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uscita e rientro nel regime dei minimi.

marco2011

Utente
ciao a tutti..
ho un grandissimo dubbio che spero qualcuno possa qui chiarirmi. Allora: 2008 entro nel regime dei minimi ( ero mediatore creditizio, ora agente in attività finanziaria), fatturo 33.000,00€ quindi per legge esco dal regime dei minimi. Nle 2009, regime semplificato, fatturo 15.000,00 nel 2010.... rientro nel regime dei minimi e continuo anche nel 2011, perdurando i requisiti. Ora la mia cosideraizone è questa: ho fatto bene oppure ho fatto una gran fesseria? mi spiego meglio: dalla circolare dell'ade n.77e del 2007 io capisco ( ma potrei sbagliarmi, sigh) che se OPTO per il regime ordinario, l'opzione è valida per un triennio, se supero di oltre il 50% la soglia dei 30.000,00 passo immediatamente al regime ordinario dovendoci restare per 3 anni , ma se semplicemente supero il limite dei 30.000 senza arrivare ai 45.000, l'anno dopo devo applicare il regime ordinario. Nulla rilevo riguardo un eventuale impedimento al rientro nei minimi per gli anni successivi, come invece succede per chi ha optato, ( io non ho optato per l'ordinario, ma semplicemente il regime dei minimi viene disapplicato per legge),o per chi ha superato i 45.000€ di fatturato che DEVE restare nell'ordinario per 3 anni. Inoltre essendo nel 2009 il mio fatturato di 15.000€, il regime dei minimi per il 2010 dovrebbe essere quello naturale. Voi cosa ne pensate? HELP!
 
Il regime dei contribuenti minimi è un regime naturale e non opzionale; ciò significa che se in possesso dei requisiti stabiliti dalla legge il contribuente applica tale regime a meno che non opta per il regime ordinario. Nel tuo caso, invece, non è stata esercitata nessuna opzione giacché nel 2009 hai dovuto abbandonare il regime dei minimi per obbligo (e non per opzione). Il comportamento tenuto, pertanto, mi sembra corretto.
Inoltre, alla luce delle novità introdotte dal D.L. 98/2011 conv. L. 111/2011, dovresti valutare se a partire dal 01/01/2012 potrai ancora adottare il regime dei minimi o devi abbandonarlo.
Ciao.
 
Il regime dei contribuenti minimi è un regime naturale e non opzionale; ciò significa che se in possesso dei requisiti stabiliti dalla legge il contribuente applica tale regime a meno che non opta per il regime ordinario. Nel tuo caso, invece, non è stata esercitata nessuna opzione giacché nel 2009 hai dovuto abbandonare il regime dei minimi per obbligo (e non per opzione). Il comportamento tenuto, pertanto, mi sembra corretto.
Inoltre, alla luce delle novità introdotte dal D.L. 98/2011 conv. L. 111/2011, dovresti valutare se a partire dal 01/01/2012 potrai ancora adottare il regime dei minimi o devi abbandonarlo.
Ciao.

si Rocco, questo è il ragionamento logico che mi ero fatto pure io..
oggi sono andato all'AdE a chiedere e il tipo addesso alla consulenza mi ha detto, dopo che gli ho esposto il problema con relative considerazioni " mmm..non so, prima volta che mi capita un caso simile ( manco parlassimo di aramaico antico!) mi vedo la circolare e poi vediamo, ma a naso direi che una volta usciti non si può rientrare " ed io " ma veramente è previsto che in caso si eserciti l'opzione, finito il triennio si può rientrare, quindi , visto che nel mio caso non è espressamente vietato, come nel caso in cui si superi del 50% la soglia del volume d'affari .." e lui :" ah.. mi devo leggere la circolare, ne sai più di me.." andiamo bene!

Io cmq l'unico 2011 lo faccio com CM e poi vediamo che succede... teniamo le dita incrociate!
 
Secondo la circolare 73e del 21 dicembre 2007 dovevi, nel tuo caso i seguenti periodi di imposta:
2008 Regime dei minimi
2009 Regime ordinario
2010 Regime dei minimi
2011 in corso....
ovvero quello che mi pare aver capito hai fatto. Corretto! L'impiegato dell'Agenzia "ignora" le circolari...
 
Concordo con Giambelluca.

Ma a proposito di uscita dal regime dei minimi in corso d'anno, ho da porvi un quesito sulle note di variazione da emettere sulle fatture già rilasciate ai clienti senza Iva. Se il contribuente è un professionista :
- fattura originaria : €.100 onorario + 4% cap e.4 = €.104 - r.a. €. 20 = netto a pagare €.84.
- fattura ricalcolata con nota di variazione = €. 83,34 onor + 3,33 cap + €. 17,33 Iva = €. 104 - e. 16,67 r.a. = €. 87,34 netto
In pratica va scorporata l'Iva sul totale parcella originaria (e. 104 nel caso esposto). Giusto?
 
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