La proprietà dell'immobile estero da parte di mia moglie e le bollette intestate a mia moglie, temo che non avrebbero valore.
Io sono stabilmente residente all'estero, vengo in Italia 20 giorni in un anno. Però come faccio a dimostrare la stabile dimora all'estero?
Il fatto di avere un permesso di soggiorno? La conoscenza della lingua svedese? I corsi di lingua seguiti? I contratti di lavoro anche se a tempo determinato? Un conto corrente? La cassa integrazione erogata dalla previdenza svedese, che richiede tassativamente la presenza in loco, per essere erogata?
Per quanto riguarda gli immobili di uno riceverei effettivamente la nuda proprietà, l'altro è locato.
Ma quelli che addirittura acquistano una casa in Italia, come fanno?
Un'altra domanda: se io sono iscritto all'aire e lavoro per 7 mesi all'estero come dipendente, nell'anno in cui sono iscritto all'aire. Inoltre, nello stesso anno non ho svolto in Italia nessuna attività economica (niente acquisti, vendite, contratti, niente introiti di qualsivoglia natura). Uno non deve per forza maggiore essere considerato residente all'estero in quell'anno?
- Iscrizione AIRE
- Contratto che vincola il soggetto a vivere 7 mesi (quindi più di 183 giorni all'estero)
- Assenza di attività economiche in Italia
Per uno sfizio mio, in che modo l'Age potrebbe sostenere che la residenza all'estero è fittizia?