Comunicazione adesioni al “ravvedimento” correlato al CPB: pubblicato il provvedimento - La Circolare del Giorno n. 233 del 06.11.2024

Dopo il decorso del termine per aderire al concordato preventivo biennale (CPB), lo scorso 31.10.2024, l’Agenzia delle Entrate ha pubblicato il provvedimento n. 403886 del 04.11.2024, con cui sono state recate le modalità di comunicazione delle adesioni alla sanatoria correlata a tale istituto, che si analizzano nella presente circolare del giorno.

Indice

1. Premessa
2. Ambito di applicazione
3. Modalità di comunicazione delle opzioni e di versamento
4. Termini
5. Pubblicazione di elementi informativi di ausilio

Novità sulla sanatoria fiscale per il CPB e cause di esclusione dagli ISA - La Circolare del Giorno n. 225 del 25.10.2024

Il D.L. 113/2024 ha introdotto il regime di ravvedimento speciale per i soggetti ISA che aderiscono al CPB 2024-2025: tali soggetti possono adottare simile ravvedimento per le annualità dal 2018 al 2022 versando l'imposta sostitutiva delle imposte sui redditi e delle relative addizionali nonché dell'imposta regionale sulle attività produttive.

Da una prima formulazione della norma erano esclusi dalla sanatoria i soggetti che non avevano applicato gli ISA nelle varie annualità interessate (a prescindere dalla causa di esclusione); ora, però, con il D.L.155/2024 è stata riconosciuta la possibilità di accesso alla sanatoria anche in presenza di determinate cause di esclusione dagli ISA, in particolare per quella connesse alla pandemia da Covid-19 e la causa di non normale svolgimento dell’attività.

Indice

1. Premessa
2. Cause di esclusione ISA e sanatoria fiscale
3. Determinazione imposta sostitutiva dei redditi
4. Determinazione imposta sostitutiva dell’IRAP
5. Codici tributo versamento imposte sostitutive

Violazioni contributive: i chiarimenti Inps e Inail sulle nuove sanzioni - La Circolare del Giorno n. 222 del 23.10.2024

Il sistema sanzionatorio previsto nei confronti dei datori di lavoro – quali soggetti considerati come civilmente e penalmente responsabili del pagamento delle somme per contributi previdenziali e assistenziali, sia per la quota loro carico che per quella in capo ai dipendenti – si articola essenzialmente in sanzioni civili, tali per cui i datori che non provvedono, entro le scadenze di legge, al pagamento di contributi o premi dovuti, ovvero vi provvedono ma in misura inferiore al dovuto, incorrono in una serie di penalità calcolate in misura percentuale sull’importo dei contributi / premi non versati e applicate in ragione d’anno.

Di recente il c.d. “Decreto PNRR” (D.L. 19/2024) ha previsto una serie di modifiche al presente comparto, decorrenti dal 01.09.2024, alla disciplina sanzionatoria per omissione / evasione contributiva, su cui sono intervenuti chiarimenti da INPS e INAIL.

Indice

1. Premessa
2. Omissione contributiva: le sanzioni civili
3. Le novità sulle sanzioni civili per omissione contributiva
4. Evasione contributiva: le sanzioni civili
5. Le novità sulle sanzioni civili per evasione contributiva
6. Le sanzioni civili in presenza di accertamenti degli enti impositori
7. Le sanzioni civili per omissioni dovute a incertezze connesse a contrastanti orientamenti giurisprudenziali o amministrativi
8. La decorrenza delle novità normative: i chiarimenti Inail

Modello 730/2024 integrativo entro il 25 ottobre - La Circolare del Giorno n. 213 del 14.10.2024

Entro venerdì 25.10.2024 il contribuente che, dopo aver presentato regolarmente il modello 730/2024, si accorge che i dati in esso esposti sono errati o incompleti, può provvedere alla loro correzione o integrazione presentando un modello 730/2024 Integrativo.

È possibile che, con la suddetta correzione/integrazione del modello 730/2024 originario, si verifichi:

• un maggior credito, un minor debito (correzione/integrazione a favore del contribuente) o un’imposta invariata;
• la modifica/integrazione dei soli dati del sostituto d’imposta che effettuerà il conguaglio;
• sia un maggior credito o un minor debito o un’imposta invariata sia la modifica/integrazione dei dati del sostituto d’imposta che effettuerà il conguaglio.

Indice

1. Correzioni a favore o a sfavore
2. Dichiarazione integrativa a favore Codice 1
3. Dati del sostituto errati Codice 2
4. Dati del sostituto errati e dichiarazione integrativa a favore Codice 3
5. Adempimenti intermediario
6. Le correzioni a favore del fisco  

Concordato preventivo biennale e sanatoria fiscale - La Circolare del Giorno n. 208 del 09.10.2024

Conseguentemente all’adesione al concordato, il contribuente può scegliere di avvalersi di una sanatoria fiscale introdotta dalla conversione in legge del c.d. “Decreto Omnibus”, che ha introdotto una forma di sanatoria per le annualità dal 2018 al 2022, riservato ai contribuenti che applicano gli indici sintetici di affidabilità fiscale (ISA) e che aderiscono per l’appunto al CPB entro il 31.10.2024.

In sintesi, i contribuenti in esame che aderiscono al concordato per le annualità 2024 e 2025 possono regolarizzare le posizioni fiscali pregresse, per i citati anni 2018-2022, mediante il pagamento di un’imposta sostitutiva dell’imposta sui redditi e relative addizionali e dell’IRAP, potendo al contempo beneficiare di una protezione contro taluni accertamenti.

