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Sulle plusvalenze tassabili generate da vendita di immobili

Mi spiace che non si sia capito, riepilogo la mia situazione:

Sono proprietario con 1/4 di un terreno di circa 600 mq sul quale vi è un garage accatastato come servizio. siamo proprietari di questo terreno da oltre 10 anni e ora vorremo venderlo per monetizzare l'unica nostra eredità dal momento che ci dobbiamo comprare casa (la prima casa).
Il problema è che non si era mai pensato di venderlo ma volevamo costruirci sopra ma per motivi del mio parente che detiene 1/4 della stessa proprietà abbiamo deciso di vendere il otto così com'è e con il ricavato ognuno si comprava o si aiutava nell'acuisto di un appartamento per i fatti suoi. L'altra proprietaria del lotto è mia nonna ad 1/2.
Ora non solo ho scoperto che non è più possibile eseguire la rivalutazione (il terreno è degli anni 60 e ha un valore ridicolo a rogito), possibile solo fino a giugno dell'anno scorso, quando non ci passava neanche per l'anticamenra del cervello di vendere ma non vi è neppure la possibilità di tassazione sostitutiva. Rimane solo la tassazione separata che credo sia applicabile ma è un vero sproposito!
Non capisco perchè uno che eredita un piccolo lotto edificabile (acquistato come tale fra l'altro) e le vende il ricavato della vendita (la plusvalenza ma nel mio caso è praticamente la totalità del valore rogitao) debba andare a modello unico con aliquote assurde, mentre uno che eredita o gli viene donato un palazzo in centro a milano può vendere senza generare plusvalenze tassabili ed intascare tutto senza pagare una lira!
Mi sembra non equo ed assurdo!

Non riesco a venirne a capo. Mi chiedevo quindi se era possibile vendere il garage o meglio far figurare che vendevo un garage per ricadere in plusvalenza non tassabile.
Insomma in questi casi esistono scappatoie o modi di agire un po' meno massacranti fiscalmente parlando..
 
Ok Massimiliano ho capito meglio.
Purtroppo ora sto uscendo di fretta, ma mi riprometto di tornare domani sull'argomento.

Ciao
 
".. sta domanda mica l'ho capita.."


Solo questa? Ma dai!!!
 
ehhehe come al solito parli per te..
tu non capisci manco le risposte

ciao essere viscido e meschino
 
se il fabbricato (garage) è censito in catasto fabbricati e tutta l'area è "graffata" con il garage come area scoperta pertinenziale (penso però che sia molto improbabile), allora vendi solo e unicamente un fabbricato e non area fabbricabile e hai risolto tutti i tuoi problemi. Auguri!
 
L'area risulta graffata alla corte esterna almeno da come risulta dalla planimetria del catasto terreni (ho messo il documento online):

http://www.oriolispa.com/Privato/frazionamento/terreno.jpg

Secondo voi se vendo la pertinenza dietro come fabbricato posso stare tranquillo?

Grazie.

Max.
 
Ciao a tutti, vedo che la cosa evolve.
Le ultime osservazioni sulla graffatura e la visione dell'elaborato grafico mi pare facciano propendere verso il trattamento del tutto come un unicum, vale a dire che la cessione sarebbe quella di un fabbricato e della relativa corte pertinenziale.
Per la verità ritengo questa interpretazione sia azzardata almeno così a me pare.
E' vero che la pretinenza non ha peso fiscale in sè e viene trattata come annesso al fabbricato e che la graffatura ne indica in vincolo funzionale, ma nel caso di specie ci andrei piano.
I motivi sono:
1) la pertinenza è oggetto non facilmente identificabile. Occorre
- un elemento oggettivo: cioè il rapporto funzionale esistente tra l’immobile e la pertinenza;
- un elemento soggettivo: cioè la volontà effettiva del soggetto che ha titolo di
destinare durevolmente la pertinenza a servizio dell’immobile.
Il secondo elemento OK, ma il primo e discutibile.
2) La pertinenzialità di un’area “va rilevata in concreto” e tale carattere risulta
“incontestabile ove la particella fondiaria fornisca i necessari accessi, le aree di rispetto della casa, gli spazi utili, nonché l’ornamento dell'edificio nei limiti comunemente ritenuti congrui in sede catastale”.
Potrebbe quindi essere ben affermato che 600 mq a pertinenza di 50mq di fabbricato non sono congrui
3) Il terreno come è stato considerato ad esempio ai fini ici sino ad ora? Se era pertinenza non pagava ici, se aveva identità sua sì; cambiare idea in sede di cessione potrebbe essere inteso come comportamento elusivo
3) il fatto di essere "graffato" è solo un indicazione di collegamento che non necessariamente è la prova della pertinenzialità, quindi può essere graffata anche area non di pertinenza;
4) la plusvalenza in questione si genera in caso di terreni suscettibili di utilizzazione edificatoria, se sul terreno si intende edificare l'utlizzazione dificatoria permane comunque sia graffata; tant'è che addirittura è considerato edificabile anche un lotto abusivo

Concludo dicendo che sebbene lo spunto della pertinenzialità sia accattivante, occorre vedere nel concreto se si possa applicare.

Sarebbe forse più saggio cercare di abbassare la plusvalenza in altro modo. Esempio cercando di eseguire una lottizzazione che comporta un salto di valore nel calcolo della plus con passaggio del valore iniziale del terreno ricevuto per eredità dal valore di succesione al valore normale di meracto a quel momento.

Comunque a questo punto la propensione al rischio di ciascuno alla fine è quella che in questi casi determina la scelta.
Ciao

[%sig%]
 
Grazie mille per la eloquentissima risposta.
Mi rimane solo una domanda: Come potrei lottizzare un lotto così piccolo, in che senso intendi lottizzare?

Grazie ancora davvero!
 
Lottizzare significa utilizzare il terreno per la realizzazione di una PLURALITA' di edifici con conseguente predisposizione di opere di URBANIZZAZIONE primara e secondaria.
Attenzione quindi che non basta il seplice FRAZIONAMENTO del terreno ma nemmeno serve necessariamente eseguire le opere, basta un PIANO di lottizzazione approvato dal Comune.

I costi che sostieni aumentano il valore di acquisto del terreno(nel tuo caso acquisto a titolo gratuito).

Felice d'esserti stato d'aiuto
Ciao
 
Grazie ancora per l'aiuto e le utilissime informazioni.

Massimiliano
 
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