VIES: novità dal 2020 - La Circolare del Giorno n. 264 del 17.12.2019

La Direttiva n. 1910 del 2018 ha modificato la Direttiva n. 112 del 2006 e ha previsto che con effetto dal 1° gennaio 2020, l’iscrizione del soggetto passivo IVA nell’archivio VIES diventerà una condizione sostanziale per l’applicazione della non imponibilità IVA nelle operazioni intracomunitarie.

Indice

1. Premessa
2. Cos’è il vies
3. Soggetti obbligati all’iscrizione al vies
4. Inclusione nel vies
5. Revoca ed esclusione dal vies
6. Conseguenze della mancata iscrizione al vies
7. Novità dal 1° gennaio 2020

Tax free shopping: ultimi chiarimenti dell’Agenzia delle Entrate - La Circolare del Giorno n. 261 del 13.12.2019

Con il Principio di diritto n. 25 del 2 dicembre 2019, l’Agenzia delle Entrate ha riepilogato le condizioni previste dall’art. 38-quater del D.P.R. 633/72 per fruire del regime di non imponibilità ai fini IVA.

Con la presente Circolare analizzeremo quanto ha precisato l’Agenzia delle Entrate in tale documento.

Indice

1. Premessa
2. Il tax free shopping
3. Emissione della fattura elettronica
4. Procedure da parte del cedente
5. Fatturazione senza addebito dell’Iva
6. Fatturazione con addebito dell’Iva
7. Il rilascio del visto
8. I chiarimenti dell’agenzia delle entrate con il principio di diritto n. 25 del 2019

La prova delle cessioni intracomunitarie di beni dal 2020 - La Circolare del Giorno n. 260 del 12.12.2019

La cessione di beni a un cliente comunitario può essere fatturata come operazione non imponibile ai sensi dell’art. 41 DL 331/1993. L’onere della prova di consegna – movimentazione dei beni dall’Italia ad altro Stato UE – ricade sul cedente italiano che emette una fattura non imponibile IVA, pena il recupero dell’imposta sull’operazione. Dal 1° gennaio 2020 viene armonizzata la documentazione utile a fornire tale prova – tutti gli Stati membri dovranno utilizzare i medesimi elementi di prova – introducendo una sorta di check list dei documenti ritenuti validi giustificativi della consegna al cliente UE. Gli oneri documentali aumentano quando la spedizione è curata dal cliente comunitario (vendite EXW).

Indice

1. Premessa
2. Requisiti cessioni intracomunitarie di beni
3. La prova dell’effettiva movimentazione fino al 31 dicembre 2019
4. I mezzi di prova 2020
5. Quando il venditore cura il trasporto
6. Quando l’acquirente cura il trasporto

Cessione del “portafoglio clienti" - La Circolare del Giorno n. 259 del 11.12.2019

La cessione della “lista clienti” assume specifico rilievo ai fini dell’IVA, dato che tale operazione non può essere qualificata come cessione di ramo di azienda [fuori campo IVA ai sensi dell’art. 2, comma 3, lett. b) del D.P.R. n. 633/1972].

Il chiarimento è stato fornito nella risposta ad interpello n. 466/2019, pubblicata dall’Agenzia delle Entrate, relativa alla cessione della clientela di uno studio professionale.

Ai fini dell’individuazione della propria soluzione interpretativa, l’Agenzia ha compiuto una ricostruzione di cosa sia, sotto il profilo civilistico, l’“azienda”, e delle ragioni per cui la cessione della clientela da parte di un’impresa non possa configurare una cessione di azienda o di ramo aziendale, ma solo una vendita di un singolo bene (costituente parte dell’avviamento dell’impresa stessa).

Indice

1. Aspetti generali
2. Lavoratori autonomi
3. Concorso al reddito
4. Cessione onerosa della clientela
5. Cessione gratuita della clientela
6. Conferimento dello studio
7. Indirizzi di prassi
8. Iva e cessione gratuita
9. Interpello 466/20019
10. Cos’è un’azienda?
11. Elemento organizzativo
12. Soluzione fornita
13. Considerazioni

Il versamento dell’acconto IVA 2019 entro il 27.12.2019 - La Circolare del Giorno n. 255 del 05.12.2019

Entro il prossimo 27 Dicembre deve essere versato l’acconto IVA per il 2019, utilizzando uno dei tre metodi di calcolo alternativi:

• il metodo storico;
• il metodo previsionale;
• il metodo della liquidazione intermedia o analitica al 20 dicembre.

Si ricorda che l'acconto non è dovuto qualora risulti di importo inferiore a 103,29 Euro.

