Scopri il nostro network Home Business Center Blog Site Center

Studi di settore e doppia attività

Rombo

Utente
Salve vorrei un consiglio su una questione che è relativa agli studi di settore e non solo.
La mia attività principale (sono ditta individuale) è di tipo artigiano e legata al mondo dell'informatica e quindi fino ad oggi lo studio di settore utilizzato era quella relativo ad "altre attività connesse all'informatica". Da quest'anno però ho attivato anche un'attività di commercio elettronico (faccio ecommerce per clienti e ho voluto provare io con un mio progetto). Il "problema" è che quest'anno il fatturato dell'ecommerce si è rivelato superiore a quello dell'attività mia principale (artigiano).
Che cosa dovrei fare?
Posso comunque mantenere per quest'anno come attività principale quella da artigiano, compilare poi il prossimo anno quando sarà il momento lo studio di settore relativo all'attività da artigiano e mettere come codice secondario l'altro con relativo ricavo... o dovrei mettere cambiare l'attività principale e mettere quella da commerciante, e compilare il relativo studio di settore?
Preciso che come fatturato (ricavi) è maggiore quella da commerciante, ma come utile resta sempre maggiore l'altra (artigiano).
Il problema, mi diceva il mio commercialista, si pone poi se nel prossimo anno dovessero invertirsi i valori e ritornare principale quella da artigiano... tra l'altro ci sarebbe il passaggio da INPS artigiani a quella commercianti, e da quanto mi è stato detto significa andarsi a cercare problemi, dato che non sempre "capiscono" che c'è stato un cambio di attività e fanno sempre dei casini.
Fare il cambio artigiano-commerciante, e poi eventualmente il prossimo anno cambiare di nuovo da commerciante-artigiano... sarebbe un casino?
Secondo voi è possibile per quest'anno tenere l'attività principale da artigiano ed eventualmente il prossimo anno, se vedo che l'esperimento di commercio elettronico ha un senso, fare il cambio dal 2012? E' regolare compilare uno studio di settore da artigiano anche se come ricavi è maggiore la posizione da commerciante?
Spero che sia chiaro cosa intendo.
 
Forse per risolvere il tuo problema è meglio chiedersi a quali sanzioni vai incontro se lo studio che compili non è corretto. per sapere questo devi prima compilare lo studio corretto, che in questo caso è quello del commercio. se risulti congruo secondo me anche in caso di verifica non corri molti rischi, se invece non risulti congruo per molto il problema puo' esserci. Le sanzioni per infedele compilazione degli studi va dal 100 al 200% della maggiore imposta, ed è elevata del 10 per cento nell'ipotesi di infedele dichiarazione dei dati degli studi.
Se tuttavia utilizzando l'attività di commercio lo studio risulta congruo anche in caso di verifica non mi sembra corri grossi rischi.
 
Ciao,
relativamente all'anno in corso, avendo l'attività "commerciale" superato i ricavi di quella "artigiana", dovrai compilare il modello studi di settore dell'attività prevalente, cioè quella commerciale, visto che per individuare l'attività prevalente si tiene conto dei ricavi e non dell'utile. Inoltre compilerai il quadro "multiattività" dello studio di settore indicando i ricavi dell'attivtà secondaria (quella "artigiana"), sempre che questi siano superiori al 30% dei ricavi dell'attività prevalente.
Per quanto riguarda la contribuzione Inps non sono sicuro....credo però che tu possa restare iscritto come artigiano se questa è l'attività prevalente in termini di quantità di lavoro e di tempo dedicato all'attività...non credo che il parametro dei ricavi prevalenti sia l'unico da tenere in considerazione per l'inps....comunque resta da verificare, perchè come ti ho detto non sono sicuro...
 
Grazie per le risposte. Quindi in ogni caso sono costretto a compilare lo studio di settore da commercio elettronico.
Però avrei ancora una domanda.
Ma in questo caso sono costretto anche a comunicare a CCIAA e IVA il cambio di attività principale, mettendo quella del commercio? o posso tenere come attività principale quella da artigiano?
Il problema è che poi dovrei togliermi dall'albo artigiani, e forse (grazie dottman) cambiare l'INPS da artigiano a commerciante.
Ma il cambio INPS da cosa dipende? E' la CCIAA che poi comunica il cambio di attività all'INPS?

P.S.
Quale sarebbe lo studio di settore del 47.91.10 ? Ho provato a cercare ma non l'ho trovato... sbaglio o non esiste uno studio di settore dedicato?
Ma se non è ancora stato predisposto, che si fa?
 
Ultima modifica:
Concordo pienamente con quanto indicato da dotman.
A livello di denunce il contemporaneo esercizio di attività commerciale ed artigiana comporta solo l'obbligo di segnalare all'agenzia delle entrate la nuova attività e non importa quale sia quella prevalente.
A livello previdenziale deve essere iscritto alla gestione previdenziale relativa all'attività prevalente in termini i ricavi. Conviene fare comunque una domanda di iscrizione alla gestione commercianti, sarà poi compito dell'inps decidere a quale gestione iscriverla.

Studio Pontecorvi
 
Ultima modifica di un moderatore:
Alto