalla società è quello di cedere le quote, in linea con quanto prescrive la legge e quanto prevede lo statuto. C'è anche un metodo più complesso che consiste nel recesso del socio (vedi l'art. 2473 del Codice Civile).
2) dipende dalla natura dei crediti (es. iva a credito o crediti per maggiori versamenti di acconto). Se certi, liquidi ed esigibili si trasmettono ai soci.
I crediti 110%, se non ceduti, possono essere detratti dalle imposte che sorgono attraverso gli utili della società.

3) consiglio alla socia, al fine di verificare lo stato della società, di incaricare un commercialista, ai sensi del secondo comma dell'articolo 2476 del Codice Civile, affinché per suo conto esegua le opportune ispezioni nella contabilità e nei libri sociali, rendendole conto degli accertamenti effettuati.


I crediti non so di che natura sono, sicuro alcuni sono del 110% perché so che le imposte erano messe in compensazione per il 2023/24
Per trasferimento ai soci intendi che anche ad azienda chiusa, se avanzano crediti vanno cmq ai soci?
 
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