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vertenza

<HTML>Caro collega, probabilmente hai ragione tu quando affermi che dovrei essere riconoscente al mio ex datore di lavoro. Ma, ripeto, solo per la possibilità che mi ha dato di utilizzare i mezzi messimi a disposizione. Sicuramente non a livello professionale, in merito soprattutto ad un eventuale confronto su materie fiscali che avrei potuto avere con lui. Uso il condizionale perchè non si può pretendere di esercitare la professione solo perchè si è iscritti all'Ordine dei Dottori Commercialisti da una vita, e poi non si fa nulla per tenersi aggiornati! Anzi si pretende di vivere di rendita solo perchè si è più anziani e quindi di avere la saggezza che in questa età rende indiscutibile tutto ciò che affermi. Anche se poi non conosci, ad es., neanche l'esistenza all'interno del Sole 24 Ore dell' inserto "norme e tributi". Ed hai anche la presunzione, solo perchè hai circa 40 anni più di me, di sapere tutto e di interpretare ogni norma come meglio credi.
Penso che essere umili non abbia età, così come mostrare rispetto verso un'altra persona che ne ha sempre mostrata nei tuoi confronti. Forse anche quando altri non lo avrebbero fatto.
Sì, è vero, potrei portargli via tutti i clienti (sono molti di loro a chiedermelo!), ma non sarebbe sufficiente a darmi la soddisfazione, non solo economica, che mi spetta!
Grazie per gli auguri! Altrettanto e buon lavoro</HTML>
 
<HTML>lo scontro "generazionale" anche in ambito professionale è normale e anche tu tra qualche decina d'anni lo dovrai affrontare

chi ritiene che dai colleghi più anziani non ci sia nulla da imparare pecca di presunzione.

ricordati che

il "rischio di impresa" è sempre a carico del proprietario dello studio e non dei collaboratori o dei dipendenti dello studio

nulla può impedire a un titolare di studio di imporre le strategie dello suo studio

nulla può impedire ad un titolare di studio di mandare allo sfascio il suo studio, che si è costruito negli anni di duro lavoro, solo per il gusto non lasciarlo ai suoi collaboratori

nulla ti impedisce se non sei d'accordo con la strategia e le scelte dello studio di andartene!!!!

non so di che città tu sia ma gennaio è un mese in cui tutti gli studi riorganizzano il personale in vista delle scadenze fiscali 2003 ed è il momento giusto per cambiare e mettere una bella pietra sopra sul passato.

Inizia a collaborare con un altro studio e sviluppati nel tempo una tua attività.

Un eventuale vertenza credo ti "brucerebbe" sul nascere la tua attività .... (hai 10 anni di tempo per farla) .

Comunque in 11 interventi siamo passati da una vertenza certa ad una eventuale vertenza tanto per togliersi una soddisfazione!!!</HTML>
 
<HTML>Mi sembrava che tra Lupo cattivo e Pecorella giovane un ruolo di pace spetti a Lupo Alberto.

Difficile pensare ai diritti senza essere pronti a pagare il conto che questi presentano: chi sarà mai il collega di quel commercialista che ti riassume , cara Pecorella giovane, dopo che hai fatto vertenza ad un'altro Studio ?

Difficile anche non ottenere il giusto ... parlando , chiedendo , interessando l'Ordine .... A volte servono dei mediatori qualificati e questi possono essere trovati presso il Nostro ordine di appartenenza ...

O no ?</HTML>
 
<HTML>Perchè pensi che una eventuale vertenza "brucerebbe" sul nascere la mia attività? Ho saputo che la prescrizione è cinque anni dall'ultimo mio giorno a studio, avendo sempre lavorato in nero. Comunque ho deciso di fargliela pagare ugualmente per tutte le volte che pensava (povero lui!!) di ottenere qualcosa da me in cambio della possibilità di usare il suo studio!!! Non ho pena per lui. Anzi.
E poi io sono di Roma. La città mi offre diverse possibilità. E soprattutto ho me stessa, con tanta forza di volontà per ricominciare!!!</HTML>
 
