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Uno studente senza reddito come deve comportarsi fiscalmente?

Luca90

Utente
Salve a tutti, è la prima volta che scrivo qui.

Perdonatemi se questa sezione non è quella giusta, è solo che ultimamente vivo con questa "ansia" che mi sta tormentando....

Dunque, io sono uno studente universitario senza reddito poichè non lavoro.... Riesco però ogni mese/due mesi mettere qualcosina da parte e versare 300/400 euro sulla mia postepay dove buona parte la investo sul betting (ovvero scommesse sportive), l'altra invece compro qualcosa su internet (abbigliamento, libri universitari, ect).

Questi soldi sono pulitissimi, sia ben chiaro: è denaro che ricavo dalle vendite di beni personali (merce usata, ad esempio oggetti elettronici che non utilizzo più), eventuali vincite nelle ricevitorie (e non online), denaro ricevuto da parenti, inoltre essendo studente universitario la mia famiglia mi dà un tot di denaro per mantenermi fuori città che riesco ad economizzare.

Ora mi domando: posso essere sottoposto a dei controlli fiscali? Le cifre non sono così grosse, sia nel versare che nel prelevare, cioè, non ho mai versato o prelevato poi cifre maggiore di qualche centinaio d'euro.... Mai ad esempio ho versato o prelevato ad esempio una cifra come 5 mila euro... Giusto per fare un esempio....

Io capisco che siamo tutti sottocontrollo e che ci contano pure il centesimo speso, ma nel mio caso, essendo senza reddito, potrebbero insospettirsi?
Cioè, la GdF potrebbe magari pensare "Ma questi soldi da dove vengono? E perchè li spende comprando merce su internet?"


Ho letto che bisogna dichiarare reddito tramite modello unico se si ha un guadagno superiore i 5000 euro annuali... Ma giocare alle scommesse sportive (fatte online su siti AAMS) non è un lavoro (anche perchè lì è tutta questione di fortuna), vendere oggetti usati (che sia una play station o un cellulare che non utilizzi più) non è un lavoro, insomma, i soldi che riesco a ricavare non provengono da un lavoro in cui sono sottocontratto.

Mio padre comunque è dipendente, non è un libero professionista, quindi i soldi che lui settimanalmente mi dà sono già tassati nella busta paga.

Ringrazio tutti per la gentilezza!
 
Ehm: se tu tutti i mesi vendi beni per 3-4 cento euro credo che a chiunque venga il sospetto che tu svolga l'attività di commercio.

I 5mila euro hanno valenza ai fini previdenziali (per distinguere l'attività occasionale dalla continuativa). Ai fini iva è necessaria la partita iva quando l'attività ha carattere di abitualità. Secondo molti abitualità uguale preordinazione: ovvero comperare la merce per poi rivenderla (se vendi 3 cento euro di roba tutti i mesi probabilmente c'è preordinazione).

Le scommesse sono tassate generalmente a titolo d'imposta alla fonte. Per tutti gli altri casi formano redditi diversi.

E' un caso un po' particolare...
 
Ehm: se tu tutti i mesi vendi beni per 3-4 cento euro credo che a chiunque venga il sospetto che tu svolga l'attività di commercio.

I 5mila euro hanno valenza ai fini previdenziali (per distinguere l'attività occasionale dalla continuativa). Ai fini iva è necessaria la partita iva quando l'attività ha carattere di abitualità. Secondo molti abitualità uguale preordinazione: ovvero comperare la merce per poi rivenderla (se vendi 3 cento euro di roba tutti i mesi probabilmente c'è preordinazione).

Le scommesse sono tassate generalmente a titolo d'imposta alla fonte. Per tutti gli altri casi formano redditi diversi.

E' un caso un po' particolare...


Ma io non è che vendo ogni mese oggetti per un valore di 400 euro al mese.... Questi 400 euro sono composti, ad esempio, dai 250 euro dei miei genitori.... dai 50 euro che magari mi ha versato un parente, dai 100 euro ricavati dalla vendita di una stampante...

Poi io comunque sapevo che se vendi beni personali usati non dovresti dichiarare nulla, se io decidessi di vendermi tutti i miei beni personali (ad esempio decidessi di vendermi tutto il mio guardaroba composto da vestiti che non mi stanno più), perchè mai dovrei aprire partita IVA? Sono oggetti che ho usato e strausato....
 
Ma io non è che vendo ogni mese oggetti per un valore di 400 euro al mese.... Questi 400 euro sono composti, ad esempio, dai 250 euro dei miei genitori.... dai 50 euro che magari mi ha versato un parente, dai 100 euro ricavati dalla vendita di una stampante...

Poi io comunque sapevo che se vendi beni personali usati non dovresti dichiarare nulla, se io decidessi di vendermi tutti i miei beni personali (ad esempio decidessi di vendermi tutto il mio guardaroba composto da vestiti che non mi stanno più), perchè mai dovrei aprire partita IVA? Sono oggetti che ho usato e strausato....

Piano: non apri la partita iva perché li hai comprati per uso personale e poi hai deciso di rivenderli.

Per compravendita di beni usati la partita iva si apre e c'è pure un regime speciale ad hoc.

Ciò che cambia è la preordinazione: nel primo caso è il consumo personale nel secondo il commercio. Nel primo caso non serve né partita iva né dichiarare nel secondo si.
 
Piano: non apri la partita iva perché li hai comprati per uso personale e poi hai deciso di rivenderli.

Per compravendita di beni usati la partita iva si apre e c'è pure un regime speciale ad hoc.

Ciò che cambia è la preordinazione: nel primo caso è il consumo personale nel secondo il commercio. Nel primo caso non serve né partita iva né dichiarare nel secondo si.

Nono, io non compro stock di merce da un grossista e poi rivendo.... Io ho venduto tutta merce personale in questi mesi, abbigliamento, oggetti elettronici (play station, cellulari), qualche collezione.... Ma niente di pre-ordinato e poi rivenduto.... Al massimo è capitato che riuscissi a riparare un oggetto malfunzionante (sempre di mia proprietà) e poi l'ho rivenduto come usato e ricondizionato.

Poi ripeto, gli altri soldi arrivano dai miei genitori (che già pagano le tasse sulle loro buste paga, visto che sono dipendenti), dai parenti (nonni, zii, ect), da qualche vincita che faccio in ricevitoria (purtroppo in ricevitoria non lasciano alcuna fattura, tu presenti ad esempio la schedina vincente, e loro ti danno i soldi trattenendosi una piccola percentuale), e così via... Insomma, niente di illegale o illecito.

Comunque la mia domanda è questa: la finanza può in un certo modo chiedersi "Ma come fa questo ragazzo senza reddito a versare ogni tot al mese sulla postepay?", "Perchè questo ragazzo compra su internet oppure fa le scommesse online?"
 
Non ti stressare se te lo dovvessero domandare risponderai che sei a carico dei tuoi genitori (inoltre mi pare di capire che dovresti avere oramai finito gli effetti personali da vendere o pensi di vendere anche le mutande?).
 
No vabbè, quello dell'abbigliamento è stato un esempio orientativo.... Giusto per farvi capire che ciò che vendo è solo ed esclusivamente mio.
 
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