Riferimento: spese rappresentanza
In riferimento al limite del 2% posso rimandare al TUIR aggiornato al 2008, dove all' art. 54 comma 5, si parla di spese alberghiere,e, successivamente, di spese di rappresentanza:
"5. Le spese relative a prestazioni alberghiere e a somministrazione di
alimenti e bevande in pubblici esercizi sono deducibili per un importo
complessivamente non superiore al 2 per cento dell'ammontare dei compensi
percepiti nel periodo di imposta. Le predette spese sono integralmente
deducibili se sostenute dal committente per conto del professionista e da
questi addebitate nella fattura. Le spese di rappresentanza sono deducibili
nei limiti dell'1 per cento dei compensi percepiti nel periodo d'imposta.
Sono comprese nelle spese di rappresentanza anche quelle sostenute per
l'acquisto o l'importazione di oggetti di arte, di antiquariato o da
collezione, anche se utilizzati come beni strumentali per l'esercizio
dell'arte o professione, nonche' quelle sostenute per l'acquisto o
l'importazione di beni destinati ad essere ceduti a titolo gratuito; le
spese di partecipazione a convegni, congressi e simili o a corsi di
aggiornamento professionale, incluse quelle di viaggio e soggiorno sono
deducibili nella misura del 50 per cento del loro ammontare.". Non so aggiungere altro per quanto riguarda l'effettivo utilizzo della deduzione.