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Antiriciclaggio

ARISTARCO

Utente
Buon giorno,

è corretto gestire manualmente il registro antiriciclaggio previsto dal D.Lgs 231/2007 e dai provvedimenti successivi per l'attività di consulenza professionale (art 12 del citato decreto)?
Mi sembra che le case di software spingano sulla obbligatorietà del sistema informatico pur non essendo affatto obbligatorio.
Grazie.
 
Riferimento: Antiriciclaggio

La tenuta di un registro cartaceo ai fini antiriciclaggio è consentita, purchè non si tratti di fogli mobili. I fogli devono infatti essere numerati progressivamente prima della messa in uso.
 
Riferimento: Antiriciclaggio

Forse dovrei esser fustigato messo alla gogna, ma mi è venuta la strana idea di informatizzare l'antiriciclaggio, cosi chiedo alla amministratrice d'indicarmi cortesemente se l'idea che ho di questa operazione è esatta, cercando di spiegarmi con diverse domande, ovviamente mi scuso delle possibili banalità, ma come sa cerco di capire, mi son foresto.:worthy:
Dunque leggo e rileggo quel bel malloppo delle linee guida, dove davvero mi perdo, cosi cerco dei software dedicati, ma guardando bene questi programmi non soddisfano, almeno credo, completamente le minime linee guida, forse non ho ancora trovato i software giusti oppure non ho capito un tubo.
Per quel che ho visto sino ad ora si tratta solo di elencare in una banca dati tutti i dati dei vari clienti, allora chiedo: ma questo esenta l'obbligo di avere un fascicolo comprensivo di fotocopia d'identità, visura camerale, fotocopia codice fiscale, mandato professionale ecc.. che ovviamente sono prettamente cartacei??
Ok si possono inserire i dati dei vari documenti, es. il numero di documento d'identità ecc.. ma in effetti questo documento, la sua copia, non dovrei averlo in forma cartacea in una cartella dedicata al cliente?

Per ora mi fermo qui, grazie.
 
Riferimento: Antiriciclaggio

ai fini antiriciclaggio il fascicolo cartaceo del cliente deve essere tenuto comunque e devono essere raccolte le firme a riprova dell'informativa rilasciata dal cliente e delle dichiarazioni sottoscritte dallo stesso.
L'archivio unico è un'altra cosa: è quell'archivio in cui vanno inserite tutte le info del cliente. l'archivio può essere carataceo o informatico.
 
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Molte grazie dotto', questa distinzione mi aiuta a capire, indi, se non sbaglio, l'informatizzazione alla fin fine non è che migliori o velocizzi la cosa, il cartaceo c'è comunque indi tanto vale tenere "incartato" tutto in un unica pratica.

Un altra cosa sulla quale trovo interpretazioni diverse è quella dei documenti con scadenza, secondo quello che c'è scritto nelle guide, il professionista deve svolgere un controllo costante sul cliente nel caso di prestazione professionale, d'accordo ma ad esempio, monitorare l'area geografica del cliente, oppure controllare la provenienza e la destinazione del denaro utilizzato mi pare un tantino difficile, cosi come tenere aggiornata la carta d'identità ecc.. che devo fare un database che ogni mattino appena acceso il pc mi dica ocio, a Giovanni scade il documento tot, a Luigi quell'altro.....
che si fa, bisogna trasferirsi all'anagrafe oppure aprire una agenzia investigativa?

Morale volevo mettere un pò "in stretto" quella massa di carta ma alla fin fine mi sembra di capire che resterà tale, a meno mi schiarisca meglio le idee e qualcuno mi aiuti a farlo.
saluti.
 
