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Rimborso IVA italiana per privato residente all’estero

Esatto, è proprio questo il dubbio principale. Sarebbe un caso più semplice se il venditore potesse spedire direttamente in Svizzera. Nel mio caso, invece, il venditore spedisce in Italia, e provvedo successivamente alla rispedizione in Svizzera.
 
Esatto, è proprio questo il dubbio principale. Sarebbe un caso più semplice se il venditore potesse spedire direttamente in Svizzera. Nel mio caso, invece, il venditore spedisce in Italia, e provvedo successivamente alla rispedizione in Svizzera.
Be se per tua comodità vuoi seguire questo modo di consegna le regole italiane sono quelle...un privato non operatore economico non può acquistare non imponibile art 8 1c lettera b...
 
Be se per tua comodità vuoi seguire questo modo di consegna le regole italiane sono quelle...un privato non operatore economico non può acquistare non imponibile art 8 1c lettera b...
Purtroppo non ho scelto questa procedura per comodità, ma per necessità. Diversi fornitori non effettuano la spedizione verso l'estero o, in particolare, verso la Svizzera.
 
O non compri, o vieni tu in Italia e te porti in Svizzera al seguito, o paghi l 'iva...
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Ma in tutto questo perché la Svizzera vuole la sua iva? Non te lo sei mai chiesto perché la voglia nonostante tu l 'abbia già pagata in Italia?
 
O non compri, o vieni tu in Italia e te porti in Svizzera al seguito, o paghi l 'iva...

La ringrazio per le tre possibili alternative, mi erano già note. Il motivo per il quale ho iniziato un thread su questo forum è appunto capire se sussistono basi legali per:
  1. L'emissione di una fattura non imponibile, oppure
  2. il rimborso dell'IVA dopo l'avvenuta esportazione
Nel caso in cui la merce sia spedita, in prima istanza, all'indirizzo italiano del mio spedizioniere per poi essere esportata in Svizzera (entro 90 giorni, senza modifiche ai prodotti), come utilizzo privato.


Ma in tutto questo perché la Svizzera vuole la sua iva? Non te lo sei mai chiesto perché la voglia nonostante tu l 'abbia già pagata in Italia?

Condivido il suo scetticismo in merito agli attuali accordi economici tra Italia e Svizzera. È vero che sussistono diversi accordi/convenzioni specifiche, ma è in primis considerata come extra-UE, nonostante condivida 744 km di confine.
 
Non son scettico, ritengo che sia la Svizzera al limite a pretendere iva non spettante...ma se la vostra legge è quella io non posso farci niente..capisco poi che tu da svizzero non possa contestare una legge svizzera ma ti sia più facile contestare quella italiana... è un classico degli svizzeri, un po' come il sorpasso in corsia di emergenza in autostrada che in Svizzera state bene attenti a farlo mentre appena varcate il confine diventa per voi una cosa normale...
 
A mio avviso se il venditore, nel momento in cui spedisce la merce, appoggiandola presso lo spedizioniere (mi pare di capire) sa (o dovrebbe sapere dal cliente) che la merce è destinata all'esportazione, non vi è dubbio che l'operazione è in regime di non imponibilità ex art. 8 c. 1 lett. b) (in questo caso) del DPR 633/72.
Il fornitore riceverà dallo spedizioniere una copia della bolla doganale di esportazione (se ciò non avviene dovrà richiederla) dopodiché dovrà verificare accedendo al sito di ADM, tramite inserimento del MRN presente sulla bolla nell'apposita sezione, che la merce sia effettivamente uscita dal territorio comunitario. Se decorsi i 90 gg. la merce non risulterà uscita dal territorio comunitario, solo allora dovrà rettificare il documento precedente emesso assoggettandolo all'IVA italiana.
Arrivata la merce in Svizzera, configurandosi una importazione, ovvio che tale Stato applicherà gli oneri doganali previsti dalla propria legislazione.
Saluti.
 
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