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studi di settore non congrui

Riferimento: studi di settore non congrui

non so se preferire essere qui o a catanzaro piuttosto che a catania.....vuoi mettere!!! altra vita, altra gente ecc. ecc.
cmq, sono LUMBARD (Busto) e qui ci sono per caso:(
resta il fatto che la solfa non cambia è c'è stata la conferma che il 53% di noi è un evasore. Quello che mi chiedo è: se si rendono conto che il gioielliere di via Montanapo dichiara 10.000 cosa aspettano a fare le verifiche?
Più facile e meno costoso stare fuori dalla panetteria e farla chiudere per tre scontri di tre michette.
ma che vadano a .....................
ciao
 
Riferimento: studi di settore non congrui

non so se preferire essere qui o a catanzaro piuttosto che a catania.....vuoi mettere!!! altra vita, altra gente ecc. ecc.
cmq, sono LUMBARD (Busto) e qui ci sono per caso:(
resta il fatto che la solfa non cambia è c'è stata la conferma che il 53% di noi è un evasore. Quello che mi chiedo è: se si rendono conto che il gioielliere di via Montanapo dichiara 10.000 cosa aspettano a fare le verifiche?
Più facile e meno costoso stare fuori dalla panetteria e farla chiudere per tre scontri di tre michette.
ma che vadano a .....................
ciao


Quant'e' vero Antonio.....e l'evasore totale? Come la mettiamo questa si che e' evasione bella e buona ma molto difficle da colpire, + semplice muoversi verso chi si fa in quattro quadrando il tutto a fine mese rate di leasing,finanziamenti,investimenti,fornitori,clienti e tasseeeeeeee.......SENZA
DIMENTICARE CHE STO' PARLANDO CON LAVORI ACQUISITI NEL CASSETTO PER FORTUNA CHE CI PERMETTONO DI VIVERE PER UN CERTO PERIODO MA CHI OLTRE AI SALTI MORTALI da leggersi sopra deve anche svenarsi in gare d'appalto ed acquisire commesse private magari con minima redditivita'?...... questa e' anche l'Italia che lavora.-
:sun:
 
Riferimento: studi di settore non congrui

Mi inserisco anch'io in questa discussione, che è attualissima considerato il periodo e le "terribili e perverse" modifoche agli studi di settore.

Ho predisposto la mia dichiarazione e il relativo studio di settore. Il risultto : "non congruo e non coerente". In parte il problema è dovuto ad una situazione specifica per incarichi svolti ma non retribuiti nel 2006 (es. incarichi giudiziarie, pratiche di finanziamento). Sostanzialmente ho lavorato nel 2006 ma (come molti professionisti) l'incasso si manifesta nel 2007.
Essendo in semplificata ed essendo professionista non ha lacuna importanza ai fini degli studi inserire "fatture da emettere" in contabilità. Se diminuisco le settimane lavorate nell'anno la situazione migliora, ma si rischia di incorrere nella nuova sanzione per infedele comilazione dello studio. Dovrei dimostrargli che ho avuto incarichi lavorati ma non retribuiti?

Cosa mi consigliate?

Ciao a tutti, grazie e buon lavoro
 
Riferimento: studi di settore non congrui

Scusate ma gli studi si applicano per una attivita' marginale?
io per esempio sono lavoratore dipendente ma per "arrotondare" ho aperto la p.iva per vendere su ebay (fatturato intorno ai 25000 euro annui). Sono in regime di contabilità semplificata ed è da 16 mesi che ho aperto l'attività.
Grazie a chi mi risponde!! ciao a tutti
 
Riferimento: studi di settore non congrui

Riguardo l'aberranza dei nuovi studi di settore, sottopongo alla riflessione il caso di una piccola società immobiliare di locazione.
La società affitta piccoli appartamenti ed un negozio ed ha normali costi gestionali di esercizio.

Dopo decine di tentativi con GERICO 2007 sono giunto alla conclusione che di fatto è impossibile che questa società sia congrua.
In particolare preciso che i canoni di locazione dei contratti stipulati sono:
- superiori ai valori come stabiliti dall'art. 41-ter dpr n. 600/1973 (reddito annuo maggiore del 10% del valore catastale dell'immobile);
- sono nell'intervallo min-max dei prezzi rilevati nell'Osservatorio del Mercato Immobiliare tenuto dall'Agenzia del Territorio (circostanza questa che permette alla società di ottenere la disapplicazione delle disposizioni delle società non operative in sede di interpello - circ. Ag. Entr. n. 25 dd. 04.05.2007).

Cercando di capire il motivo ho studiato la funzione di ricavo dello studio di settore (disponibile nel sito di agenziaentrate), prevista per il cluster 1.
La nuova funzione di ricavo è costruita utilizzando sostanzialmente:

- VARIABILI CONTABILI: i costi d'impresa (con coefficienti in media di 1,6 pari ad un incremento del 60% degli stessi nel calcolo del ricavo puntuale, cioè per ogni 1.000€ di costi sono calcolati 1.600€ di ricavi);

- VARIABILI STRUTTURALI: i mq., il canone annuo a mq. ed il numero degli immobili (abitativi,commerciali, ecc.).

Ipotizzando quindi un appartamento di 50 mq. con canone di 450,00 euro mensili: totale ricavi a mq. anno sono € 5.400,00/50= 108,00 euro/mq. all'anno (osservatorio immobiliare: € 90,00- €108,00 - ex art. 41-ter: € 101,04).
Quindi canone congruo in riferimento sia alla rendita catastale che all'Osservatorio dei Prezzi di mercato.
La funzione di ricavo dello studio di settore calcola così il ricavo solo per la parte attinente LE VARIABILI STRUTTURALI:
mq. 50 x €30,55 + €3649,33 = €5.176,88
In pratica per ogni unità immobiliare locata c'è il "fisso" di €3.649,33 ed una quota aggiuntiva variabile a mq. da un minimo di €30,5509 ad un massimo di € 70,7907 (in funzione della classe di prezzo di locazione a mq.).
Tenuto conto che al valore sopraindicato la funzione di ricavo somma anche tutto il montante calcolato sulle VARIABILI CONTABILI, che gli immobili non sono locati 12 mesi su 12 mesi ma anche solo per qualche mese dell'anno (quindi con ricavi effettivi sensibilmente inferiori) o con periodi di sfitto tra un contratto e l'altro, è praticamente matematicamente impossibile che la società sia congrua pur locando a prezzi di mercato.

Si badi bene questo succede nonostante i ricavi da locazioni siano tutti allineati alle rendite catastali rivalutate che ai valori forniti dall'Osservatorio dei prezzi immobiliari dell'Agenzia del Territorio.

Chiedo se in sede di eventuale contenzioso/contradditorio il contribuente possa giustificare lo scostamento dei ricavi dichiarati da quelli congrui sulla base di queste considerazioni:
-l'errore di fondo di costruzione della stessa funzione di ricavo dello studio di settore, per l'eccessivo peso statistico del numero dei fabbricati locati soprattutto se piccoli;
- la congruità dei canoni di locazione in riferimento sia all'art. 41-ter DPR n. 600/73 che all'osservatorio dei prezzi del mercato mobiliare;
- si inficia il valore dello stesso studio di settore e della funzione di ricavo in particolare si dimostra che così come è costruita non serve a calcolare ricavi congrui ma a determinare un reddito minimo (o c.d. minimum tax).

Solleciterei anche l'intervento delle Associazioni di categoria affinchè intervengano con fermezza nei confronti del Governo, che snaturando gli studi di settore ne sta minando alla base la credibilità stessa.

Saluti
 
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