dubbi... tanti
Utente
Riferimento: Residenza anagrafica e domicilio fiscale
Prima questione... Non avrei molti dubbi sulla data da prendere a riferimento (rogito o cambio di residenza)... E' chiaro che, ai fini della compilazione del frontespizio del 730, conta la data del cambio della residenza anagrafica.
Più articolata è la problematica relativa al domicilio fiscale, per il fatto che quest'ultimo "produce effetti dal sessantesimo giorno" successivo alla variazione. La cosa da chiarire è il significato autentico di "produce effetti dal sessantesimo giorno". Ho avuto lo stesso tuo problema l'anno scorso e anche quest'anno.
La domanda da porre (e ancora non ho avuto una risposta esaustiva e convincente al 100%, visto che ognuno dice la sua) è se il domicilio fiscale - una volta definita positivamente l'iscrizione all'anagrafe del comune di destinazione - torni a coincidere con la nuova residenza anagrafica anche con effetto retroattivo dalla data di richiesta di variazione.
Una scuola di pensiero sostiene che il domicilio fiscale, seppure non coincida con la residenza anagrafica nei 60 giorni successivi alla variazione di quest'ultima, torni a coincidere con la residenza anagrafica (la nuova) - anche con effetto retroattivo - una volta trascorsi i 60 giorni citati e nel caso, ovviamente, di accoglimento della richiesta di iscrizione anagrafica da parte del comune di destinazione.
Un'altra corrente filosofica, invece, esclude l'effetto retroattivo.
Immagino che tu ti sia posto questo problema per il calcolo delle famose addizionali comunali e regionali.
I sostenitori del sì (quindi, retroattività della coincidenza tra domicilio e residenza) si fanno forti del fatto che il campo del frontespizio denominato "domicilio al 1° gennaio 2011" sia utile al calcolo dell'acconto dell'addizionale comunale per l'anno 2011 e affermano che sia errato indicare, già in sede di 730 di quest'anno, il vecchio domicilio se si è già avuta conferma del buon esito dell'iscrizione all'anagrafe da parte del comune di destinazione.
I sostenitori della non retroattività del domicilio nei 60 giorni successivi alla richiesta di cambio di residenza, ovviamente considerano immodificabile tale domicilio e quindi reputano che sia giusto versare l'acconto e il saldo al comune della vecchia residenza.
Il problema per questi secondi sostenitori, si porrà il prossimo anno, in quanto in sede di 730, riportando il vecchio domicilio fiscale nello stesso campo "domicilio al 1° gennaio 2011" (che sarà poi l'unico campo da compilare, se non ci saranno variazioni anagrafiche successive alla predetta data), si troveranno a dover risolvere il problema dell'acconto per l'anno successivo che il programma del 730 calcolerà ancora una volta con riferimento alla vecchia residenza anagrafica (e questo è palesemente sbagliato).
Ti posso dire come ho fatto io, anche se non sono certa al 100% che sia la soluzione migliore.
Io mi sono mossa nella direzione da te prospettata (vecchio domicilio il primo anno e nuovo domicilio il secondo anno anche se in contrasto tra loro) ma, data la nebulosità della materia, cercherò ancora.
UP !
Nessuno che sia in grado di chiarirmi il dubbio ?
Prima questione... Non avrei molti dubbi sulla data da prendere a riferimento (rogito o cambio di residenza)... E' chiaro che, ai fini della compilazione del frontespizio del 730, conta la data del cambio della residenza anagrafica.
Più articolata è la problematica relativa al domicilio fiscale, per il fatto che quest'ultimo "produce effetti dal sessantesimo giorno" successivo alla variazione. La cosa da chiarire è il significato autentico di "produce effetti dal sessantesimo giorno". Ho avuto lo stesso tuo problema l'anno scorso e anche quest'anno.
La domanda da porre (e ancora non ho avuto una risposta esaustiva e convincente al 100%, visto che ognuno dice la sua) è se il domicilio fiscale - una volta definita positivamente l'iscrizione all'anagrafe del comune di destinazione - torni a coincidere con la nuova residenza anagrafica anche con effetto retroattivo dalla data di richiesta di variazione.
Una scuola di pensiero sostiene che il domicilio fiscale, seppure non coincida con la residenza anagrafica nei 60 giorni successivi alla variazione di quest'ultima, torni a coincidere con la residenza anagrafica (la nuova) - anche con effetto retroattivo - una volta trascorsi i 60 giorni citati e nel caso, ovviamente, di accoglimento della richiesta di iscrizione anagrafica da parte del comune di destinazione.
Un'altra corrente filosofica, invece, esclude l'effetto retroattivo.
Immagino che tu ti sia posto questo problema per il calcolo delle famose addizionali comunali e regionali.
I sostenitori del sì (quindi, retroattività della coincidenza tra domicilio e residenza) si fanno forti del fatto che il campo del frontespizio denominato "domicilio al 1° gennaio 2011" sia utile al calcolo dell'acconto dell'addizionale comunale per l'anno 2011 e affermano che sia errato indicare, già in sede di 730 di quest'anno, il vecchio domicilio se si è già avuta conferma del buon esito dell'iscrizione all'anagrafe da parte del comune di destinazione.
I sostenitori della non retroattività del domicilio nei 60 giorni successivi alla richiesta di cambio di residenza, ovviamente considerano immodificabile tale domicilio e quindi reputano che sia giusto versare l'acconto e il saldo al comune della vecchia residenza.
Il problema per questi secondi sostenitori, si porrà il prossimo anno, in quanto in sede di 730, riportando il vecchio domicilio fiscale nello stesso campo "domicilio al 1° gennaio 2011" (che sarà poi l'unico campo da compilare, se non ci saranno variazioni anagrafiche successive alla predetta data), si troveranno a dover risolvere il problema dell'acconto per l'anno successivo che il programma del 730 calcolerà ancora una volta con riferimento alla vecchia residenza anagrafica (e questo è palesemente sbagliato).
Ti posso dire come ho fatto io, anche se non sono certa al 100% che sia la soluzione migliore.
Io mi sono mossa nella direzione da te prospettata (vecchio domicilio il primo anno e nuovo domicilio il secondo anno anche se in contrasto tra loro) ma, data la nebulosità della materia, cercherò ancora.