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Trattamento fiscale affitti non percepiti su immobile a uso NON abitativo.

AntonioZ

Utente
Salve,
chiedo lumi per un problema che mi assilla. Da poco tempo mi sono ritrovato a dover gestire un immobile affittato ad uso NON abitativo (un capannone industriale per essere precisi). Con l'acuirsi dell'attuale crisi economica, l'artigiano che occupa l'immobile ha cessato di pagarmi l'affitto. Inizialmente, visto che ha anche dei dipendenti, ho cercato di andargli incontro, ma venuto a conoscenza del fatto che devo pagare le tasse pure sugli affitti non percepiti, mi sono deciso in tutta fretta a iniziare una procedura di sfratto da un avvocato. Il problema è che, a quanto pare, anche dopo aver ottenuto da un giudice la convalida di sfratto, a differenza dell'uso abitativo, il locatore di un immobile locato ad uso NON abitativo deve continuare lo stesso a pagare le tasse sui canoni che non percepisce. A questo punto, se anche la convalida di sfratto non vale come prova del fatto che non sto percependo l'affitto, qualcuno mi può cortesemente dire quale documento devo produrre per smettere di dichiarare questi canoni non percepiti senza rischiare di incorrere in sanzioni?
Grazie per l'attenzione.
 
La sua situazione è purtroppo abbastanza comune ed è regolata dall'art. 26 del TUIR.
Questa norma prevede che gli affitti non percepiti possono non essere dichiarati dal momento in cui avviene la convalida dello sfratto se si tratta di locazioni abitative.
Se si tratta di locazioni commerciali invece i canoni vanno dichiarati anche oltre questa data; solo qualora venga giudizialmente accertato che i canoni successivi alla convalida dello sfratto non sono stati percepiti sarà possibile non dichiararli od usufruire di un credito d'imposta qualora siano stati dichiarati.
L'Agenzia delle Entrate per prassi non tassa i canoni a partire dalla data del verbale dell'ufficiale giudiziario con cui avviene la riconsegna del locale.
Insomma l'unico modo di non pagare tasse su affitti commerciali non riscossi è quello di conservare scrupolosamente il verbale di riconsegna del locale e citare in giudizio il conduttore per il recupero dei canoni non pagati.

Studio Pontecorvi
 
Ultima modifica di un moderatore:
Un sentito Grazie per la risposta. Direi che in linea di massima, stando così la legge, adesso posso proprio andarmi a buttare giù da un ponte!
 
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