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Ok!
entrambi le nostre mogli sono impiegate, e non apriranno di sicuro partita iva, che immagino sia necessario giusto?
Importo lavori secondo me, occhio e croce 60/80 k per ristrutturare il locale
 
ecco, quindi bisogna aprire partita iva…
Non conviene affatto a mio avviso, poi le figure femminili abitano in due regioni diverse quindi un casino…
L’unica sarebbe come la pensavo io, prendere noi il locale (io e il mio amico idraulico e se non ci sta io da solo), faccio ctr con il proprietario di 6+6 e lo affito (subaffitto) al mio amico barista con la mia rendita del 15%.
Devo mettermi un attimo a ragionare comunque…
Tipo, come dicevo all’inizio, si spende 60 o 80k per la ristrutturazione?
Li pago io (se il mio amico idraulico ci sta 30/40 a testa) anticipando il tutto (valuteremo se fare mutuo o no, la liquidità c’è
)
L’affitto è per esempio 1k al mese? Per 60/80 mesi non pago l’affitto al proprietario ma il barista a me si, c’è da capire dopo i 60/80 mesi come farlo fruttare il 15%
 
Buongiorno Vulcano: oltre alle variabili esposte dagli interventi che mi hanno preceduto, invito te ma soprattutto il "barista" a verificare (con una sorta di business plan sulla base dei conti attuali della sua attività, quella nella posizione non strategica di Lecce), se riesce a coprire i costi fissi dell'impresa. Per esperienza ti dico che gli imprenditori sono molto attenti ai costi variabili (quelli che variano al variare delle unità prodotte/vendute... es. le materie prime) ma raramente considerano importanti i costi fissi, e questo è un'errore spesso fatale.
Ci sono € 1000,00 di affitto mensile, ci sono i contributi e le assicurazioni da pagare, qualcosa il lavoratore (ammesso che sia solo lui) dovrà pur guadagnare ecc. quindi verificare che i ricavi stimati siano superiori ai costi totali (fissi + variabili) e che finanziariamente l'attività sia sostenibile (le uscite abbiamo cadenza temporale successiva alle entrate).
 
Ci sono € 1000,00 di affitto mensile, ci sono i contributi e le assicurazioni da pagare, qualcosa il lavoratore (ammesso che sia solo lui) dovrà pur guadagnare ecc. quindi verificare che i ricavi stimati siano superiori ai costi totali (fissi + variabili) e che finanziariamente l'attività sia sostenibile (le uscite abbiamo cadenza temporale successiva alle entrate).

Buongiorno Gianni,
adesso ne paga 650,00, e il locale è in una posizione più che sfortunata, ai tempi l'ha preso in quanto il proprietario del locale attuale, vedendolo senza lavoro in quanto licenziato l'ha tirato dentro a un prezzo di favore, poi però l'ha portato alla cifra sopra...
Non sarà neanche facile lasciare il locale, in quanto c'è un ctr in corso e proprio ieri ho saputo che sono passati da poco i primi 6 anni..
L'unica è giustificare la recessione del ctr con gli scontrini degli anni precedenti, in quanto essendo novità e precovid, il bar ha lavorato bene...
Ergo, capisci anche tu, che da 650,00, passando a 1.000,00 in pieno centro storico, dove per 4/5 mesi l'anno sfrutti tutto l'outdoor è un salto in crescita...
Cmq giustamente come dici tu è da valutare, non sono qui a voler fare solo il mio interesse, sarebbe poi un contro senso...
Anche perche se lui non dovesse lavorare e molla tutto, io mi trovo ad aver anticipato 80.000,00 in ristrutturazione che rimane al proprietario e quindi io con niente in mano...
Ieri sera facendo due conti, per guadagnare il 15% dovrei affittarlo a 1.150.00 (oppure se ci facesse 900,00, dovrei rincarare a 1.035,00), quindi se mi è concesso il subaffitto (cosa non proprio scontata) mi ritroverei a sbattermi come un dannato per 150,00 al mese, e pregare di notte che passano alla svelta di 80 mesi per recuperare il capitale speso.
Penso che la cosa è da ragionare bene, e più che il mio amico barista, forse io in quanto il più a rischio (per 150,00 al mese non se mi conviene).
 
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