Cooperative sociali – il regime fiscale parte 2 - La Circolare del Giorno n. 250 del 28.11.2019

Come ricordato nella circolare n. 249/2019, le Cooperative sociali hanno un regime fiscale complesso, derivante dall’applicazione congiunta di diverse norme tributarie previste per varie tipologie di enti, alle quali appartengono ex lege le Coop sociali (cooperativa a mutualità prevalente, imprese sociali e Enti del terzo settore).

Nella precedente circolare sono state esaminate le disposizioni fiscali proprie delle Coop sociali e quelle derivanti dall’appartenenza alla categoria delle Cooperative a mutualità prevalente.

In questa seconda circolare si completa l’esame del regime fiscale delle Coop sociali, richiamando le disposizioni tributarie, applicabili, in quanto compatibili, previste per le imprese sociali, e per gli Enti del terzo settore, rientrando la cooperativa sociale ad entrambe queste categorie di enti.

Indice

1. Introduzione
2. Il regime fiscale previsto per le imprese sociali, applicabile alle Coop sociali
3. Il regime fiscale previsto per gli Enti del Terzo Settore, applicabile alle Coop sociali
4. Conclusioni

Cooperative sociali – il regime fiscale parte 1 - La Circolare del Giorno n. 249 del 27.11.2019

Le cooperative sociali presentano un regime fiscale particolarmente articolato in quanto, oltre ad essere soggette ad una disciplina fiscale propria, fanno riferimento anche a quella prevista per le cooperative a mutualità prevalente, ed in quanto compatibile, a quella delle imprese sociali, e per alcuni aspetti anche a quella degli enti del terzo settore.

In questa circolare ci concentreremo sul regime fiscale applicabile alle coop sociali in quanto cooperativa a mutualità prevalente, mentre in una successiva circolare si esamineranno le ulteriori agevolazioni fiscali applicabili alle cooperative sociali, in quanto imprese sociale, ed ente del terzo settore.

E’ il caso di precisare che sul regime fiscale delle cooperative fiscali mancano indicazioni specifiche recenti da parte dell’Agenzia delle entrate, per cui qualche interpretazione delle norme diversa è sempre possibile.

Indice

1. Introduzione
2. Le condizioni per il regime fiscale previsto per le cooperative a mutualità prevalente
3. Il regime fiscale per le cooperative a mutualità prevalente, e il regime speciale per le cooperative sociali
4. Brevi considerazioni sulla comparazione del regime fiscale delle cooperative sociali rispetto a quello delle imprese sociali

Il nuovo Isee precompilato dal 2020 - La Circolare del Giorno n. 248 del 26.11.2019

Con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale n. 233 del 4/10/19 del decreto 9 agosto 2019 del ministero del lavoro e delle politiche sociali parte la sperimentazione del cosiddetto Isee precompilato.

L'accesso sarà possibile a partire dal 1° gennaio 2020.

Il diretto interessato accederà alla dichiarazione sostitutiva unica (il documento di base da cui viene elaborato l’Isee) tramite credenziali Inps o dell’agenzia delle Entrate o identità Spid almeno di secondo livello. In presenza di altri componenti del nucleo familiare si dovrà fornire ulteriori informazioni su reddito e patrimonio.

Indice

1. Premessa
2. Isee Precompilato
3. Accesso
4. Dati autodichiarati e non precompilati
5. Omissioni e difformità del patrimonio mobiliare
6. Calcolo dell’Isee corrente

Saldo IMU entro il 16 dicembre 2019 - La Circolare del Giorno n. 247 del 25.11.2019

Si riepilogano in questa circolare le modalità di calcolo e di versamento del saldo IMU 2019, in scadenza il prossimo 16 dicembre.

Il saldo si calcola applicando le aliquote pubblicate sul sito internet del Mef entro il 28.10.2019, a conguaglio di quanto versato in acconto. In caso di mancata pubblicazione entro detto termine, si applicano le aliquote adottate per l’anno precedente.

Si ricorda che è venuto meno il blocco degli aumenti da parte dei Comuni, previsto finora per il 2016, 2017, 2018. I comuni pertanto avranno la possibilità di rivedere le aliquote Imu.

Indice

1. Premessa
2. Ambito di applicazione
3. Base imponibile
4. Aliquote IMU
5. Modalità di versamento
6. Esempi

Opzione trasparenza entro il 2 dicembre - La Circolare del Giorno n. 246 del 22.11.2019

Entro il termine di presentazione del modello Redditi SC 2019 (periodo d'imposta 2018), quindi entro il prossimo 2 dicembre (il 30 novembre cade di sabato), è necessario effettuare l'opzione per il regime di trasparenza fiscale per il triennio 2019-2021.

A seguito delle modifiche apportate con il D.l. 193/2016, l'opzione si rinnova automaticamente al termine di ciascun triennio, pertanto non è necessario presentare alcuna comunicazione da parte delle società che hanno optato o rinnovato la trasparenza nell'ultimo triennio 2016-2018. L'opzione si effettua raccogliendo le adesioni da parte dei soci, e compilando il quadro OP del Modello Redditi SC 2019, entro il 2 dicembre 2019.

