Salve a tutti, ho letto i numerosi interventi presenti sul forum riguardanti il Reverse charge in edilizia e ho potuto trarre queste conclusioni:
Dopo le incertezze iniziali, dall'insieme di circolari e risoluzioni che sono uscite ultimamente si ricava che il codice attività (Atecofin F) a cui appartiene il subappaltatore non ha rilevanza, ciò che rileva è il tipo di lavoro da lui effettivamente svolto, volta per volta. In pratica deve verificarsi che la singola prestazione svolta dal subappaltatore deve essere inquadrata in una della attività rientranti in quelle classificate nel codice Atecofin. Quindi bisogna valutare caso per caso.
Vorrei ora espormi un il seguente quesito: un’azienda commerciale ha dato in appalto ad un’impresa di costruzioni l’edificazione di un capannone industriale, quest’ultima, a sua volta, ha dato in appalto i lavori di scavo ad un’altra imprese che effettua per attività proprio l’escavazione (non conosco il loro codice attività...). In base a quanto detto sopra il subappaltatore (l’impresa che ha effettuato gli scavi), avrebbe dovuto emettere fattura senza applicazione dell'IVA. Siete d’accordo? Ma questi ha ugualmente emesso fattura con l’addebito dell’imposta. Dato che la fattura è già stata emessa, cosa dovrebbe fare ora il subappaltatore per correggere l’errata fatturazione? Si potrebbe ricorrere ad una “nota credito”? Quale potrebbe essere secondo voi la strada più corretta?
Grazie per la vs. cortesia!
Dopo le incertezze iniziali, dall'insieme di circolari e risoluzioni che sono uscite ultimamente si ricava che il codice attività (Atecofin F) a cui appartiene il subappaltatore non ha rilevanza, ciò che rileva è il tipo di lavoro da lui effettivamente svolto, volta per volta. In pratica deve verificarsi che la singola prestazione svolta dal subappaltatore deve essere inquadrata in una della attività rientranti in quelle classificate nel codice Atecofin. Quindi bisogna valutare caso per caso.
Vorrei ora espormi un il seguente quesito: un’azienda commerciale ha dato in appalto ad un’impresa di costruzioni l’edificazione di un capannone industriale, quest’ultima, a sua volta, ha dato in appalto i lavori di scavo ad un’altra imprese che effettua per attività proprio l’escavazione (non conosco il loro codice attività...). In base a quanto detto sopra il subappaltatore (l’impresa che ha effettuato gli scavi), avrebbe dovuto emettere fattura senza applicazione dell'IVA. Siete d’accordo? Ma questi ha ugualmente emesso fattura con l’addebito dell’imposta. Dato che la fattura è già stata emessa, cosa dovrebbe fare ora il subappaltatore per correggere l’errata fatturazione? Si potrebbe ricorrere ad una “nota credito”? Quale potrebbe essere secondo voi la strada più corretta?
Grazie per la vs. cortesia!