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Tasi: acconto inferiore al dovuto, saldo superiore, senza ravvedimento?

kip

Utente
Buongiorno,
un dubbio: per un immobile nel 2015 in base a non si sa quali calcoli del CAF è stato pagato un acconto tasi di euro 164 a fronte di un dovuto di 200 euro. L'immobile è stato poi venduto il 1° luglio. Nonotante questo è stato pagato, sempre in base a non si sa quali calcoli del CAF, un saldo di euro 97.
Complessivamente, pertanto, sono stati pagati 61 euro in più del dovuto, ma i mod. F24 indicano acconto e saldo, mai ravvedimento operoso.
A questo punto posso far presentare all'erede della persona che ha effettuato questi pagamenti una richiesta al Comune di rimborso di quei 61 euro pagati in più (detratta eventualmente la sanzione per quei 36 euro mancanti dalla data dell'acconto a quella di versamento del saldo) o il fatto che non sia stato formalmente indicato il ravvedimento operoso nel secondo F24 può creare problemi maggiori della somma che si va a richiedere?
Io direi che in ogni caso siamo ormai prossimi alla prescrizione di ogni sanzione, che questa comunque non si dovrebbe applicare agli eredi, che comunque una sanzione su 36 euro sarebbe inferiore ai 61 euro pagati in più, per cui tanto vale presentare la richiesta di rimborso. O sbaglio?
 
Ultima modifica:
Bisognerebbe verificare prima il tutto e poi valutare il da farsi.
Inoltre parliamo di cifre molto basse...
Saluti.
 
Bisognerebbe verificare prima il tutto e poi valutare il da farsi.

Ma con "il tutto" cosa intendi? Stavo appunto cercando di valutare quale tipo di contestazione ci possa essere e credo nessuna.
Le cifra è sicuramente bassa (ma pur sempre un 30% in più del dovuto), mi dà solo fastidio che in Italia se si paga meno si viene (giustamente) sanzionati, quando si paga di più e teoricamente si avrebbe diritto alla restituzione si finisce sempre per desistere perché nessuno sembra saperti dire con certezza come vengono applicate le norme tributarie.
Ti dovevo 200 di acconto e 0 di saldo. Ti ho pagato 164 di acconto e 97 di saldo. Facciamo che i 36 che mancano dall'acconto li prendi dal saldo, ti prendi pure il 30% di sanzione, 11 euro, come se non avessi pagato niente di saldo e mi stessi contestando adesso tu il pagamento irregolare. I 50 che restano però ridammeli e mi ci pago due pasti (parliamo di una persona anziana, anzi probabilmente anche più di due).
Eppure in Italia si deve aver paura che dietro ad una cosa così si possa celare chi sa quale insidia.
 
Non è questione di paura, è questione di opportunità.
Ti faccio un esempio: proponi istanza di rimborso, il comune te la nega o non ti risponde affatto, tu che fai? Intraprendi un contenzioso per 61 euro??
Riguardo a "il tutto" intendevo dire che bisognerebbe verificare l'esattezza dei calcoli effettuati dal CAF sulla base delle delibere e dei regolamenti comunali.
Saluti.
 
No be' contenzioso ovviamente no. Diciamo che io mi sentirei in pace con me stesso se potessi far fare questa richiesta di rimborso senza temere di andare a mettere nei guai l'erede. Poi se tra tot anni arriva il rimborso bene, se no amen. Purché non arrivino guai :):)
Sul calcolo sono ragionevolmente sicuro perché questa cosa l'avevo verificata a suo tempo mettendo le rendite catastali di immobile e pertinenza sul calcolatore del Comune e il riultato era appunto 215 con 15 di detrazione AP. Avevo anche preso il metodo di calcolo e rifatto io il conteggio con l'aliquota del Comune ottenendo il medesimo risultato. Al CAF probabilmente non era mai stata data una visura aggiornata (le rendite erano sbagliate anche sui 730). Di certo non gli è stato comunicato che l'immobile era stato venduto, ma quello che mi fa pensare che anche il CAF ci abbia messo del suo è il fatto che l'importo del saldo calcolato da loro sia diverso dall'acconto. E l'aliquota del Comune era la stessa rispetto al 2014, quindi saldo e acconto avrebbero dovuto essere identici.
 
No be' contenzioso ovviamente no. Diciamo che io mi sentirei in pace con me stesso se potessi far fare questa richiesta di rimborso senza temere di andare a mettere nei guai l'erede. Poi se tra tot anni arriva il rimborso bene, se no amen. Purché non arrivino guai :):)
Sul calcolo sono ragionevolmente sicuro perché questa cosa l'avevo verificata a suo tempo mettendo le rendite catastali di immobile e pertinenza sul calcolatore del Comune e il riultato era appunto 215 con 15 di detrazione AP. Avevo anche preso il metodo di calcolo e rifatto io il conteggio con l'aliquota del Comune ottenendo il medesimo risultato. Al CAF probabilmente non era mai stata data una visura aggiornata (le rendite erano sbagliate anche sui 730). Di certo non gli è stato comunicato che l'immobile era stato venduto, ma quello che mi fa pensare che anche il CAF ci abbia messo del suo è il fatto che l'importo del saldo calcolato da loro sia diverso dall'acconto. E l'aliquota del Comune era la stessa rispetto al 2014, quindi saldo e acconto avrebbero dovuto essere identici.

Ti consiglierei di andarci a parlare con il comune e spiegare la situazione, poi decidi il da farsi.
Saluti.
 
Ti consiglierei di andarci a parlare con il comune e spiegare la situazione, poi decidi il da farsi.
Saluti.

Oh però il comune è Roma, allora lì sì che a fronte del tempo che si perde andandoci a parlare conviene rinunciare ai 60 euro.
Ma tu dici per evitare di andare a presentare un'istanza campata in aria se il CAF aveva ragione oppure perché - come appunto chiedevo nel primo post - vedi insidie in quell'acconto di 164 euro anziché 200?
 
Dovresti far presente al funzionario preposto che ci sarebbero delle somme versate superiori al dovuto e dunque di verificare preventivamente con loro se effettivamente è così oppure no.
Saluti.
 
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