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Cambio lavoro

arihoppy

Utente
Ciao a tutti.
Sono qui per un consiglio. Il 15 c.m. terminerò il mio attuale lavoro per iniziarne un altro più stimolante e mi è stato consegnato il nuovo contratto in cui sono indicate:
- posizione contrattuale con livello 3° CCNL COMMERCIO – TERZIARIO;
- stipendio mensile lordo: € 1.984,18
- periodo di prova: 30g
- orario settimanale: 40 ore
- regolamento e privacy
- dati personali e dell'azienda.

Mi domandavo se c'è altro che dovrebbe essere indicato (stipendio annuo piuttosto che mensile o numero mensilità - 14 -) e se, avendomi promesso in sede di colloquio e di lettera di promessa d'asssunzione € 1.450 netti, la cifra lorda indicata è corretta. Non ho familiari a carico nè particolari altre condizioni da rilevare.

Inoltre mi hanno consigliato di "verificare il CUD" con entrambi i datori di lavoro per evitare spiacevoli sorprese nella prossima dichiarazione dei redditi 2009. Cosa significa?

Vi ringrazio anticipatamente e confido in una risposta! :yes2:

Arianna
 
Riferimento: Cambio lavoro

Generalmente nella lettera d'assunzione, per tutti gli elementi non indicati (ad es., il n. mensilità) viene fatto espresso rinvio al contratto collettivo applicato, la cui disciplina è derogabile dall'autonomia contrattuale solo in quanto preveda condizioni di miglior favore per il prestatore di lavoro.

Per quanto riguarda la retribuzione, provo a fare ora, manualmente (il risultato sarà approssimativo, ma, salvo errori, spero indicativo), una specie di prospetto dal lordo al netto:
1984,18 retribuzione lorda
182,34 contributi inps (9,19%)
1801,84 imponibile fiscale
436,49 imposta lorda
87 detrazione per lavoro dipendente (31 gg.)
349,49 imposta netta
1452,35 netto in busta

Ai lavoratori dipendenti spettano alcune tipologie di detrazioni, come quelle per lavoro dipendente, il cui importo è in rapporto inversamente proporzionale a quello del reddito, per cui più elevato è quest'ultimo, meno lo sarà la detrazione effettivamente spettante; nel caso in cui si intrattengano più rapporti di lavoro nell'anno, ciascun datore applicherà tali detrazioni nella misura spettante in base al reddito del dipendente di cui è a conoscenza, ossia quello da lui stesso erogato e quando, in sede di dichiarazione annuale, i redditi relativi ai vari cud vengono sommati, emerge che l'imposta versata è inferiore a quella dovuta a causa delle eccessive detrazioni complessive.
Per questo, il consulente evita di dover affrontare in seguito le rimostranze del dipendente e domanda se è sua intenzione "conguagliare" il reddito percepito nell'anno, nel corso precedente rapporto, in modo da praticare maggiori ritenute sulle buste e fare in modo che il lavoratore non si trovi in una posizione debitoria nei confronti dell'erario, magari con conseguente obbligo di versamento di acconti, al momento della dichiarazione.
Il lavoratore valuta se è interessato o meno a versare maggiori imposte sulle buste oppure se preferisce percepire un netto più elevato, consapevole che dovrà versare comunque le imposte dovute al momento della dichiarazione.
 
Riferimento: Cambio lavoro

Grazie mille per la risposta completa e dettagliata!
Ora ho le idee un po' più chiare.

Buon lavoro, Arianna
 
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