Buongiorno,
mi rivolgo a questo forum perchè mi trovo in una situazione abbastanza disperata, cerco di riassumerla brevemente:
- nel 2003 circa io e mio padre formiamo una società srl con me come socio maggioritario e amministratore e mio padre socio; al tempo ero all'università e non me ne occupai molto mentre invece la società serviva a mio padre per lavorare (geometra libero professionista). Nel 2006 decido di uscirne visto che la società non andava proprio a gonfie vele e causa disaccordi nel lavoro con mio padre. Cosi "firmai" delle carte pensando di non aver nulla più a che fare con questa società. Da quel momento non ho più sentito parlare di questa impresa nemmeno da mio padre.
- mio padre muore nel novembre 2018 e, data la sua situazione patrimoniale, optiamo per la rinuncia all'eredità;
- in seguito al decesso di mio padre, mia madre trasloca in una abitazione più piccola e cosi, dandole una mano, scopro una buona dose di corrispondenza occultata in garage: cartelle esattoriali, multe, comunicazioni personali di mio padre, etc...un'istanza di fallimento per la suddetta impresa dell'anno 2008. Al momento non le do peso, sono passati più di dieci anni e non ho mai avuto nessun'altra comunicazione.
- nel febbraio corrente anno una mia domanda per prestazioni di sostegno all'INPS viene respinta per non aver dichiarato i redditi presunti (anche se zero) dalla posizione XYZ; alchè scopro di essere (ancora) amministratore della società in questione e, che le carte che avevo firmato nel 2006 erano solo la cessione totale delle mie quote a mio padre, trasformando cosi la società in srl a socio unico con amministratore però esterno.
Ho subito contatto il "vecchio" commercialista del quale mio padre si serviva per la gestione della società e mi viene raccontato che mio padre ad un certo punto è sparito, non presentandosi più agli appuntamenti, non pagando fatture etc e che quindi a una certa se ne è disiteressato. Non possiede nessun documento in quanto sono passati più di dieci anni e ha quindi smaltito i documenti. Mi viene detto però che in data 2010 la Guardia di Finanza ha requisito in sua sede tutti i documenti per accertamenti.
Ora...in buona sostanza mi ritrovo amministratore di una società che ha delle grosse magagne...non credo mio padre abbia mai presentato bilanci o pagato tasse etc.
Tra i miei dubbi principali ci sono:
- cosa succede ad una società srl socio unico non amministratore al decesso del socio (e rinuncia all'eredità da parte degli eredi)?
- come posso fare a chiudere questa società (sistemando diciamo la situazione al presente)?
- esiste la possbilità che la mia carica di amministratore possa essere decaduta (ho letto che un amministratore non può essere nominato per più di 3 esercizi)?
- quali sono le responsabilità dell'amministratore in merito ai debiti tributari?
- esiste un termine di prescrizione per i debiti tributari verso srl?
Grazie, qualsiasi risposta è ben gradita
Saluti
mi rivolgo a questo forum perchè mi trovo in una situazione abbastanza disperata, cerco di riassumerla brevemente:
- nel 2003 circa io e mio padre formiamo una società srl con me come socio maggioritario e amministratore e mio padre socio; al tempo ero all'università e non me ne occupai molto mentre invece la società serviva a mio padre per lavorare (geometra libero professionista). Nel 2006 decido di uscirne visto che la società non andava proprio a gonfie vele e causa disaccordi nel lavoro con mio padre. Cosi "firmai" delle carte pensando di non aver nulla più a che fare con questa società. Da quel momento non ho più sentito parlare di questa impresa nemmeno da mio padre.
- mio padre muore nel novembre 2018 e, data la sua situazione patrimoniale, optiamo per la rinuncia all'eredità;
- in seguito al decesso di mio padre, mia madre trasloca in una abitazione più piccola e cosi, dandole una mano, scopro una buona dose di corrispondenza occultata in garage: cartelle esattoriali, multe, comunicazioni personali di mio padre, etc...un'istanza di fallimento per la suddetta impresa dell'anno 2008. Al momento non le do peso, sono passati più di dieci anni e non ho mai avuto nessun'altra comunicazione.
- nel febbraio corrente anno una mia domanda per prestazioni di sostegno all'INPS viene respinta per non aver dichiarato i redditi presunti (anche se zero) dalla posizione XYZ; alchè scopro di essere (ancora) amministratore della società in questione e, che le carte che avevo firmato nel 2006 erano solo la cessione totale delle mie quote a mio padre, trasformando cosi la società in srl a socio unico con amministratore però esterno.
Ho subito contatto il "vecchio" commercialista del quale mio padre si serviva per la gestione della società e mi viene raccontato che mio padre ad un certo punto è sparito, non presentandosi più agli appuntamenti, non pagando fatture etc e che quindi a una certa se ne è disiteressato. Non possiede nessun documento in quanto sono passati più di dieci anni e ha quindi smaltito i documenti. Mi viene detto però che in data 2010 la Guardia di Finanza ha requisito in sua sede tutti i documenti per accertamenti.
Ora...in buona sostanza mi ritrovo amministratore di una società che ha delle grosse magagne...non credo mio padre abbia mai presentato bilanci o pagato tasse etc.
Tra i miei dubbi principali ci sono:
- cosa succede ad una società srl socio unico non amministratore al decesso del socio (e rinuncia all'eredità da parte degli eredi)?
- come posso fare a chiudere questa società (sistemando diciamo la situazione al presente)?
- esiste la possbilità che la mia carica di amministratore possa essere decaduta (ho letto che un amministratore non può essere nominato per più di 3 esercizi)?
- quali sono le responsabilità dell'amministratore in merito ai debiti tributari?
- esiste un termine di prescrizione per i debiti tributari verso srl?
Grazie, qualsiasi risposta è ben gradita
Saluti