<HTML>Caro Lupo Alberto, perchè pensi che non abbia già provato per altre vie? E cosa ti fa penare che io voglia ancora lavorare per un altro studio anzichè continuare la mia carriera con le mie forze? Solo perchè sono una donna e pensi che la mia attività professionale debba comunque dipendere da un collega "uomo"? Ho studiato e tuttora studio e lavoro, spesso senza conoscere sabato e domenica, come farebbe qualsiasi altro collega maschio, ops "uomo"...
buon lavoro</HTML>
 
<HTML>Per Lupo Alberto. Ho digitato male, volevo scrivere "pensare" non "penare"! Ciao</HTML>
 
<HTML>VAIII LUCIA FALLO NERO A QUESTO BASTARDO SFRUTTATORE DI TIROCINANTE. ANCHE IO FARO' LO STESSO CON IL MIO. CAVOLO PRIMA O POI DEVONO IMPARARE A STARE SULLA FACCIA DELLA TERRA.
IO MI SONO PRESO PRIMA L'ABILITAZIONE E POI LO FACCIO NERO.</HTML>
 
<HTML>C'e troppa rabbia in questa storia!!!

Visto che siamo nel forum "lavoro" diamo anche un piccolo consiglio al "povero" datore di lavoro

Liquidagli , se non l'hai ancora fatto in questi anni, il rateo la 13^, 14^ (se edp), il rateo ferie e il t.f.r.

Nel 2003 basterà inoltrare una domanda di condono previdenziale per regolarizzare la posizione.

In sede di vertenza al massimo ti potranno contestare l'inquadramento retributivo, ma lo dovranno dimostrare.



Quanto al fururo collega neo tirocinante Mario gli faccio notare che:

a) se pensi che con l'abilitazione sei pronto a fare il professionista non hai capito nulla.

b) il "bastardo" è la persona che ti ha permesso di sostenere l'esame di abilitàzione

c) quando avrai, sempre che tu abbia le capacità i per farlo, il tuo studio professionale dovrai affrontare da titolare ("bastardo") la problematica dei collaboratori.

d) quando ti renderai conto che la nostra professione è legata all'andamento dell'economia e che in questi tempi non è semplice quadrare il budget dello studio, ci penserai due volte a dire certe idiozie.

e) quando ti renderai conto che una semplice impiegata full - time neo assunta ti costa circa 20.000 €, ti renderai conto chè una parte delle tue consulenze servirà per pagare le spese dei tuoi collaboratori e nel momento in cui non ti pagano le parcelle ti ritroverai prima o poi a dover prendere delle decisioni "difficili".

Ti ricordo che il regolamento del tirocinio prevede il solo riconoscimento di un rimborso spese al praticante, ma di fatto non vieta al titolare dello studio di retribuire il collaboratore; I collaboratori tirocinanti del mio studio vengono retribuiti in base ad un accordo scritto concordato tra le parti prima dell'inizio della collaborazione.

Comunque a tutti e due i più sinceri auguri per la vostra attività.</HTML>
 
<HTML>Dopo 4 anni di "sfruttamento" da parte del mio dominus anch'io, 25 anni fa, ho aperto il mio studio.

Anch'io come Lucia molte volte ho provato rabbia per il trattamento economico (in nero e un rimborso spese)

Quando mi sono sentita sicura di poter svolgere la professione in autonomia me ne sono andata. Come succede in questi casi, i Clienti che avevano in me un punto di riferimento, mi hanno seguito.

Ho mantenuto buoni rapporti con il professionista e qundo ci incontarvamo al Collegio ero felice di vederlo, salutarlo e scambiare pareri professionali oltre che 4 chiacchere.</HTML>
 
<HTML>NEL MONDO SONO SEMPRE ESISTITI SFRUTTATORI E SFRUTTATI MA QUANDO IL GIOCO SI FA DURO I DURI INCOMINCIANO A GIOCARE E POI PER FARE UNA BELLA VERTENZA BISOGNA RAGIONARE ALLA NAPOLEONE BONAPARTE CHE DICEVA:
"QUANDO HAI UN NEMICO TROPPO FORTE DA SCONFIGGERE FATTELO PRIMA AMICO CONOCSCINE I PUNTI DEBOLI E DOPO INCOMINCIA A SPARARE!!!"""""" OK?</HTML>
 
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