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riflessioni

Ogni volta che affronto una problema fiscale mi rendo conto di come ormai la normativa di riferimento sia un ginepraio degno dell'azzeccagarbugli di manzoniana memoria; pensate solo x il quesito della ritenuta (vedi forum) per trovare la soluzione si passa dal tuir al DPR 600/1973 non sarebbe ora di semplificare e riunire la normativa in pochi testi possibilmente chiari? Forse questa è una della tante richieste che i profesisonisti del settore devi portare avanti.
 
Riferimento: riflessioni

Ogni volta che affronto una problema fiscale mi rendo conto di come ormai la normativa di riferimento sia un ginepraio degno dell'azzeccagarbugli di manzoniana memoria; pensate solo x il quesito della ritenuta (vedi forum) per trovare la soluzione si passa dal tuir al DPR 600/1973 non sarebbe ora di semplificare e riunire la normativa in pochi testi possibilmente chiari? Forse questa è una della tante richieste che i profesisonisti del settore devi portare avanti.
Sorridendo! C'è un TESTO UNICO delle IMPOSTE, un TESTO UNICO dell'EDILIZIA etc etc. Il problema è che ci sono tante "TESTE" che messe assieme non ne fanno "UNA" per cui mai semplicità e concretezza.
In ITALIA non si ama la semplicità e la concretezza!
Se non ci si complica la vita non si è contenti!
 
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questo è solo un piccolo esempio della TOTALE MANCANZA DI BUONA VOLONTA' da parte di chi ci governa, è palese che non ci si fermi alla sola ritenuta d'acconto....dulcis in fundo il Reverse charge.
Una normativa così caotica , nemmeno un cittadino di grandi, illuminate potenze cerebrali e super visioni futuristiche :eek: :mad: , poteva mai presupporre che avvenisse.
 
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Ogni volta che affronto una problema fiscale mi rendo conto di come ormai la normativa di riferimento sia un ginepraio degno dell'azzeccagarbugli di manzoniana memoria; pensate solo x il quesito della ritenuta (vedi forum) per trovare la soluzione si passa dal tuir al DPR 600/1973 non sarebbe ora di semplificare e riunire la normativa in pochi testi possibilmente chiari? Forse questa è una della tante richieste che i profesisonisti del settore devi portare avanti.

Quanto sostieni è sacrosanto e mi trova completamente d'accordo: una riorganizzazione organica della materia tributaria è ormai diventata, a mio avviso, una questione urgente da affrontare. Il problema è che in questi casi è la politica a dover decidere e, come ha recentemente affermato il presidente di Confindustria Luca Cordero di Montezemolo una "politica che non decide" crea difficoltà a tutti, compresi noi che ogni giorno "combattiamo" con la selva di norme che cambiano in modo a dir poco vorticoso. Purtroppo ad oggi devo constatare che manca proprio la volontà politica, come se fosse normale andare avanti in questa maniera e tutto ciò, a mio parere, lo si avverte proprio nel modo di legiferare in materia, non avendo il benché minimo rispetto per chi sta dall'altra parte, ossia chi le norme deve interpretarle ed applicarle avendo a disposizione pochissimo tempo e soprattutto senza aver rispetto del contribuente in generale, di chi le tasse le paga ed elegge chi siede in Parlamento. Ho già avuto modo di iniziare oggi una discussione nel forum rifacendomi ad un emendamento ad un Ddl presentato in Senato che rimescola le carte in tema di deducibilità dei costi auto con effetto retroattivo dal 2006 (con le dichiarazioni quasi già chiuse) e questa è la dimostrazione della mancanza di volontà politica di migliorare le cose.
Naturalmente l'uomo propone e [argomento delicato] dispone.
Staremo a vedere.
Saluti....buon lavoro a tutti.
 
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Vi è in Italia una legge (almeno sulla carta) n° 212 del 27 luglio 2000.

Ebbene questa legge [SIZE=-1]attesa da molto tempo; il disegno di legge governativo era stato infatti approvato dal Consiglio dei Ministri l’8 agosto 1996, è venuta alla luce ben 4 anni dopo.

Sono stati necessari, dunque, ben quattro anni di discussioni per licenziare in via definitiva un testo, costituito da appena ventuno articoli, che durante il cammino parlamentare ha subito diverse modifiche.