Indice

1. I soggetti obbligati e quelli esclusi
2. I tre metodi alternativi di calcolo
3. Soggetti che utilizzano lo split payment
4. L’adeguamento agli isa non incide sull’acconto Iva
5. Termini e modalità di versamento
6. Lo scomputo dell’acconto
7. La variazione del regime di liquidazione
8. Il ravvedimento dell’acconto IVA
9. Esempio: versamento dell’acconto Iva con il metodo storico
10. Rilevanza penale

Regime del “call off stock” - La Circolare del Giorno n. 243 del 19.11.2019

Il c.d. call-off stock è un contratto con il quale il fornitore costituisce uno stock di prodotti presso lo stabilimento o la sede del cliente, il quale preleva i beni in funzione delle necessità del suo ciclo produttivo.

Con la Direttiva 2018/1910, al fine di uniformare il sistema all’interno dell’UE, si prevede che il regime di call-off stock dà luogo a un'unica cessione nello Stato membro di partenza e a un acquisto intracomunitario nello Stato membro in cui è situato lo stock se l'operazione è effettuata tra due soggetti passivi certificati.

Questa soluzione eviterà al fornitore di dover essere identificato in ogni Stato membro in cui ha collocato beni in regime di call-off stock.

Indice

1. Premessa
2. Definizione
3. Condizioni per l’applicazione del c.d. “call of stock”
4. Condizioni che impediscono l’applicazione del c.d. “call of stock”

Compensazioni: novità decreto fiscale - La Circolare del Giorno n. 237 del 13.11.2019

I limiti all’utilizzo in compensazione, secondo le nuove regole previste dal decreto fiscale, si applicano già con riferimento ai crediti maturati a decorrere dal periodo d’imposta in corso al 31 dicembre 2019.

Occorre prestare particolare attenzione alle ipotesi di accollo del debito e partite IVA non attive, oltre ai casi di presentazione preventiva della dichiarazione a cui si riferisce il credito e all’obbligo di utilizzo generalizzato dei canali telematici dell’Agenzia delle Entrate.

Indice

1. Premessa
2. Cessazione partita iva e inibizione compensazione
3. Accollo del debito d’imposta altrui e divieto di compensazione
4. Compensazione solo dopo la presentazione della dichiarazione
5. Utilizzo canali telematici agenzia delle entrate per la compensazione
6. Le sanzioni in caso di scarto delle deleghe a rischio

Autofatture tra modalità elettroniche e cartacee - La Circolare del Giorno n. 216 del 16.10.2019

In questa circolare trattiamo le autofatture, adempimento ai fini IVA riguardante svariate operazioni (omaggi, autoconsumo, acquisti di servizi da extra-UE, etc.) che, a seconda dei casi, richiedono l’emissione di un documento cartaceo o elettronico.

Indice

1. Premessa
2. Autofatture e integrazione: gemelli diversi
3. autofattura omaggi
4. autofattura servizi extracomunitari
5. autofattura per mancato ricevimento fattura del fornitore nazionale

Denuncia vendita alcolici: comunicazione entro il 31 Ottobre per esercizi avviati - La Circolare del Giorno n. 194 del 20.09.2019

Nella circolare del Giorno 194/2019 avevamo chiarito i principali aspetti inerenti alla reintroduzione dell’obbligo di denuncia fiscale per la vendita di prodotti alcolici ad opera del Decreto Crescita. Restava tuttavia il dubbio sul comportamento da tenere per i contribuenti che hanno avviato la vendita nel periodo di sospensione dall’obbligo di denuncia fiscale. L’Agenzia delle Dogane è intervenuta a tal proposito con la nota 131411/RU del 20 Settembre 2019.

Indice

1. Premessa
2. I chiarimenti delle Dogane
3. Il nuovo modello

Denuncia fiscale per la vendita di alcolici: reintrodotta dal decreto crescita - La Circolare del Giorno n. 194 del 20.09.2019

La legge 58/2019 di conversione del dl 34/2019, introducendo l'articolo 13 bis ha reintrodotto la licenza fiscale per la vendita di alcolici anche per gli esercizi che negli anni scorsi ne erano stati esonerati. In merito a tale “novità” l’Agenzia Dogane Monopoli ha diramato ai suoi uffici la circolare prot. 83760 del 18/07/19 dando indicazioni anche sul flusso dei procedimenti per il tramite dei SUAP. Nella presente circolare cogliamo l’occasione per riepilogare la disciplina

Indice

1. Premessa
2. la disciplina
3. L’accisa sugli alcolici
4. Entrata in vigore
5. Il modello da presentare