Commento alla sentenza della Cassazione civile n. 21959 del 28 Ottobre 2015: "Redditometro irrilevanti le risultanze del PRA"

"Redditometro: irrilevanti le risultanze del PRA " Cassazione Civile Sentenza n.21959  del 28 ottobre 2015 (PDF- 8 pagine)

In tema di accertamento sintetico, il contribuente può smentire i dati del PRA, che lo fanno risultare proprietario di quattro autovetture, mediante la produzione di dichiarazioni sostitutive di atto notorio, di dichiarazioni del venditore e delle ricevute di pagamento della tassa automobilistica. A chiarirlo la Suprema Corte con la sentenza 28 ottobre 2015 n. 21959.

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IL CASO

IL COMMENTO

1. Nuovo redditometro: niente accertamento induttivo per voci di spesa non note
2. Rilevanza probatoria dei registri automobilistici
3. La sentenza annotata

IL TESTO INTEGRALE DELLA SENTENZA

Commento alla sentenza della Cassazione lavoro n. 23087 dell'11.11.2015

Cassazione Civile - Sezione lavoro Sentenza n. 23087 del 11 novembre 2015 (PDF- 6 pagine)

Il diritto alla liquidazione del trattamento di fine rapporto del lavoratore ancora in servizio è un diritto futuro, per cui la rinuncia effettuata dal lavoratore è radicalmente nulla ai sensi degli artt. 1418, secondo comma, e 1325 c.c., per mancanza dell'oggetto, non essendo ancora il diritto entrato nel patrimonio del lavoratore e non essendo sufficiente l'accantonamento delle somme già effettuato.

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IL CASO

IL COMMENTO

1. Tfr: nozione

2. Il TFR è irrinunciabile

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Commento alla sentenza della Cassazione n. 16726 del 12 agosto 2015 :"Agevolazioni alle ONLUS e obbligo di bilancio"

Agevolazioni alle ONLUS e obbligo di bilancio . Cassazione civile Sentenza n. 16726 del 12 Agosto 2015

Gli enti di tipo associativo possono godere del trattamento agevolato ex artt. 111, D.P.R. n. 917 citato, in materia di Irpeg e 4, D.P.R. n. 633 del 1972 in materia di Iva, a condizione dell'inserimento, negli atti costitutivi e negli statuti, delle clausole dettagliatamente indicate nell'art. 111, comma 4 quinquies, D.P.R. n. 917 del 1986 (ora art. 148), nonché dell'accertamento che la loro attività si svolga in concreto nel pieno rispetto delle prescrizioni contenute nelle clausole citate. La suindicata normativa in forza del quale le attività a favore degli associati non sono considerate commerciali e le quote associative non concorrono a formare il reddito complessivo, costituisce deroga alla disciplina generale di cui agli artt. 86 e 87, D.P.R. n. 917, con la conseguenza che l'onere di provare i presupposti di fatto che giustificano l'esenzione, è a carico del soggetto che la invoca, secondo gli ordinari criteri stabiliti dall'art. 2697 c.c..

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IL CASO

IL COMMENTO

1. Enti associativi e onlus : agevolazioni e orientamenti giurisprudenziali 
2. La sentenza annotata

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Commento alla sentenza della Cassazione lavoro n. 22611 del 5 Novembre 2015: "Licenziamento individuale per rifiuto di svolgere la prestazione"

Cassazione Civile sezione lavoro Sentenza  n. 22611 del 05 novembre 2015 (PDF -

La condotta del lavoratore, che si rifiuta di svolgere l'attività richiestagli dal superiore, voltandogli le spalle andandosene dopo averlo insultato, dando luogo tra i due ad un acceso diverbio e, alla fine, costringendo il superiore ad avvalersi della collaborazione di un altro operaio per portare a termine l'operazione, costituisce comportamento altamente lesivo del vincolo fiduciario, sì da giustificare il licenziamento.

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IL CASO

IL COMMENTO

1. Proporzione tra fatto addebitato e sanzione

2. Valutazione del giudice in caso di licenziamento disciplinare

2.1. Orientamenti giurisprudenziali

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Commento alla sentenza della CTR di Milano del 14 Aprile 2015: "Decadenza accertamento sulla detrazione per spese di ristrutturazione edilizia"

L'Agenzia delle Entrate può esercitare il potere di accertamento nei confronti del contribuente che abbia utilizzato detrazioni per spese di ristrutturazione edilizia, entro quattro anni dal versamento della prima rata. Ad affermarlo la Commissione Tributaria Regionale di Milano con sentenza n. 2597, pubblicata il 14 aprile scorso.

