Salve,
vorrei porvi il seguente quesito.
Ho una ditta individuale in contabilità ordinaria, il titolare preleva periodicamente dalla cassa a titolo di acconto su utili (a fini personali) somme in contanti. Ogni prelievo è inferiore ai limiti di legge ma complessivamente durante l'anno tale limite viene superato.
La normativa antiriciclaggio prevede il limite di utilizzo dei contanti relativamente ai trasferimenti di denaro tra soggetti diversi.
In questo caso il trasferimento avviene tra il soggetto imprenditore e lo stesso soggetto in veste di soggetto privato.
Secondo voi, in questo caso, si applica il limite di utilizzo dei contanti?
La transazione avviene tra due soggetti diversi o il soggetto in questo caso è uno solo?
Nel caso in cui questi prelievi siano soggetti alla limitazione di utilizzo del contante è possibile evitare la presunzione di operazione frazionata, magari registrando un prelievo sottosoglia ogni fine mese?
Grazie.
vorrei porvi il seguente quesito.
Ho una ditta individuale in contabilità ordinaria, il titolare preleva periodicamente dalla cassa a titolo di acconto su utili (a fini personali) somme in contanti. Ogni prelievo è inferiore ai limiti di legge ma complessivamente durante l'anno tale limite viene superato.
La normativa antiriciclaggio prevede il limite di utilizzo dei contanti relativamente ai trasferimenti di denaro tra soggetti diversi.
In questo caso il trasferimento avviene tra il soggetto imprenditore e lo stesso soggetto in veste di soggetto privato.
Secondo voi, in questo caso, si applica il limite di utilizzo dei contanti?
La transazione avviene tra due soggetti diversi o il soggetto in questo caso è uno solo?
Nel caso in cui questi prelievi siano soggetti alla limitazione di utilizzo del contante è possibile evitare la presunzione di operazione frazionata, magari registrando un prelievo sottosoglia ogni fine mese?
Grazie.