Trasparenza Ires e ristretta base proprietaria delle società - La Circolare del Giorno n. 263 del 09.12.2020
Le società di capitali a ristretta base partecipativa sono spesso viste dall’amministrazione finanziaria come degli schermi, che possono essere superati in sede di accertamento per imputare i redditi direttamente ai soci, analogamente a ciò che è normativamente previsto per le società di persone e per i soggetti a queste assimilati. Ciò significa porre in discussione, in un caso specifico, la natura e con il normale trattamento tributario delle società di capitali, fondato sulla netta separazione della situazione reddituale della società rispetto a quella dei soci. A questi ultimi, ordinariamente, gli utili vengono (eventualmente) distribuiti solo a seguito di una formale deliberazione, e non imputati a prescindere dalla percezione.
Rispetto a questa situazione di possibile conflitto tra contribuenti e fisco, l’istituto IRES della trasparenza fiscale per opzione si pone come una via d’uscita; anzi, come una soluzione a disposizione delle società di capitali per uscire dall’impasse, consentendo direttamente ai soci di dichiarare i redditi al posto della società (eliminando quindi il rischio di accertamento).
Indice
- Aspetti generali
- Criticità
- Trasparenza IRES
- Opzione
- Modifiche intercorse
- Imputazione reddito / perdite
- Perdite riportabili
- Remissione in bonis
- Perdita di efficacia dell’opzione
- Distribuzione di dividendi
- Trasparenza “ristretta”
- Società IRES partecipate
- Perdite e “piccola trasparenza”
- Socio imprenditore individuale
- Ritenute e acconti
- Considerazioni di sintesi
- Tabella riepilogativa