Riferimento: Antiriciclaggio

Allora, avere l'archivio unico elettronico ti evita di scrivere tutto a manina su un libro che deve essere rilegato (quindi non a fogli volanti) numerato e siglato in ogni pagina. Il vantaggio è solo questo.
il monitoraggio continuo dovrebbe portare a controllare periodicamente l'anagrafica dei clienti e quindi ricordarsi di dare un'occhiata anche alla scadenza della carta d'identità.
Il monitoraggio delle operazioni eseguite (di danaro) è richiesto quando si esegue una prestazione. Quindi se dai consulenza per l'acquisto di un immobile e il tuo cliente paga in contanti hai un problema. per contro, nella prestazione di tenuta della contabilità il controllo ce lo hai comunque perchè le banche sono da riconcilaire e i clienti e fornitori da chiudere.
ciao
 
Riferimento: Antiriciclaggio

Allora, avere l'archivio unico elettronico ti evita di scrivere tutto a manina su un libro che deve essere rilegato (quindi non a fogli volanti) numerato e siglato in ogni pagina. Il vantaggio è solo questo.
il monitoraggio continuo dovrebbe portare a controllare periodicamente l'anagrafica dei clienti e quindi ricordarsi di dare un'occhiata anche alla scadenza della carta d'identità.
Il monitoraggio delle operazioni eseguite (di danaro) è richiesto quando si esegue una prestazione. Quindi se dai consulenza per l'acquisto di un immobile e il tuo cliente paga in contanti hai un problema. per contro, nella prestazione di tenuta della contabilità il controllo ce lo hai comunque perchè le banche sono da riconcilaire e i clienti e fornitori da chiudere.
ciao

non sono d'accordo, la carta di identità deve essere valida all'atto dell'identificazione del cliente, non è che se scade un mese dopo o anche un anno dopo la devi sostituire..
il cliente va si monitorato, ma nel senso che va valutato costantemente il suo grado di rischio, ma l'identificazione è una ed è all'inizio del rapporto..
almeno io l'ho intesa così

saluti
 
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Leggendo e rileggendo, anch'io l'ho intesa come Jo-Vinco.

restano anche altri dubbi, provenienza e destino delle palanche!
ora dal momento che esiste la possibilità che il cliente se ne strafreghi, e non dica proprio nulla, tanto meno lo faccia apparire, che responsabilità si può imputare al commercialista?
ancor più ultimamente mi risulta, voce di popolo, che movimentando denaro tramite banca, se questo importo non è mostruosamente elavato, questa demanda a chi tiene la contabilità l'onere del controllo e/o denuncia di provenienza di quel quel denaro.
Non sono certo d'azzeccarci ma non dovrebbero essere loro i primi, banca, e unici a gestire le operazioni di antiriciclaggio, almeno in partenza denaro?
se si perchè riprodurre questi dati?
passatemi qualche sconclusionato ragionamento, sto cercando di capire.
 
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per quello che può servire anche io l'intendo come jo, ed ora anche mauro.
Io opero così:

1) libro buffetti già rilegato, (comprato in 3 copie uguali...... capite a me)
2) cartelle cartacee con fogli firmati dai clienti e raccolta solo una volta del documento al momento dell'dentificazione (non è che se scade quello cambia identità);
3) ormai da tempo eliminate quasi tutte contabilità in studio (se ne ho e i clienti hanno in sede almeno un amministrativo che lavora sulla contabilità) conseguentemente redatti incarichi scritti di consulenza (senza verifica specifica dei conti di contabilità) verifica di situazioni contabili fornite dal cliente e collaborazione alla stesura formale dei bilanci e dichiarazioni.

Se gli vabene ok altrimenti il rischio di comunicazione di movimenti sospetti aumenta e quindi..... Loro hanno capito ed aderito con animo leggero!!!:D
 
Riferimento: Antiriciclaggio

Però! semplice immediato:yes2:

Altra cosa per chi ha una clientela prevalentemente di piccolo calibro, le contabilità vengono eseguite in ufficio, perciò sapete meglio di me che stress, indi la cosa si complica e non di poco.

Proprio per sfizio stò provando un paio di programmini gratuiti, per vedere come si mette, per ora noto che si fa prima con il cartaceo, mi riferisco alla identificazione, mò vidiamo come procede.

Buona pasquetta.

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