Indice

1. Premessa
2. Sanatoria 2018-2022 imposta sostitutiva redditi e addizionali
3. Sanatoria 2018-2022 imposta sostitutiva valore della produzione netta
4. Termini di versamento
5. Vantaggi adesione sanatoria
6. Termini decadenza accertamento
7. Esempi

Ravvedimento operoso: novità da settembre 2024 - La Circolare del Giorno n. 187 del 16.09.2024

Il ravvedimento operoso, previsto dal D.Lgs. 472/1997, permette di sanare un’omissione o irregolarità nell’applicazione della normativa tributaria.

Con il c.d. “Decreto Sanzioni” sono state apportati diverse modifiche al funzionamento del ravvedimento, in particolare con riguardo alle riduzioni delle sanzioni previste dall’istituto stesso.

Indice

1. Premessa
2. Novità Decreto Sanzioni 2024
3. Sanzioni dal 01.09.2024
4. Esempi pratici di ravvedimento operoso

Violazioni contributive: cosa cambia dal 1° settembre 2024 con il Decreto PNRR - La Circolare del Giorno n. 180 del 09.09.2024

Il corretto e puntuale versamento dei contributi da parte dei datori di lavoro (quali soggetti responsabili del pagamento della quota a loro carico e di quella dovuta dai dipendenti) è assistito da un sistema sanzionatorio che prevede, accanto a conseguenze civili (pecuniarie), una serie di risvolti penali.

Nell’ottica di utilizzare le sanzioni sulle omissioni ed evasioni contributive – di cui analizzeremo la differenza – come volano per favorire la regolarizzazione dei rapporti di lavoro e contrastare così il lavoro sommerso, il “Decreto PNRR” (D.L. 19/2024) ha introdotto importanti modifiche all’apparato sanzionatorio di cui alla Legge 388/2000, in materia di violazioni contributive.

Indice

1. Premessa
2. Le sanzioni civili
3. Omissione contributiva
4. Evasione contributiva
5. Riduzione delle sanzioni civili
6. Le sanzioni civili in caso di omissione contributiva
7. Le sanzioni civili in caso di evasione contributiva
8. Le sanzioni penali

Versamenti rateali delle imposte e ravvedimento operoso - La Circolare del Giorno n. 179 del 06.09.2024

I mesi da maggio ad agosto sono particolarmente “onerosi” per i contribuenti, in quanto alle ordinarie scadenze periodiche si sovrappongono gli esiti delle dichiarazioni dei redditi e, soprattutto, le relative conseguenze in termini di versamenti – effettuabili anche a rate.

Ove per dimenticanza, oppure impossibilità finanziaria, il contribuente sia incorso in irregolarità fiscali, lo stesso può sanare la propria posizione ricorrendo al ravvedimento operoso, istituto che riconosce una significativa riduzione delle sanzioni a fronte del pagamento spontaneo di quanto dovuto e degli interessi legali.

Indice

1. Termini di versamento delle imposte per il 2024
2. Violazioni sui versamenti e ravvedimento operoso
3. Riduzione delle sanzioni
4. Codici tributo

“Decreto Sanzioni”: modifica delle sanzioni per le imposte indirette - La Circolare del Giorno n. 175 del 02.09.2024

Il c.d. “Decreto Sanzioni” (D.Lgs 87/2024), oltre ad aver riformato le penalità sia amministrative che penali per le violazioni fiscali, così come i principi sanzionatori in generale applicabili per tali irregolarità, è parimenti intervenuto su diverse previsioni in materia di imposte indirette, tra cui rientrano le imposte:

• di registro;
• di bollo;
• ipotecaria;
• sulle successioni;
• sugli spettacoli;

così come la tassa sulle concessioni governative e la disciplina sulle assicurazioni private e sui contratti vitalizi.

Anche in questo caso le nuove norme si applicano con riferimento alle violazioni poste in essere a partire dal 01.09.2024.

Indice

1. Premessa
2. Imposta di registro
3. Imposta sulle successioni
4. Imposta ipotecaria
5. Imposta di bollo
6. Imposta sugli spettacoli
7. Tassa sulle concessioni governative
8. Commercio di beni usati, di oggetti d'arte, di antiquariato o da collezione
9. Violazioni in materia di assicurazioni private e di contratti vitalizi

“Decreto Sanzioni”: riforma principi sanzionatori violazioni amministrative-tributarie - parte 2 - La Circolare del Giorno n. 173 del 29.08.2024

Continua l’analisi delle novità del D.Lgs 87/2024 riferibili ai principi generali che regolano l’apparato fiscale a livello sanzionatorio, laddove risultano di particolare interesse le modifiche della disposizione in tema di ravvedimento operoso, così come di quelle che regolano casistiche “non ordinarie” nello svolgimento dell’attività d’impresa (cessioni d’azienda o mutazioni soggettive come trasformazione, fusione e scissione) nonché, da ultime, le regole procedurali sull’irrogazione delle sanzioni.

Indice

1. Ravvedimento operoso
2. Cessione d’azienda
3. Trasformazione, fusione e scissione di società
4. Procedimento di irrogazione delle sanzioni
5. Disposizioni per l’accelerazione dell’irrogazione delle sanzioni
6. Irrogazione immediata delle sanzioni
7. Definizione agevolata delle sanzioni in caso di autotutela parziale
8. Sanzioni accessorie