All'epoca appena promulgata i giudizi furono diversi e contrastanti:

[/SIZE]
[SIZE=-1]Cfr. Bruno Gianotti, Fisco più umano, pagherà i propri errori, in La Stampa, Torino 2-8-2000.[/SIZE]
[SIZE=-1]Cfr. Enzo Popoli, Un Garante del contribuente, in Il Mattino, Napoli 2-8-2000.[/SIZE]
[SIZE=-1]Cfr. Maggiori garanzie per i contribuenti, in Italia Oggi, Milano 2-8-2000.[/SIZE]
[SIZE=-1]Cfr. Varato lo statuto del contribuente. Del Turco: pagherà anche lo Stato, in Corriere della Sera, Milano 2-8-2000.[/SIZE]
[SIZE=-1]Cfr. Per lo statuto un debutto dimezzato, in Il Sole-24 Ore. Quotidiano Politico Economico Finanziario, Milano 2-8-2000.[/SIZE]


[SIZE=-1]Qualcuno ancora la chiama "STATUTO DEL CONTRIBUENTE" ma in quel "ginepraio da azzeccagarbugli" ha ancora ragione di esistere?
[/SIZE]
 
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Vi è in Italia una legge (almeno sulla carta) n° 212 del 27 luglio 2000.

Ebbene questa legge [SIZE=-1]attesa da molto tempo; il disegno di legge governativo era stato infatti approvato dal Consiglio dei Ministri l’8 agosto 1996, è venuta alla luce ben 4 anni dopo.

Sono stati necessari, dunque, ben quattro anni di discussioni per licenziare in via definitiva un testo, costituito da appena ventuno articoli, che durante il cammino parlamentare ha subito diverse modifiche.

All'epoca appena promulgata i giudizi furono diversi e contrastanti:

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[SIZE=-1]Cfr. Bruno Gianotti, Fisco più umano, pagherà i propri errori, in La Stampa, Torino 2-8-2000.[/SIZE]
[SIZE=-1]Cfr. Enzo Popoli, Un Garante del contribuente, in Il Mattino, Napoli 2-8-2000.[/SIZE]
[SIZE=-1]Cfr. Maggiori garanzie per i contribuenti, in Italia Oggi, Milano 2-8-2000.[/SIZE]
[SIZE=-1]Cfr. Varato lo statuto del contribuente. Del Turco: pagherà anche lo Stato, in Corriere della Sera, Milano 2-8-2000.[/SIZE]
[SIZE=-1]Cfr. Per lo statuto un debutto dimezzato, in Il Sole-24 Ore. Quotidiano Politico Economico Finanziario, Milano 2-8-2000.[/SIZE]


[SIZE=-1]Qualcuno ancora la chiama "STATUTO DEL CONTRIBUENTE" ma in quel "ginepraio da azzeccagarbugli" ha ancora ragione di esistere?
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Hai ragione Peppino, non ha ormai più ragione di esistere visto che è stato disatteso proprio da chi la legge l'ha fatta e non da chi ne doveva beneficiare.
Solo ogni tanto si ricordavano che lo "Statuto" esisteva e solo per provvedimenti di scarsa importanza ma quando si è trattato di fare gettito non hanno guardato in faccia a nessuno dimenticandosi della sua esistenza.
Ciao Peppino, buona serata.
 
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Hai ragione Peppino, non ha ormai più ragione di esistere visto che è stato disatteso proprio da chi la legge l'ha fatta e non da chi ne doveva beneficiare.
Solo ogni tanto si ricordavano che lo "Statuto" esisteva e solo per provvedimenti di scarsa importanza ma quando si è trattato di fare gettito non hanno guardato in faccia a nessuno dimenticandosi della sua esistenza.
Ciao Peppino, buona serata.

Già il famoso statuto del contribuente meraviglia delle meraviglie quel gruppo di articoli che doveva garantire i contribuenti, purtroppo quando si tratta di garanzie ..... l'unico statuto che sembra ancora funzionare è quello del lavoro forse. Comunque non credo che i ns politici destra o sinistra che diri voglia abbiamo la volontà di semplificare e razionalizzare. L'unica cosa da fare per abbattere o almeno tentare quel mostro a + teste (tipo cerbero dantesco) della normativa è una rivolta civile dalla base. So che è solo un sogno ma almeno è ancora gratis per il momento.
 
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sogno.jpg
 
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reverse charge ? mai applicato
detraibilità me ne sono fottuto ed ho sempre detratto
studi di settore scherziamo un po con i valo del qudro f e prima o poi si esce congrui
costi va il mondo oggi in Italia
 
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