catia71
Utente
Buongiorno,
pongo questo quesito perché un familiare mi ha posto questa domanda ma non essendo un legale non ho voluto dare un'indicazione errata:
per l'appunto un mio familiare ha il proprio coniuge che ha un debito pendente abbastanza consistente da oltre 25 anni, verso una banca, debito che proviene da un'azienda che è "fallita" da anni in cui lui lavorava come socio lavoratore, come spesso accade firmando fidejussioni a capocchia, debito che è passato di mano in mano negli anni ed è stato per lo più "dormiente" fino a qualche mese fa, quando prima hanno pignorato un piccola porzione di una casa ereditata da suo padre e come era da aspettarselo proprio ieri hanno pignorato il quinto dello stipendio...premesso che ha pochi anni di lavoro davanti, poi andrà in pensione, per cui poi sarà un altro paio di maniche, questo mio familiare ha paura che questa situazione si ripercuota sui figli nati dal matrimonio...ho suggerito "poco male, in caso di evento infausto rinunciate all'eredità peraltro inesistente", ma giustamente mi dice "io ho paura che in caso muoia prima io questi si rivalgono anche sulla parte del mio patrimonio che invece c'è, ma non in grado di far fronte alla situazione e che invece vorrei salvaguardare..." la domanda è "posso fare testamento destinando i miei beni ai miei figli tanto il coniuge è d'accordo e solo lui può contestare la legittima? pensavo che potesse rinunciare all'eredità in caso di mia premorienza ma l'avvocato dice che non potrebbe rinunciare alla sua eredità se muoio prima io, perché lederebbe i diritti dei creditori"...che tipo di consiglio pratico posso dare? a chi posso farli rivolgere? negli ultimi 25 anni sono stati seguiti devo dire molto male da una serie di avvocati all'acqua di rose che non hanno risolto molto, vorrei dare un'indicazione pratica avevo pensato alla legge salva suicidi ma non so se è percorribile in questo caso. Se qualcuno ha un suggerimento l'apprezzo. Grazie
pongo questo quesito perché un familiare mi ha posto questa domanda ma non essendo un legale non ho voluto dare un'indicazione errata:
per l'appunto un mio familiare ha il proprio coniuge che ha un debito pendente abbastanza consistente da oltre 25 anni, verso una banca, debito che proviene da un'azienda che è "fallita" da anni in cui lui lavorava come socio lavoratore, come spesso accade firmando fidejussioni a capocchia, debito che è passato di mano in mano negli anni ed è stato per lo più "dormiente" fino a qualche mese fa, quando prima hanno pignorato un piccola porzione di una casa ereditata da suo padre e come era da aspettarselo proprio ieri hanno pignorato il quinto dello stipendio...premesso che ha pochi anni di lavoro davanti, poi andrà in pensione, per cui poi sarà un altro paio di maniche, questo mio familiare ha paura che questa situazione si ripercuota sui figli nati dal matrimonio...ho suggerito "poco male, in caso di evento infausto rinunciate all'eredità peraltro inesistente", ma giustamente mi dice "io ho paura che in caso muoia prima io questi si rivalgono anche sulla parte del mio patrimonio che invece c'è, ma non in grado di far fronte alla situazione e che invece vorrei salvaguardare..." la domanda è "posso fare testamento destinando i miei beni ai miei figli tanto il coniuge è d'accordo e solo lui può contestare la legittima? pensavo che potesse rinunciare all'eredità in caso di mia premorienza ma l'avvocato dice che non potrebbe rinunciare alla sua eredità se muoio prima io, perché lederebbe i diritti dei creditori"...che tipo di consiglio pratico posso dare? a chi posso farli rivolgere? negli ultimi 25 anni sono stati seguiti devo dire molto male da una serie di avvocati all'acqua di rose che non hanno risolto molto, vorrei dare un'indicazione pratica avevo pensato alla legge salva suicidi ma non so se è percorribile in questo caso. Se qualcuno ha un suggerimento l'apprezzo. Grazie