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"Decadenza accertamento sulla detrazione per spese di ristrutturazione edilizia"  CTR MI 2797/49/2015 (PDF- 7 pagine)

IL CASO

IL COMMENTO

1. La sentenza annotata

2.Il limite temporale del potere di accertamento dell’Agenzia delle Entrate

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Commento alla sentenza della Cassazione lavoro 22914 del 10.11.2015: "I motivi nella comunicazione del licenziamento collettivo"

"I motivi nella comunicazione del licenziamento collettivo" Cassazione lavoro n. 22914/2015 (PDF - 10 pagine)

In tema di verifica della sufficienza dei contenuti della comunicazione preventiva di cui alla legge n. 223 del 1991, ove il progetto imprenditoriale sia diretto a ridimensionare l'organico dell'intero complesso aziendale al fine di diminuire il costo del lavoro attraverso il criterio dell'anzianità contributiva, l'imprenditore può limitarsi all'indicazione del numero complessivo dei lavoratori eccedenti, senza che occorra l'indicazione degli uffici o dei reparti con eccedenza.

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IL CASO

IL COMMENTO

1. Comunicazione della procedura del licenziamento

2. Orientamento giurisprudenziale conforme e contrario

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Commento alla Cassazione n. 20250 del 9.10.2015: "La donazione a parenti e successiva cessione del terreno edificabile costituisce elusione"

Cassazione civile - Sentenza n. 20250 del 9 Ottobre 2015 (PDF - 8 pagine)

In tema di accertamento rettificativo dei redditi, la disciplina antielusiva dell'interposizione, di cui all'art. 37, comma 3° del D.P.R. n. 600 del 1973, non presuppone necessariamente un comportamento fraudolento del contribuente, essendo sufficiente un uso improprio, ingiustificato o deviante di un legittimo strumento giuridico, che consenta di eludere l'applicazione del regime fiscale che costituisce il presupposto d'imposta. Per questo va considerata come elusiva l’operazione di donazione (a prossimi congiunti) di un terreno edificabile, seguita dalla successiva vendita dello stesso, qualora sia finalizzata esclusivamente all’ottenimento di un risparmio fiscale attraverso l’abbattimento della plusvalenza.

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IL CASO

IL COMMENTO

1. Terreni edificabili:  la donazione con successiva alienazione costituisce operazione elusiva. inquadramento normativo e interpretazioni giurisprudenziali

2. La sentenza annotata

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Commento alla Cassazione lavoro n. 22286 del 30 ottobre 2015 in tema di ripetizione del patto di prova

"Ripetizione del patto di prova"  Cassazione lavoro n. 22286/2015 (PDF - 8 pagine)

La ripetizione del patto di prova in due successivi contratti di lavoro tra le stesse parti è ammissibile solo se essa, in base all'apprezzamento del giudice di merito, risponda alla necessità dell'imprenditore di verificare non solo le qualità professionali, ma anche il comportamento e la personalità del lavoratore in relazione all'adempimento della prestazione, elementi suscettibili di modificarsi nel tempo per l'intervento di molteplici fattori, attinenti alle abitudini di vita o a problemi di salute.

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IL CASO

IL COMMENTO

1. Patto di prova ed art. 2096 c.c.: scopo e funzione

2. Reiterazione del patto di prova

2. 1 Orientamenti giurisprudenziali

IL TESTO INTEGRALE DELLA SENTENZA

Commento alla sentenza della Cassazione n. 21953 del 28 Ottobre 2015 "Compensi amministratori: deducibilita’ ammessa se c’e’ delibera"

In tema di società di capitali, i costi sostenuti per il compenso degli amministratori sono deducibili dal reddito d’impresa ove determinati nello Statuto, oppure con una specifica delibera dell’assemblea. A chiarirlo la Suprema Corte con la sentenza 28 ottobre 2015, n. 21953.

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"Compensi amministratori: deducibilita’ ammessa se c’e’ delibera" Cassazione Civile  n.21953/2015 (PDF - 16 pagine)

IL CASO

IL COMMENTO

1. compensi agli amministratori : deducibilità e congruità del costo

2. Il principio di cassa allargata

3. La sentenza annotata

IL TESTO INTEGRALE DELLA SENTENZA

Commento alla sentenza della Cassazione lavoro n. 6777 del 6.4.2015 "Il compenso al giornalista collaboratore fisso può essere determinato dal giudice "

Il compenso spettante al giornalista pubblicista che abbia prestato le proprie competenze professionali alle dipendenze di una società editrice - qualora sia certo nell'an, ma non nel quantum - può essere determinato dal giudice in via equitativa ex art. 432 c.p.c. e tale statuizione, secondo la Corte di Cassazione, non è censurabile in sede di legittimità, salvo che sia dimostrata l'insussistenza dei presupposti su cui la decisione è stata fondata, ovvero sia in essa riscontrabile un vizio di motivazione. Questa la decisione della Corte di Cassazione civile sezione lavoro nella sentenza n. 6777 del 4 aprile 2015.

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"Il compenso al giornalista collaboratore fisso può essere determinato dal giudice in via equitativa"  Cassazione lavoro . 6777 - 2015 (PDF - 10 pagine)

IL CASO

IL COMMENTO

1. Sulla violazione delle regole di ermeneutica contrattuale e sul difetto di motivazione per erronea quantificazione della retribuzione dovuta.
2. Sulla violazione degli artt. 2059 e 2043 c.c. e dell'art. 388 c.p. ed il difetto di motivazione per rigetto della richiesta di risarcimento del danno morale.
3. Sulla compensazione delle spese processuali

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