Le regole di utilizzo del credito IVA 2023 - La Circolare del Giorno n. 53 del 13.03.2024

A partire dal 01.01.2024 è possibile utilizzare in compensazione il credito IVA 2023, pur con alcune limitazioni legate all'ammontare del credito utilizzabile, che richiedono taluni accorgimenti da parte del contribuente. In particolare, se fino a 5.000 euro non ci sono limiti, per compensare importi superiori occorre attendere il 10° giorno successivo alla presentazione della dichiarazione IVA, la quale dovrà essere munita del visto di conformità; questo, però, salvo l’esonero per i soggetti ISA con punteggio 2022 almeno pari a 8 / 8,5 quale media per il 2021 – 2022, per un importo del credito fino a 50.000 euro annui (che diverranno 70.000 euro annui a seguito delle modifiche apportate dal D.Lgs 1/2024).

Si ricorda, inoltre, che in caso di presentazione del modello F24 con compensazione, è necessario utilizzare i servizi telematici dell'Agenzia delle Entrate (Entratel/Fisconline), indipendentemente dall'ammontare compensato.

Indice

1. Premessa
2. Limiti alla compensazione credito IVA annuale: un riepilogo
3. Soggetti ISA esonero visto di conformità
4. Modalità di presentazione del modello F24
5. L'utilizzo del residuo credito IVA 2022
6. Omessi versamenti periodici: riduzione del credito annuale
7. Tabella di sintesi utilizzo credito IVA

Saldo IVA 2023 entro il 18 marzo - La Circolare del Giorno n. 47 del 05.03.2024

Entro il 18.03.2024 (in quanto il giorno 16 cade di sabato) dovrà essere effettuato il versamento del saldo IVA relativo all’anno 2023 che risulta dalla dichiarazione IVA.

Si ricorda che il versamento:

• è dovuto se di importo almeno pari a 10,33 euro (10,00 euro per effetto degli arrotondamenti effettuati in dichiarazione);
• deve essere effettuato utilizzando il modello F24 telematico (codice tributo 6099).

La scadenza di pagamento può essere differita ai termini previsti per il pagamento del saldo delle imposte dirette, usufruendo anche dell'ulteriore differimento di 30 giorni. In questi casi occorrerà versare la maggiorazione dello 0,40%.

Il versamento potrà essere eseguito in un'unica soluzione oppure a rate, applicando gli interessi dello 0,33% mensili.

Indice

1. Premessa
2. Termini di versamento
3. Rateizzazione
4. Modalità di versamento
5. Esempi
6. Regolarizzazione omesso versamento saldo iva 2023
7. Errori sui versamenti periodici e conseguenze

La rettifica IVA nei cambi di regime fiscale - La Circolare del Giorno n. 42 del 27.02.2024

Ai fini IVA, il passaggio al regime a forfait comporta la rettifica della detrazione operata sugli acquisti negli anni precedenti. Allo stesso modo, il passaggio al regime ordinario dal regime forfettario comporta la possibilità di recuperare l’imposta non detratta negli esercizi precedenti.

Nella presente circolare del giorno si analizzano i casi in cui trovano applicazione tali rettifiche e i risvolti nella dichiarazione annuale IVA 2024.

Indice

1. Premessa
2. Regole iva del regime forfettario
3. Regole iva relative al passaggio dal regime ordinario al regime forfettario
4. Passaggio dal regime forfettario al regime ordinario

Il regime di non imponibilità IVA dei trasporti internazionali di merci - La Circolare del Giorno n. 24 del 02.02.2024

Con l’art. 5-septies  del D.L. 146/2021, convertito in Legge 215/2021, è stata introdotta un’importante modifica all’art. 9, n. 2 del D.P.R. 633/1972 concernente il regime di non imponibilità IVA dei trasporti internazionali di beni, resi tra  soggetti passivi identificati ai fini IVA. Tale regime diviene applicabile esclusivamente ai servizi di  trasporto resi direttamente:

• all’esportatore,
• al titolare del regime di transito,
• all’importatore, e
• al destinatario dei beni.

La modifica si era resa necessaria al fine di adeguare l’ordinamento nazionale alla Direttiva 2006/112/CE e alla sentenza emessa dalla Corte di Giustizia dell’UE nella causa C-288/2016.

Con l’occasione si riepiloga la casistica generale dei trasporti di beni B2B per conto dei  committenti/soggetti passivi.

Indice

1. Premessa
2. Casistica dei trasporti di beni per committenti soggetti passivi d’imposta: prestatore del servizio e committente nazionale
3. Casistica dei trasporti di beni per committenti soggetti passivi d’imposta: prestatore del servizio nazionale e committente estero
4. Casistica dei trasporti di beni per committenti soggetti passivi d’imposta: prestatore del servizio estero e committente nazionale
5. L’applicazione dell’art. 9, comma 1, n. 2,  fino alla pronuncia della CGUE
6. Sentenza CGUE del 29.06.2017, causa C-288/16
7. L’art. 5-septies del D.L. 146/2021

Tax free shopping: soglia a 70 euro dal 01.02.2024 - La Circolare del Giorno n. 19 del 26.01.2024

Novità per l'IVA sulle cessioni di beni a viaggiatori domiciliati fuori dall'UE: dal 01.02.2024 cambia infatti la soglia minima da 154,95 euro a euro per il c.d. “tax free shopping”.

