Ciao Gianni,
Ho dato una breve occhiata alla circolare 25/E del 19/05/2012, e mi sembra di aver capito che in assenza di fattura le spese per prestazioni alberghiere di ristorazione sono deducibili, compresa l'Iva non detratta, a patto che tale scelta sia riconducibile a validi motivi economico-gestionali. Infatti, la circolare afferma:" L’imprenditore e il professionista, infatti, possono decidere di non richiedere le fatture relative alle prestazioni alberghiere e di ristorazione – semprechè non costituiscano oggetto dell’attività propria dell’impresa – e, quindi, di non detrarre l’IVA assolta sulle stesse, nel caso in cui i costi da sostenere per eseguire gli adempimenti IVA connessi alle fatture siano superiori al vantaggio economico costituito dall’importo dell’IVA detraibile.
In tal caso, posto che la scelta dell’operatore si prospetta come la soluzione economicamente più vantaggiosa, si può riconoscere all’IVA non detratta per mancanza della fattura la natura di “costo inerente” all’attività esercitata e, pertanto, la deducibilità ai fini delle imposte sui redditi."
A parte quanto riportato nella suddetta circolare, l'Art. 3, comma 1, DPR 21/12/1996, n. 696, in tema di documentazione delle spese afferma che ai fini della deducibilità delle stesse sostenute per acquisti di beni e servizi, ai soli fini delle imposte dirette, oltre alle fatture ed alla documentazione ufficiale inerente le varie voci, possono essere utilizzati: 1) lo scontrino fiscale purchè contenga natura, quantità e qualità dell'operazione, ed il codice fiscale dell'acquirente o committente; 2) la ricevuta fiscale purchè contenga anche i dati identificativi del cliente, e tali dati siano indicati dal soggetto emittente fin dall'origine.
Ergo hai perfettamente ragione in relazione a quanto esposto nel contributo precedente..
Buona serata.