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Versamento acconti cedolare secca 2012

FIORUC47

Utente
Nel luglio 2011 ho affittato un appartamento scegliendo il regime della cedolare secca. Compilando il 730 2012 nel quadro B colonna 6 ho, in base alle istruzioni, inserito il valore del canone al 100% ma limitato ai sei mesi in cui l'immobile è stato affittato. Siccome posso contare su un credito irpef piuttosto elevato ho pensato di compensare i debiti derivanti dagli acconti della cedolare secca con tale credito per cui non ho barrato la casella n.ro 5 del rigo F6. Ma qui nasce il problema che pongo a qualcuno più esperto di me:
nel calcolo simulato del prospetto di liquidazione (mod.730-3) la prima e la seconda rata di acconto della cedolare secca per il 2012 sono calcolate sull'imponibile pari al 50% (considerando i sei mesi di affitto nel 2011), in quanto non vi è modo di dichiarare che per l'anno 2012 il canone di affitto sarà il doppio di quello dichiarato l'anno passato, nè il programma di simulazione ipotizza che nell'anno in corso l'appartamento sarà affittato per tutti i 12 mesi. In questo modo anche gli acconti sono esattamente la metà di quanto dovuto. Cosa dovrò fare a giugno e novembre prossimi visto che il sostituto d'imposta mi tratterrà la metà di questi acconti? Come si puo indicare nell'F24 che la somma da pagare deriva per metà dal sostituto d'imposta e per l'altra metà dal versamento in banca? C'è un esempio di compilazione? Ringrazio chi saprà darmi una risposta.
 
Se presenta il mod. 730 Lei non potrà utilizzare il mod. F24 in quanto la cedolare secca verrà gestita all'interno del modello 730. Il credito IRPEF potrà indicarlo a rigo F1 dopodiché verrà inserito a rigo 58 del mod. 730-3. In pratica sarà il sostituto di imposta, in sede di conguagli in busta paga, a trattenere gli acconti e a rimborsare il credito IRPEF residuo.
In alternativa potrà presentare il mod. UNICO: in tal caso potrà compensare gli acconti da cedolare con il credito IRPEF nel mod. F24, indicherà il credito IRPEF nel quadro RX optando per la compensazione in modo tale che l'anno prossimo potrà utilizzarlo (anche) per compensare il debito da cedolare.
Saluti.
 
Purtroppo credo di non essermi spiegato bene; il sostituto preleva dallo stipendio la metà di quanto debbo all'erario, ma l'altra metà come faccio se non con l'F24? Come già detto il problema sta nei programmi per la liquidazione che tengono conto, per calcolare gli acconti di quanto incassato nel 2011 e non prevedono che la rendita per il 2012 sia estesa a tutti i 12 mesi. Per cui ritorno sulla mia domanda iniziale: come comunico tramite F24 che una parte la verserà il sostituto d'imposta e l'altra la verso io in banca? Poi ho un altro dubbio: se uno compensa un tributo con un altro, l'F24 a saldo zero è comunque obbligatorio, pena il pagamento di una sanzione. E' giusto?
 
Gli acconti vanno commisurati al canone dichiarato per il periodo luglio-dicembre 2011 (6 mesi). Pertanto a titolo di acconti (di cedolare) Lei dovrà all'erario solo e soltanto gli acconti indicati nel mod. 730-3, vale a dire quelli che verranno trattenuti dal sostituto di imposta in busta paga. Le differenze di cui Lei parla dovrà corrisponderLe l'anno prossimo in sede di saldo. In pratica nel mod. 730/2013 per il 2012 dovrà liquidare la cedolare secca sulla base del canone annuale percepito e dichiarato in tale modello, poi dovrà detrarre gli acconti che verranno trattenuti quest'anno dal sostituto di imposta e andrà a debito per la differenza.
La presentazione del mod. F24 a saldo zero è obbligatoria.
Saluti.
 
Caro Rocco, scusi se insisto e sfrutto le sue conoscenze in materia ma sto entrando in confusione anche a causa dell'AdE che nelle disposizioni emanate il 7. 4.2011 al punto 7.2 dice che il versamento dell’acconto, pari al 95 per cento dell’imposta dovuta per l’anno precedente (per il 2012 pari al 92%) deve essere effettuato, in unica soluzione, entro il 30 novembre di ciascun anno, se inferiore a euro 257,52 e in due rate, se l’importo dovuto è pari o superiore ad euro 257,52. E fin qui tutto concorda con quanto Lei dice; ma cosa ne pensa laddove la stessa AdE dice che l'acconto non è considerato carente se è almeno pari al 95% (per il 2012 il 92%) di quanto dovuto per l'anno in cui si è prodotto il reddito!!!! Sentendo anche una persona del CAF, ho solo aumentato la mia confusione in quanto questi mi ha consigliato di rinunciare agli acconti proposti nel 730 e di pagare tutto con F24 (il 92% dell'intero reddito 2012). Sinceramente sono in difficoltà: che fare?
Saluti
 
Aggiungo quanto ho trovato nell'annuario del contribuente 2012 alla vce acconto cedolare secca:
Dal 2012 la misura dell’acconto è pari al 95% dell’importo della cedolare secca che risulta dovuta per tale anno (per il 2011 era stato stabilito un versamento in acconto dell’85%).
Per il versamento dell’acconto si applicano gli stessi criteri previsti per l’acconto Irpef.
In particolare, il pagamento va effettuato:
• in un’unica soluzione, entro il 30 novembre, se l’importo è inferiore a 257,52 euro
• in due rate, se l’importo dovuto è superiore a 257,52 euro:
– la prima, del 40%, entro il 16 giugno (nel 2012, 18 giugno)
– la seconda, del restante 60%, entro il 30 novembre.
Per l’anno 2012, il Dpcm del 21 novembre 2011 ha disposto il differimento di tre punti percentuale sul versamento della seconda o unica rata.
Pertanto, la misura dell’acconto dovuto è pari al 92% (invece che 95%).
Se il pagamento si effettua in due rate, la prima (da versare entro il 18 giugno) è pari al 38%, la seconda nella restante misura del 54%. Questo chiarimento serve a qualcosa o confonde ancora di più le idee?
 
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