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Rimanenze

Una società a r.l. ha dato in appalto la costruzione di un fabbricato ad uina ditta del settore.
Ovviamente il fabbricato composto da vari appartamente non appena ultimato, si prevedono altri due anni, sarà messo in vendita.
I corrispettivi pagati all'appaltatore andranno a rimanenze finali di pari importo insieme ai costi sostenuti per altri titoli: acquisto suolo, oneri urbanizzazione,etc.
Nell'UNICO2011 come andranno indicate le rimanenze? Anorma dell'art.92 o 93?
Grazie per la risposta
 
Una società a r.l. ha dato in appalto la costruzione di un fabbricato ad uina ditta del settore.
Ovviamente il fabbricato composto da vari appartamente non appena ultimato, si prevedono altri due anni, sarà messo in vendita.
I corrispettivi pagati all'appaltatore andranno a rimanenze finali di pari importo insieme ai costi sostenuti per altri titoli: acquisto suolo, oneri urbanizzazione,etc.
Nell'UNICO2011 come andranno indicate le rimanenze? Anorma dell'art.92 o 93?
Grazie per la risposta

hai posto una bella domanda.
ti espimo il mio pensiero: se ti riferisci alla contabilizzazione delle rimanenze nei confronti del committente io procederei alla valutazione ai sensi del sesto comma dell'art.92 tuir in quanto per te sono prodotti in corso di lavorazione. non vi sono per te corrispettivi che hanno natura di ricavo.
differente è invece la valutazione da parte dell'appaltatore in quanto per lui sono dei corrispettivi e la sua valutazione potrà essere fatta sulla base dell'art. 93.
ciao
 
Anch'io sono della stessa opinione. Difatti mi sono sempre regolato così.
Però a volte, discutendone con colleghi, nascono dei dubbi.
Grazie della tua cortesia
un saluto
linostanzione
 
Ciao,
direi che il criterio da seguire sia quello del "costo sotenuto" applicando il metodo della % di completamento.
 
Adesso ho io una domanda per Voi:
il contratto di cui al 6° comma dell'art.93 del Tuir deve avere forma scritta? La frase "...indicazione degli estremi del contratto...." farebbe presumere di si. Cosa ne dite?
Ciao.
 
Adesso ho io una domanda per Voi:
il contratto di cui al 6° comma dell'art.93 del Tuir deve avere forma scritta? La frase "...indicazione degli estremi del contratto...." farebbe presumere di si. Cosa ne dite?
Ciao.

nella risposta al quesito posto da linostanzione io ho evidenziato che per il committente il comma 6 dell'art. di riferimento è l'art. 92 e non il 93 del tuir. poichè nella fattispecie si tratta di valutare i costi sostenuti.
per l'appaltatore invece trattasi di corrispettivi e l'art. di riferimento è quello dell'art. 93 e la valutazione delle rimanenze deve basarsi non sui costi, ma sui corrispettivi.
la domanda che hai posto riguarda l'appaltatore e quindi il 6 comma dell'art. 93 prevede che trattasi opere pluriennali e quindi si presuppone che vi sia un contratto scritto.
ciao
 
Ultima modifica:
nella risposta al quesito posto da linostanzione io ho evidenziato che per il committente il comma 6 dell'art. di riferimento è l'art. 92 e non il 93 del tuir. poichè nella fattispecie si tratta di valutare i costi sostenuti.
per l'appaltatore invece trattasi di corrispettivi e l'art. di riferimento è quello dell'art. 93 e la valutazione delle rimanenze deve basarsi non sui costi, ma sui corrispettivi.
ciao

A mio avviso il comma 6 dell'art.92 va interpretato in riferimento alle commesse di durara infrannuale e non alla natura del dichiarante.
Potrebbe essere utile alla corretta interpretazione dei suddetti articoli la lettura della risoluzione 206/E del 2009.
Saluti.

P.s.
grazie per il parere sul tipo di contratto.
 
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