La Circolare del Giorno

Il D.l. 138/2011 ha riformato la disciplina delle rendite finanziarie, con l’obiettivo di sostituire il prelievo del 12,5% sui redditi di capitale e capital gain con il prelievo del 20%, con effetto dal 1° gennaio 2012.
È stato introdotto, inoltre, un regime transitorio per consentire ai soggetti interessati di affrancare i plusvalore latenti delle attività finanziarie alla data del 31 dicembre 2011 con la vecchia aliquota del 12,5%. A tal proposito è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale n. 292 del 16.12.2011 il D.M. 13.12.2011, che disciplina il funzionamento dell’affrancamento.

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Con la recente Circolare n. 53/2011 l’Agenzia delle Entrate ha fornito ulteriori chiarimenti in materia di riporto delle perdite fiscali per i soggetti IRES. In particolare, viene precisato che le perdite realizzate nei periodi d’imposta anteriori al 2011 (dal 2006 al 2010) sono utilizzabili, analogamente a quelle conseguite nel 2011, nel limite dell’80% del reddito, con riporto dell’eccedenza nelle successive annualità, senza alcun vincolo temporale (sono escluse quelle relative al 2005 in quanto non più riportabili).
Resta, invece, inalterato il regime delle perdite generate dalle neoattività nei primi tre periodi di imposta, così come il trattamento delle perdite riferito ai soggetti Irpef.

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Con Decreto del Ministero dell'Economia e delle Finanze del 12 dicembre 2011, è stato aggiornato al rialzo il tasso di interesse legale, in conseguenza della crescita dell’inflazione e dei tassi d’interesse correnti sul mercato finanziario.
L’aumento è di un punto percentuale: dalla vecchia misura dell’1,5% in vigore fino al 31.12.2011 si è passati al 2,5%, a partire dal 01.01.2012.
Questo aumento comporta anche il rincaro delle somme dovute a titolo di ravvedimento operoso. Per regolarizzare gli omessi, insufficienti o tardivi versamenti, infatti, occorre applicare oltre alla sanzione ridotta anche gli interessi moratori calcolati al tasso legale. La nuova misura, ovviamente, andrà applicata solo in relazione al periodo d’imposta intercorrente tra il 1° gennaio 2012 e il giorno del versamento tardivo.

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La Manovra di Ferragosto ha introdotto, per il triennio 2011-2013, un “contributo di solidarietà” del 3% per i contribuenti persone fisiche con reddito complessivo lordo annuo superiore a € 300.000.
La norma rinviava, tuttavia, ad un Decreto del Ministero dell’Economia e delle Finanze, la determinazione delle modalità attuative.
Il Decreto, che avrebbe dovuto essere approvato entro il 30.10.2011, è stato firmato solo il 21.11.2011 e definisce:
• il momento di determinazione e versamento del contributo di solidarietà;
• le modalità per la deduzione del contributo di solidarietà versato dal reddito complessivo.

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In occasione delle festività natalizie è abitudine per gli operatori commerciali offrire omaggi ai propri clienti e dipendenti.
In questa circolare si offre una panoramica del corretto inquadramento degli omaggi ai fini delle imposte dirette ed indirette, ricordando fin da ora che il trattamento fiscale è diverso a seconda che:
• i beni siano o meno oggetto dell’attività esercitata;
• il destinatario sia un cliente oppure un dipendente.

La Circolare del Giorno

Entro il prossimo 2.1.2012 le società di capitali in possesso dei requisiti previsti dagli articoli 115 e 116 del TUIR possono optare per il regime di trasparenza fiscale ovvero rinnovarlo per il triennio 2011 – 2013.
La società dovrà “raccogliere” le adesioni dei soci, inviate mediante raccomandata A/R, e trasmettere in via telematica all’Agenzia delle Entrate l’apposita comunicazione.
Nella trattazione che segue vengono esaminate le principali caratteristiche ed i necessari adempimenti per l’esercizio dell’opzione.

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Scatta il prossimo 2 gennaio 2012 il primo appuntamento con lo spesometro in quanto la scadenza, originariamente fissata al 31.12.2011, cade di sabato.
La comunicazione all’Anagrafe tributaria dei dati relativi ai contratti di leasing, da effettuare entro il 31.01.2012 da parte delle società di leasing e dalle società che svolgono attività di locazione e/o di noleggio, assorbe quella dello spesometro che di fatto, quindi, per tali soggetti non deve essere comunicato entro il 2.1.2012.
L’adempimento è di difficile gestione, nonostante i numerosi chiarimenti forniti dall’Agenzia delle Entrate, prima con la circolare 24 E del 30.05.2011 e poi con il recente documento dell’11.10.2011 (illustrato nella presente circolare) con cui vengono raccolte le risposte ai quesiti di associazioni di categoria.

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Tra le misure della c.d. “Manovra di Ferragosto” sono state introdotte due importanti novità per le c.d. “società di comodo”:

• la maggiorazione del 10,5% dell’aliquota IRES (passa dal 27,5% al 38%);
• la previsione della non operatività per i soggetti che presentino dichiarazioni in perdita fiscale per 3 esercizi consecutivi ovvero dichiarino perdite per 2 periodi d’imposta e nel terzo presentano un reddito inferiore a quello minimo.
  

Le nuove disposizioni si applicano, per i soggetti con esercizio coincidente con l’anno solare, a decorrere dal 2012 e producono effetto già in sede di determinazione degli acconti.

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Entro il prossimo 27 Dicembre deve essere versato l’acconto IVA per il 2011, utilizzando i tre metodi di calcolo alternativi:
• il metodo storico;
• il metodo previsionale;
• il metodo della liquidazione intermedia al 20 dicembre.
L’acconto Iva quest’anno dovrà considerare, con il metodo previsionale o analitico, l’aumento dell’aliquota Iva ordinaria, passata dal 20 al 21% a partire dallo scorso 17 settembre. Pertanto quest’anno risulta preferibile applicare il metodo storico, che considera come base su cui calcolare l’88%, l’importo dell’ultima liquidazione dell’anno scorso, quando l’aliquota era ancora al 20%.

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Accanto alla tradizionale tenuta dei libri e delle scritture contabili obbligatorie in forma cartacea, è consentita la tenuta e conservazione delle stesse in formato digitale (D.M. 23 gennaio 2004). Mentre per i documenti in formato cartaceo, la modalità di tenuta si sostanzia nell’obbligo di vidimare ossia bollare ogni foglio (da parte dell’ufficio del Registro delle imprese) e numerare le pagine delle scritture contabili, per i documenti in formato digitale la vidimazione e numerazione progressiva si sostanzia nell’obbligo di apporre firma digitale e marca temporale. Il termine di apposizione è stato oggetto di modifica da parte del Decreto Sviluppo. Prima della riforma l’apposizione era prevista con cadenza trimestrale, oggi alla luce della modifica dell’art. 2215-bis c.c., terzo comma, almeno una volta all’anno.