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Vendita terreno e tasse

chicco68

Utente
Quesito:

La società Alfa Snc deve vendere alla Coop Beta Srl un terreno edificabile zona G, valutato dal Comune ai fini ICI per 52 Euro a mq;
la Società Alfa snc si accorda e lo vende però per 10 Euro a mq;

Come mi devo comportare con il prezzo da dichiarare?
SI RISCHIA UN ACCERTAMENTO DI VALORE anche se il prezzo pattuito è quello
reale e visto che i 2 soggetti sono soggetti IVA?
 
Riferimento: Vendita terreno e tasse

Ciao,

a quanto l'ha acquistato la società Alfa? O meglio che valore ha in bilancio questo terreno la socetà Alfa?
 
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Grazie StefaniaG.
La società Alfa ha acquistato il terreno a € 4 nel 1998 e questo è il suo valore attuale di biancio (non ha subito alcuna rivalutazione monetaria). Nel 2005 il terreno precedentemente agricolo è stato lottizzato e reso edificabile.:(
 
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Quesito:

La società Alfa Snc deve vendere alla Coop Beta Srl un terreno edificabile zona G, valutato dal Comune ai fini ICI per 52 Euro a mq;
la Società Alfa snc si accorda e lo vende però per 10 Euro a mq;

Come mi devo comportare con il prezzo da dichiarare?
SI RISCHIA UN ACCERTAMENTO DI VALORE anche se il prezzo pattuito è quello
reale e visto che i 2 soggetti sono soggetti IVA?

si..il rischio è elevato.
Se il Comune in base al Prg ha calcolato il valore "commerciale " in 52 euro al mq., è impossibile poter affrontare una causa , concordando 10 euro al mq.
Qualsiasi venditore come minimo farebbe valutare correttamente un terreno per di più passato da agricolo a edificatorio, a meno che ci siano delle gravi e pregiudizievoli tesi ( passaggio di tubazioni per il metano- tralicci di alta tensione non spostabili -etc-) da renderne il prezzo così abbassato. Non a caso i Comuni valutando le aree, si confrontano con l'Agenzia del Territorio.
 
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ciao,

La società Alfa incassa dalla vendita un corrispettivo di € 10 a mq su un bene iscritto in bilancio a € 4, registrando un plusvalenza di € 6 a mq. Come dovrebbe giustificare secondo te la differenza tra il valore reale di scambio a € 10 e quello indicato dal Comune ai fini ICI a € 54?

:confused:
 
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ciao,

La società Alfa incassa dalla vendita un corrispettivo di € 10 a mq su un bene iscritto in bilancio a € 4, registrando un plusvalenza di € 6 a mq. Come dovrebbe giustificare secondo te la differenza tra il valore reale di scambio a € 10 e quello indicato dal Comune ai fini ICI a € 54?

:confused:

Ma come mai questa differenza fra il valore del comune e il valore di "mercato"?
 
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Il valore dato dai Comuni alle aree edificabili è di norma già più basso del valore di mercato, per cui sostenere la tesi di una cessione a valora ancora inferiore a quello comunale è veramente ai limiti della credibilità non solo fiscale.
Unica eccezione potrebbe essere quando il valore comunale non tiene in debito conto alcuni vincoli di fatto sul terreno che ne condizionano il valore venale, vincoli che devono però essere documentati. E qui i casi potrebbero essere diversi.
 
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Il valore indicato dal Comune come valore medio venale è un valore presunto, in quanto non vi sono precedenti di cessioni di aree simili sul mercato.
La società Alfa SNC e la Coop Beta, nel caso in oggetto, sono composte entrambe da 3 soci, 2 dei quali sono presenti in ambedue le società.
Le compagini sociali sono comuni per i 2/3.
Si tratta perciò di far "transitare" il bene (terreno) da una società ad un altra. in cui 2 soci su 3 acquistano e vendono a se stessi.
Non esiste alcun scambio di denaro occulto, il valore di € 4 è simbolico, ma ove sia possibile non si esclude una cessione a titolo gratuito.
Come potremo fiscalmente e contabilmente agire al fine di realizzare questa operazione? Quali le conseguenze fiscali?
Grazie
 
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Il valore indicato dal Comune come valore medio venale è un valore presunto, in quanto non vi sono precedenti di cessioni di aree simili sul mercato.
La società Alfa SNC e la Coop Beta, nel caso in oggetto, sono composte entrambe da 3 soci, 2 dei quali sono presenti in ambedue le società.
Le compagini sociali sono comuni per i 2/3.
Si tratta perciò di far "transitare" il bene (terreno) da una società ad un altra. in cui 2 soci su 3 acquistano e vendono a se stessi.
Non esiste alcun scambio di denaro occulto, il valore di € 4 è simbolico, ma ove sia possibile non si esclude una cessione a titolo gratuito.
Come potremo fiscalmente e contabilmente agire al fine di realizzare questa operazione? Quali le conseguenze fiscali?
Grazie


Capisco, ma purtroppo per il fisco i due attori sono entrambi società commerciali e quindi hanno come fine istituzionale il lucro, pertanto non credo che l'amministrazione finanziaria possa essere interessata alle vicissitudini societarie anzi in questo caso presume un elusione.
Sinceramente non saprei come consigliarti per evitare problemi con il fisco. Ma scusa, ma perchè non vendere direttamente il terreno ai soci, ovviamente al valore indicato dal comune, evitando così un ulteriore passaggio. Ma forse ho capito male.
 
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