Buongiorno Gianni,
A mio avviso, il conto risconti attivi non va utilizzato esclusivamente in funzione del pagamento anticipato del costo rispetto alla competenza economica. Viceversa, il conto risconti passivi non va utilizzato esclusivamente quando si verifica l'incasso di un ricavo la cui competenza economica è di un esercizio futuro. La dottrina contabile afferma che i risconti sono delle quote di costo o delle quote di ricavo che hanno avuto manifestazione numeraria nell'esercizio in chiusura, mentre sono di competenza di esercizi successivi.
Il risconto trova fondamento in un fatto amministrativo che è stato liquidato nell'esercizio in chiusura, mentre risulta essere in parte di competenza del periodo amministrativo al termine del quale viene redatto il bilancio ed in parte di competenza dei successivi periodi amministrativi: si tratta di un valore comune a due o più esercizi consecutivi.
La prof. di ragioneria, come hai giustamente sottolineato, spiegava in realtà che i risconti dovevano essere utilizzati per rinviare al futuro costi e ricavi a regolamento anticipato, cioè pagati/riscossi anticipatamente, la cui utilità o godimento è riferita a più esercizi (i casi tipici erano, appunto, il pagamento anticipato dell'assicurazione o posticipato dell'affitto).
Alla luce di quanto detto, il criterio più corretto per individuare un risconto è la manifestazione finanziaria o la manifestazione numeraria? Io propendo per il secondo, ma è sicuro che alla fine la spunterà la prof. di ragioneria..
Grazie ancora per il confronto amichevole.
Buona giornata.