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ritenuta con cliente estero

chiodo

Utente
Salve,
io sono residente in Italia e voglio svolgere una prestazione professionale occasionale con un cliente residente negli USA. Non ho partita iva ed ho letto in giro che la ritenuta d'acconto non è applicata ai non residenti in italia.
A questo punto che devo fare? Diciamo che voglio guadagnare 1000€, con la solita ritenuta avrei fatturato 1250€ di cui 1000 a me e 250 li avrebbe versati il cliente.
Nel mio caso se fatturo 1000€ cosa succede? Ne vengono scalati 200€ a me così ne guadagno 800?
Non so dove sbattere la testa...
Un'altra cosa, per la "fattura" come faccio? Scrivo su di un foglio "1000€ per consulenza" e firma? Basta così?!?
 
Riferimento: ritenuta con cliente estero

Il committente USA ti applicherà la ritenuta ivi prevista che riverserà al Fisco USA (IRS). Nella tua dichiarazione in Italia sarai tassato sul corrispettivo lordo (meno eventuali costi) ma potrai, entro certi limiti, scomputare dall'imposta dovuta le ritenute subite all'estero.
 
Riferimento: ritenuta con cliente estero

Il committente USA ti applicherà la ritenuta ivi prevista che riverserà al Fisco USA (IRS). Nella tua dichiarazione in Italia sarai tassato sul corrispettivo lordo (meno eventuali costi) ma potrai, entro certi limiti, scomputare dall'imposta dovuta le ritenute subite all'estero.

Ti ringrazio per la risposta ma ho ancora dei dubbi...
Il linguaggio fiscale è un proprio e vero mistero per me:)
Vediamo se ho capito bene: diciamo che il prezzo finale che il cliente paga è 100€. Da questi 100 ne togliamo una percentuale per le tasse USA, diaciamo il 10%; ne restano 90. Da questi 90 togliamo le tasse italiane che dovrebbero andare in base al reddito totale percepito nell'anno; diciamo il 20%. In pratica alla fine in tasca me ne restano 70. Il ragionamento, al di la delle cifre di esempio, è giusto?
 
Riferimento: ritenuta con cliente estero

Ti ringrazio per la risposta ma ho ancora dei dubbi...
Il linguaggio fiscale è un proprio e vero mistero per me:)
Vediamo se ho capito bene: diciamo che il prezzo finale che il cliente paga è 100€. Da questi 100 ne togliamo una percentuale per le tasse USA, diaciamo il 10%; ne restano 90. Da questi 90 togliamo le tasse italiane che dovrebbero andare in base al reddito totale percepito nell'anno; diciamo il 20%. In pratica alla fine in tasca me ne restano 70. Il ragionamento, al di la delle cifre di esempio, è giusto?

Qui di seguito l'art. 14 della convenzione per evitare le doppie imposizioni stipulata tra Italia e Usa.
Articolo 14 - Professioni indipendenti
1. ai redditi che una persona fisica residente di uno Stato contraente ritrae dallra prestazione di servizi
personali a carattere indipendente sono imponibili soltanto in detto Stato, a meno che tali servizi non siano prestati nell'altro Stato contraente e
a) la persona fisica disponga abitualmente in detto altro Stato di una base fissa per l'esercizio delle sue attività, ma in tal caso i redditi sono imponibili in detto altro Stato unicamente nella misura in cui sono attribuibili a detta base fissa; o
b) la persona fisica soggiorna in detto altro Stato per un periodo o periodi che oltrepassano in totale 183 giorni nel corso dell'anno fiscale considerato.
2. L'espressione «servizi personali a carattere indipendente» comprende, pur senza esservi limitata, le attività di carattere scientifico, letterario artistico, educativo, e pedagogico, nonché le attività indipendenti dei medici, avvocati, ingegneri, architetti, dentisti e contabili.
 
Riferimento: ritenuta con cliente estero

In sostanza se la prestazione la svolgi in Italia il tuo reddito è imponiobile in Italia anche se il committente è estero.
Tale committente non ha obblighi con l'Italia (non è sostituto d'imposta) per cui non si applica la ritenuta e pagherai quanto devi solo in dichiarazione dei redditi.
Diverso è se svolgi regolarmente attività all'estero, in quanto ciò ti fa diventare un contribuente in quel paese e si applica la relativa disciplina.
 
Riferimento: ritenuta con cliente estero

In sostanza se la prestazione la svolgi in Italia il tuo reddito è imponiobile in Italia anche se il committente è estero.
Tale committente non ha obblighi con l'Italia (non è sostituto d'imposta) per cui non si applica la ritenuta e pagherai quanto devi solo in dichiarazione dei redditi.
Diverso è se svolgi regolarmente attività all'estero, in quanto ciò ti fa diventare un contribuente in quel paese e si applica la relativa disciplina.

Grazie mille per la risposta, così è molto più chiaro!
l'attività all'estero non è frequente anche se spero che lo diventi :)
Visto che non posso fare la ritenuta, mi verrà detratto un 20% con la dichiarazzione dei redditi? Oppure può essere una cifra minore?
 
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