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Una situazione particolare

Gaetano.

Utente
Buon pomeriggio a tutti,
innanzitutto vorrei scusarmi anticipatamente qualora avessi erroneamente posto la discussione in una sezione non idonea.
Vorrei spiegarvi in breve la situazione della mia famiglia, capire se mi sfugge qualcosa e trovare (se ci sono) delle soluzioni.
Vivo attualmente con mia sorella e mia mamma, avendo perso mio padre qualche anno fa.
Io e mia sorella attualmente frequentiamo l'università, mentre mia madre è una classica casalinga. Lei, 64enne, percepisce una pensione di reversibilità di circa 600 euro mensili a cui si sommano i circa 127 euro derivanti dall'assegno di inclusione (valore ISEE di circa 7500). Purtroppo abbiamo un mutuo di 450 euro mensili sulla casa principale (unica e sola). Contrariamente al precedente RdC, l'assegno di inclusione non fornisce alcun contributo per coprire in piccola parte la rata del mutuo e, poiché la matematica non è un opinione, sottraendo ai circa 700 euro complessivi i 450, rimangono poche centinaia di euro con cui affrontare le spese dovute alle utenze domestiche ed ovviamente alla mera sopravvivenza.
Come è facile capire, la situazione è abbastanza pesante. Mi sono rivolto al mio patronato di fiducia e allo sportello welfare della mia città per chiedere se fosse normale che si venisse a creare una situazione del genere. Ovviamente non sarei qui a parlarvi della mia situazione, se non avessi già tentato la strada più semplice (semplice per modo di dire) del lavoro. Purtroppo nelle mie zone è diventato complicato anche fare ciò.
Non sto cercando il Sacro Graal, ma possibili consigli o suggerimenti che possono sfuggire a me o alle persone a cui faccio riferimento.
Vi ringrazio anticipatamente delle risposte.
 
Buongiorno, se gli affitti nel tuo paese costano meno della rata, allora penserei seriamente a vendere l'abitazione con accollo del mutuo al compratore - in alternativa potresti proporre alla banca la rinegoziazione del prestito allungando la scadenza e, di conseguenza, riducendo la rata mensile... (verifica anche la surroga del mutuo c/o altro istituto di credito).
A mio parere, l'incidenza massima di un canone affitto/rata di mutuo rispetto alle entrate familiari è pari al 30% - oltrepassata questa soglia si è a rischio, basta il meccanico x l'auto, il dentista, o qualsiasi altro imprevisto e si va in crisi.
Sempre a mio parere, alla sottoscrizione del mutuo bisognava attivare la clausola assicurativa che, alla morte del contraente (nel tuo caso il babbo) la sua quota parte la pagava l'assicurazione.
Inoltre evidenzi che la mamma ha 64 anni: quanti anni residuano dal mutuo? Voi figli avete firmato x garanzia?
Vorrai chiarire, nel frattempo un sincero "in bocca al lupo"
 
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