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Ufficio di rappresentanza in Europa per società estera

Buongiorno, una società estera con cui collaboro da anni come grafico e con cui esiste un rapporto di stima reciproca, vuole aprire un ufficio di rappresentanza in Europa (non in Italia) e nominare me come direttore o rappresentante locale in quanto fiscalmente residente, pur essendo il mio lavoro differente dal servizio che offrono. Mi offirebbero un compenso simbolico lordo a fronte di limitate responsabilità. La mia domanda è: si tratta di una cosa fattibile, se il servizio da loro offerto non ha molto a che vedere col mio lavoro? Dovrei magari inserire un nuovo codice ATECO sulla mia partita IVA (ad es. come consulente)? E se si, esiste uno stipendio minimo al quale a questo punto devono attenersi? Oppure posso essere il loro grafico e al contempo rappresentante locale?

Grazie in anticipo
 
Grazie Giuseppe per la risposta, non c'è dunque il rischio che lo stipendio simbolico (che in quanto tale è molto basso) per un ruolo come direttore o rappresentante locale, venga poi percepito dal fisco come non congruo o non coerente?
 
Grazie mille, era questo il mio dubbio, purtroppo anche dopo l'abrogazione degli studi di settore, ma con l'introduzione degli ISA, tutto è rimasto per molti ancora nebuloso
 
Vi ringrazio ancora, avrei un'altra domanda: se avendo questa Partita IVA in italia e, appunto, questo ruolo extra in un paese UE, dovessi trasferirmi in Brasile (iscrivendomi all'AIRE), come funzionerebbe con il fisco? Potrei mantenere la residenza in Italia e anche il suddetto ruolo, pagando le relative tasse in Italia e pagare invece in Brasile quelle relative al lavoro svolto effettivamente da là?
 
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