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Rendite vitalizie

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Sandro

Ospite
Nell’Agosto 1995 ho stipulato un contratto assicurativo sulla vita a premio unico della durata di 5 anni il quale prevede, alla fine di tale periodo, la corresponsione del premio rivalutato o di un rendita vitalizia pagabile in rate mensili, trimestrali, semestrali o annuali posticipate.
Dopo aver utilizzato il differimento automatico previsto dal contratto ho deciso di commutare il capitale maturato in una modesta rendita vitalizia mensile a partire dal 2005 tuttavia, prima di concludere, vorrei dei chiarimenti in merito ad alcune questioni fiscali:

1°/ L’eventuale rendita vitalizia corrisposta dalla società assicuratrice deve intendersi ai fini fiscali come una forma di pensione (FiP) secondo quanto previsto dal Decreto Legislativo 47/2000 ?
ovvero, vale il trattamento fiscale che vige che per le più comuni pensioni?

2°/ Se è come al primo punto, la rendita vitalizia con requisiti relativi è assoggettabile alla fascia di esenzione IRPEF (no tax area)? Il tetto di esenzione di 7000€ deve intendersi sul reddito complessivo o sul reddito imponibile che nella fattispecie si calcola sul 60% del reddito totale?

3°/ Le eventuale imposte IRPEF che gravano sulla rendita vitalizia vengono trattenute alla fonte dalla società erogatrice o si pagano all’atto della denuncia dei redditi?



Ringrazio cordialmente per le eventuali risposte.

[%sig%]
 
Riferimento: Rendite vitalizie

approfitto di questa discussione per fare una domanda...un nostro cliente ha una rendita vitalizia, l'assicurazione gli ha rilasciato il cud.. con questo cud posso fare il 730 o devo per forza presentare l'unico?
 
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