Indice

1. Il regime di trasparenza
2. L'opzione
3. Adesione da parte dei soci
4. La compilazione del quadro OP del modello Redditi
5. Remissione in bonis
6. Società costituite nel 2019
7. Schema di sintesi

Bonus TV: ecco come accedere al contributo - La Circolare del Giorno n. 245 del 21.11.2019

Dal 18 dicembre 2019 sarà possibile accedere al contributo per l’acquisto di TV, decoder, idonei alla ricezione dei programmi con le nuove tecnologie trasmissive DVB-T2.

Il contributo sarà erogato sotto forma di sconto sul prezzo di vendita, per un valore fino a 50 Euro.

Il venditore avrà la possibilità di recuperare poi tale importo tramite compensazione.

L’agevolazione non è per tutti, potranno accedervi solo i soggetti appartenenti a nuclei familiari con un valore di ISEE fino a 20mila Euro.

Indice

1. Premessa
2. Il passaggio alla nuova tecnologia di trasmissione della TV
3. Il contributo, ambito oggettivo e soggettivo
4. Modalità di riconoscimento del contributo
5. Modalità di recupero dello sconto
6. Faq sito Mise
7. Grafico riepilogativo

Negli appalti e subappalti il committente versa le ritenute - La Circolare del Giorno n. 244 del 20.11.2019

Il D.L. n. 124 del 2019 introduce, a decorrere dal 1° gennaio 2020, un nuovo regime di versamento delle ritenute fiscali dei dipendenti impiegati da un’impresa appaltatrice o subappaltatrice nel compimento di un’opera o di un servizio.

Il testo definitivo dell’art. 4, rubricato “Ritenute e compensazioni in appalti e subappalti ed estensione del regime del reverse charge per il contrasto dell’illecita somministrazione di manodopera”, introduce, inoltre l’art. 17-bis al D.Lgs.n. 241 del 1997 che pone a carico del committente l’obbligo di versamento delle ritenute.

Indice

1. Premessa
2. In cosa consiste e soggetti interessati
3. Decorrenza
4. Provvista
5. Dati da comunicare al committente
6. La responsabilità delle imprese appaltatrici e del committente
7. Comunicazione di avvenuto versamento delle ritenute
8. Versamento delle ritenute da parte dell’appaltatore / subappaltatore in possesso della certificazione di regolarità
9. Divieto di compensazione per contributi previdenziali e assistenziali e premi assicurativi
10. Regime sanzionatorio

Regime del “call off stock” - La Circolare del Giorno n. 243 del 19.11.2019

Il c.d. call-off stock è un contratto con il quale il fornitore costituisce uno stock di prodotti presso lo stabilimento o la sede del cliente, il quale preleva i beni in funzione delle necessità del suo ciclo produttivo.

Con la Direttiva 2018/1910, al fine di uniformare il sistema all’interno dell’UE, si prevede che il regime di call-off stock dà luogo a un'unica cessione nello Stato membro di partenza e a un acquisto intracomunitario nello Stato membro in cui è situato lo stock se l'operazione è effettuata tra due soggetti passivi certificati.

Questa soluzione eviterà al fornitore di dover essere identificato in ogni Stato membro in cui ha collocato beni in regime di call-off stock.

Indice

1. Premessa
2. Definizione
3. Condizioni per l’applicazione del c.d. “call of stock”
4. Condizioni che impediscono l’applicazione del c.d. “call of stock”

Detrazione DSA: possibile integrare lo scontrino - La Circolare del Giorno n. 242 del 18.11.2019

L’Agenzia delle Entrate ha riconosciuto la possibilità di usufruire della detrazione IRPEF del 19% della spesa sostenuta per l’acquisto di un sussidio volto ad agevolare un soggetto con disturbo dell’apprendimento (DSA), anche se il relativo scontrino non riporta il codice fiscale del soggetto affetto da DSA. E’ sufficiente, in tale caso, integrare lo scontrino indicando il codice fiscale del soggetto affetto dal disturbo.

Ciò è consentito solo per gli scontrini emessi in data antecedente al 6.4.2018, data di pubblicazione del Provvedimento dell’Agenzia con cui sono state fornite le disposizioni attuative della detrazione.

Indice

1. La detrazione per soggetti affetti  da DSA
2. Integrazione del codice fiscale sui documenti di spesa antecedenti il 6.4.2018

Opzione Irap per il metodo da bilancio - La Circolare del Giorno n. 241 del 18.11.2019

Entro il 2 dicembre (il 30 novembre cade di sabato) le ditte individuali e le società di persone in contabilità ordinaria  possono optare per la determinazione della base imponibile IRAP secondo le regole previste per i soggetti IRES (ovvero secondo i valori di bilancio).

L’opzione per la determinazione della base imponibile IRAP con il metodo “da bilancio” (nonché la revoca dell’opzione precedentemente espressa) va esercitata direttamente nella dichiarazione IRAP (quadro IS) presentata nel periodo di imposta a decorrere dal quale si intende esercitare l’opzione.

Indice

1. Premessa 
2. Irap: determinazione a valori fiscali
3. Irap: determinazione a valori di bilancio
4. Esercizio dell’opzione
5. Remissione in bonis
6. Società neocostitutite