Si tratta della procedura che permette ai suddetti soggetti domiciliati/residenti fuori della UE di acquistare beni in Italia, oltre una determinata franchigia, senza pagamento dell’imposta. 

Il regime è applicabile a condizione che tali beni siano destinati all’uso personale o familiare e siano trasportarti nei bagagli personali fuori del territorio doganale della UE.

Indice

1. Le novità della “Legge di Bilancio 2024”
2. Ambito soggettivo
3. Beni acquistabili
4. Modalità di fatturazione
5. Procedura da seguire

Detraibilità IVA per le fatture a cavallo d’anno - La Circolare del Giorno n. 8 del 12.01.2024

A fine anno è necessario porre attenzione all’individuazione del momento in cui può essere detratta l’IVA delle fatture emesse negli ultimi mesi, ed in particolare alla data di ricezione della fattura da parte dell’acquirente o committente.

A tal fine si rammenta infatti che, se il documento è ricevuto:

• entro il 31.12.2023, la relativa IVA è detraibile

• nella liquidazione di dicembre, ovvero
• da ultimo, nell’ambito del modello IVA 2024 relativo al 2023;

• nel 2024, la relativa IVA è detraibile

• nella liquidazione del mese di ricevimento (o dei mesi successivi), ovvero
• da ultimo, nell’ambito del modello IVA 2025 relativo al 2024.

Indice

1. Esigibilità dell’IVA
2. Detrazione IVA
3. Registrazione delle fatture
4. Fatture di fine anno
5. Contabilità semplificata per cassa e opzione per la tenuta dei soli registri IVA con presunzione di incasso/pagamento

Versamento dell’acconto IVA 2023 entro il 27.12.2023 - La Circolare del Giorno n. 264 del 07.12.2023

Entro il prossimo 27 Dicembre deve essere versato l’acconto IVA per il 2023, utilizzando uno dei tre metodi di calcolo alternativi:

• il metodo storico;
• il metodo previsionale;
• il metodo della liquidazione intermedia o analitica al 20 dicembre.

Si ricorda che l'acconto non è dovuto qualora risulti di importo inferiore a 103,29 euro.

Indice

1. I soggetti obbligati e quelli esclusi
2. termine di versamento per l’anno 2023
3. I tre metodi alternativi di calcolo
4. Misura massima dell’acconto da versare
5. casi particolari
6. L’adeguamento agli isa non incide sull’acconto Iva
7. Termini e modalità di versamento
8. Lo scomputo dell’acconto
9. La variazione del regime di liquidazione
10. Il ravvedimento dell’acconto IVA
11. Esempio: versamento dell’acconto Iva con il metodo storico
12. Le scritture contabili

Casistiche di reverse charge esterno - La Circolare del Giorno n. 254 del 23.11.2023

Al fine di contrastare la frode, l’evasione e l’elusione fiscale, nonché per “semplificare” la riscossione dell’IVA, il Legislatore ha introdotto il meccanismo del reverse charge (o, in italiano, “inversione contabile”), secondo il quale il soggetto passivo cessionario o committente diviene debitore dell’imposta in luogo, rispettivamente, del cedente o prestatore.

Nella presente circolare si esamineranno le casistiche in cui trova applicazione la procedura di reverse charge nell’ambito delle operazioni con l’estero.

Indice

1. Premessa
2. Il presupposto territoriale
3. VIES
4. Modalità di applicazione reverse charge soggetto UE
5. Modalità di applicazione reverse charge soggetto extra-UE
6. Aspetti contabili
7. Casi pratici
8. stabile organizzazione e reverse charge: caso pratico

Casistiche di reverse charge interno - La Circolare del Giorno n. 247 del 15.11.2023

Al fine di contrastare la frode, l’evasione e l’elusione fiscale nei settori considerati maggiormente a rischio – settore edile, energetico eccetera – così come per “semplificare” la riscossione dell’IVA, il legislatore ha introdotto il meccanismo del reverse charge (anche “inversione contabile”), secondo il quale il soggetto passivo cessionario o committente diviene debitore dell’imposta in luogo, rispettivamente, del cedente o prestatore.

Indice

1. Premessa
2. Cessioni di oro da investimento e di oro industriale
3. Reverse charge e iva in edilizia
4. Cessioni di fabbricati
5. Cessioni di telefoni cellulari, dispositivi a circuito integrato, console da gioco, tablet pc e laptop
6. Reverse charge e settore energetico
7. Rifiuti e rottami
8. Aspetti contabili
9. Il funzionamento del meccanismo del reverse charge

Il regime IVA dei beni significativi - La Circolare del Giorno n. 233 del 25.10.2023

Nell’ambito degli interventi di recupero edilizio su edifici a prevalente destinazione abitativa, occorre prestare attenzione alla presenza dei c.d. “beni significativi”, ossia di quei beni finiti il cui valore è prevalente rispetto al valore della prestazione.

In questo caso, infatti, il fornitore è tenuto a differenziare l’aliquota IVA applicata a tali beni, nonché a fornire specifiche informazioni in sede di fatturazione che di seguito andiamo ad analizzare.

Indice

1. Ambito applicativo
2. Modalità di applicazione dell’Iva
3. Esempi numerici e valore minimo dei beni significativi
4. Valorizzazione delle parti staccate
5. Modalità di fatturazione