sarah.gallo
Utente
Riferimento: art 9 comma 1 e intrastat
Poi vorrei ribattere a Turi, senza però creare polemiche ma unicamente riflessioni.
Innanzitutto Turi, l’intra NON è un gioco e se la comunità europea ha deciso di allargare la dichiarazione anche ai servizi è principalmente per combattere le innumerevoli frodi fiscali. Il canale telematico consente un maggiore flusso informativo, controlli più accurati e un rimborso più celere rispetto ai vecchi metodi cartacei.
Le discrepanze di cui parli NON DEVONO esserci se si lavora nella maniera corretta, controllando e correggendo gli errori prima di inviare la dichiarazione intra. Tu dici che hai controlli dalla dogana un mese sì e un mese anche, bè, la cosa dovrebbe farti riflettere seriamente.
Vorrei che non pensiate che la presentazione intra sia un optional rispetto alla dichiarazione IVA, è parte integrante di essa ma come la dichiarazione IVA e quella dei redditi, va fatta da professionisti e non bisogna improvvisarsi tali.
Professionisti che operano nel settore e che hanno anni e anni di esperienza alle spalle.
Solo così si può venire tutelati e dormire sonni tranquilli.
Di controlli ce ne sono e continueranno ad esserci e in futuro saranno sempre maggiori. Vale la pena arrabattarsi alla bene e meglio per cercare di risparmiare qualche euro facendosi l’intra in casa o, nel caso dei dottori commercialisti farlo in studio?
Avete visto le conseguenze, le si leggono giornalmente su tanti forum: perdite di tempo, arrabbiature, dubbi, dichiarazioni fatte male, rettifiche su rettifiche. E poi ovviamente arrivano i controlli.
Turi, non si fanno “scherzetti” n’è a chi si affida a te e neppure ai suoi fornitori e/o clienti. I tuoi clienti ti danno fiducia e questa fiducia non deve essere tradita, anche perché pagando e devono avere un servizio INECCEPIBILE.
Un saluto
Sarah
Concordo appieno con Forstmeier e suggerisco a tutti di leggere attentamente i Suoi interventi su questo e altri forum. E di riflettere anche su quanto scrive.Noi assistiamo aziende operano quasi esclusivamente con paesi UE... i modelli intra compilati ed inviati comprendono migliaia di operazioni di cessioni di beni... Questo ci ha comportato un mese sì e l'altro pure verifiche da parte della dogana... verifiche che scaturiscono, appunto, dalla discordanza dei dati indicati... ma è solo per un puro caso che le aziende da noi assistite hanno dovuto subire le verifiche per effetto della non corretta indicazione e/o omissione dei dati da parte dei loro corrispondenti clienti...
Quindi, posto che qualche prestazione di servizi venga indicata e non dovuta e se per effetto di detta errata indicazione qualche altro subisce una verifica... beh, vorrà dire che per qualche volta anche noi gli avremo reso lo scherzetto! ;-)
Io, comunque, mi sto attrezzando per aprire un ufficio studi dei trattamenti tributari riservati, da tutti gli stati membri (che se non me ne sfugge qualcuno dovrebbero essere 27), ad una nutrita serie di prestazioni di servizi e nel detto caso individuare quali di esse non va in elenco... nel frattempo...
Poi vorrei ribattere a Turi, senza però creare polemiche ma unicamente riflessioni.
Innanzitutto Turi, l’intra NON è un gioco e se la comunità europea ha deciso di allargare la dichiarazione anche ai servizi è principalmente per combattere le innumerevoli frodi fiscali. Il canale telematico consente un maggiore flusso informativo, controlli più accurati e un rimborso più celere rispetto ai vecchi metodi cartacei.
Le discrepanze di cui parli NON DEVONO esserci se si lavora nella maniera corretta, controllando e correggendo gli errori prima di inviare la dichiarazione intra. Tu dici che hai controlli dalla dogana un mese sì e un mese anche, bè, la cosa dovrebbe farti riflettere seriamente.
Vorrei che non pensiate che la presentazione intra sia un optional rispetto alla dichiarazione IVA, è parte integrante di essa ma come la dichiarazione IVA e quella dei redditi, va fatta da professionisti e non bisogna improvvisarsi tali.
Professionisti che operano nel settore e che hanno anni e anni di esperienza alle spalle.
Solo così si può venire tutelati e dormire sonni tranquilli.
Di controlli ce ne sono e continueranno ad esserci e in futuro saranno sempre maggiori. Vale la pena arrabattarsi alla bene e meglio per cercare di risparmiare qualche euro facendosi l’intra in casa o, nel caso dei dottori commercialisti farlo in studio?
Avete visto le conseguenze, le si leggono giornalmente su tanti forum: perdite di tempo, arrabbiature, dubbi, dichiarazioni fatte male, rettifiche su rettifiche. E poi ovviamente arrivano i controlli.
Turi, non si fanno “scherzetti” n’è a chi si affida a te e neppure ai suoi fornitori e/o clienti. I tuoi clienti ti danno fiducia e questa fiducia non deve essere tradita, anche perché pagando e devono avere un servizio INECCEPIBILE.
Un saluto
Sarah