Salve a tutti.
Il caso che sottopongo alla Vostra attenzione è quello di una compravendita immobiliare di immobile categoria A/5 (abitazione di tipo ultra popolare), con rendita catastale di € 175,00 circa e con un Valore (catastale) di € 22.000.
L’immobile è pervenuto in forza di successione mortis causa e 7 sono gli attuali comproprietari.
Lo stato dell’immobile è tale per cui nessuno è disposto a mantenerlo, sebbene la spesa di manutenzione annuale dello stesso sia alquanto irrisoria.
Ad oggi è stato trovato un ipotetico acquirente con il quale è stato pattuito un prezzo di vendita di € 5.000,00.
È una compravendita tra privati (no prima casa) e le mie domande sono le seguenti:
1) Le imposte ipotecarie, catastali e di registro verranno calcolate sul valore catastale dell’immobile (€ 22.000) e non su € 5.000,00? Ciò in quanto nell’atto andranno indicati entrambi gli importi? O ciò avviene solo su esplicita dichiarazione resa davanti al notaio?
2) Ora, ipotizzando che le imposte vengano calcolate sul valore catastale, è possibile che l’Agenzia delle Entrate proceda ad un accertamento per parziale evasione dell’imposta (registro) sulla base del valore presuntivamente determinato sulle quotazioni dell’OMI (da mie verifiche il prezzo OMI a mq oscillerebbe tra € 1000 ed € 1500 e i mq dell’immobile sono 35 circa; in sostanza il valore di mercato sarebbe di circa € 35.000,00)? Secondo me procede immediatamente ma vorrei una conferma.
3) Ad accertamento è suscettibile anche la parte venditrice (per il principio della solidarietà nell’obbligazione tributaria in caso di parziale evasione dell’imposta di registro)?
In sostanza, poiché il prezzo di vendita è di soli € 5.000,00 vorrei evitare che i miei 7 parenti ne versino il triplo all’Agenzia delle Entrate….anche perché a questo punto consiglierei una donazione in luogo di una compravendita (anche se ciò implicherebbe l’accollo delle spese per la donazione). In realtà io manterrei l’immobile…..
Grazie in anticipo per la risposta.
Il caso che sottopongo alla Vostra attenzione è quello di una compravendita immobiliare di immobile categoria A/5 (abitazione di tipo ultra popolare), con rendita catastale di € 175,00 circa e con un Valore (catastale) di € 22.000.
L’immobile è pervenuto in forza di successione mortis causa e 7 sono gli attuali comproprietari.
Lo stato dell’immobile è tale per cui nessuno è disposto a mantenerlo, sebbene la spesa di manutenzione annuale dello stesso sia alquanto irrisoria.
Ad oggi è stato trovato un ipotetico acquirente con il quale è stato pattuito un prezzo di vendita di € 5.000,00.
È una compravendita tra privati (no prima casa) e le mie domande sono le seguenti:
1) Le imposte ipotecarie, catastali e di registro verranno calcolate sul valore catastale dell’immobile (€ 22.000) e non su € 5.000,00? Ciò in quanto nell’atto andranno indicati entrambi gli importi? O ciò avviene solo su esplicita dichiarazione resa davanti al notaio?
2) Ora, ipotizzando che le imposte vengano calcolate sul valore catastale, è possibile che l’Agenzia delle Entrate proceda ad un accertamento per parziale evasione dell’imposta (registro) sulla base del valore presuntivamente determinato sulle quotazioni dell’OMI (da mie verifiche il prezzo OMI a mq oscillerebbe tra € 1000 ed € 1500 e i mq dell’immobile sono 35 circa; in sostanza il valore di mercato sarebbe di circa € 35.000,00)? Secondo me procede immediatamente ma vorrei una conferma.
3) Ad accertamento è suscettibile anche la parte venditrice (per il principio della solidarietà nell’obbligazione tributaria in caso di parziale evasione dell’imposta di registro)?
In sostanza, poiché il prezzo di vendita è di soli € 5.000,00 vorrei evitare che i miei 7 parenti ne versino il triplo all’Agenzia delle Entrate….anche perché a questo punto consiglierei una donazione in luogo di una compravendita (anche se ciò implicherebbe l’accollo delle spese per la donazione). In realtà io manterrei l’immobile…..
Grazie in anticipo per la risposta.