Scopri il nostro network Home Business Center Blog Site Center

Regime dei Minimi, delucidazioni sulle detrazioni.

Tambien

Utente
Buongiorno,
è circa 1 anno che ho aperto una partiva IVA, come professionista in ambito web al regime dei minimi.
per lo scorso anno (6 mesi di Partita IVA) ho avuto modo di confrontarmi per la prima volta con il fisco, che tra IRPEF e INPS e anticipo del prossimo anno, ha preso molto dei miei modestissimi guadagni.
Quest'anno il mio fiscalista mi consigliato di dedurre delle spese (anche se il regime dei minimi prevede dei limiti di deducibilità), mentre mi ha detto che nel caso di un acquisto di un PC nuovo (non considerato promiscuo come telefonia o auto) posso dedurre per intero.

Ora visto che sono davvero un inesperto, vi chiedo la convenienza di tale operazione (mi scuso in anticipo per la domanda banale) perchè mentalmente non mi è chiara da cosa deduco i costi, e mi spiego:

Supponiamo che il prossimo anno io nella dichiarazione dichiari di aver fatturato 10k (cifra tonda per chiarezza) e che debba pagare il 50% di tasse (anche qui è solo un esempio di cifra tonda per capire meglio)
Significa che 5k sono i guadagni e 5k le tasse.

Se invece acquisto un PC per un totale di 1k, dichiarerò di aver fatturato 10k ma di averne speso 1k per il PC, quindi risulterà che ho guadagnato 9k, dunque pagherò solo 4.5k di tasse mentre i miei guadagni sono di 4.5k.
Dunque la convenienza di reinvestire i ricavi in beni necessari alla mia attività non è completa, perché se fa calare le mie tasse pagate farà calare in proporzione anche i miei guadagni vero?

Cioè effettuando spese a fine anno mi troverò mancanti sia i soldi delle spese (parzialmente) che quelli delle tasse (non dichiarando spese avevo pagato 5k di tasse, avendo dichiarato una spesa me ne troverò a pagare 5k+0,5k per l'acquisto del PC), sbaglio qualcosa?
 
Visto che non ho ricevuto risposte temo di non essere stato chiaro, e dunque cerco di spiegarmi meglio.
Se ho ben capito, supponiamo che:
Totale delle fatture 10.000
Inps: 28% quindi 2.800
5% dei minimi (calcolati su 10mila) 500

Il calcolo ė corretto? Le spese si deducono alle tasse oppure al totale delle fatture, ricadendo così in percentuale anche su di me?
 
Il reddito va calcolato secondo il principio di cassa e cioè come differenza fra ricavi e spese. I contributi previdenziali e assistenziali vanno dedotti dal reddito, al quale si applica l’imposta del 5% sostitutiva di IRPEF e addizionali regionali. Nel uovo regime è anche prevista l'agevolazione riguardo l’esonero dalla ritenuta d’acconto. Nel tuo esempio il 5% lo applichi alla differenza tra 10000 (meno eventuali spese) e 2800.
ciao
 
Il reddito va calcolato secondo il principio di cassa e cioè come differenza fra ricavi e spese. I contributi previdenziali e assistenziali vanno dedotti dal reddito, al quale si applica l’imposta del 5% sostitutiva di IRPEF e addizionali regionali. Nel uovo regime è anche prevista l'agevolazione riguardo l’esonero dalla ritenuta d’acconto. Nel tuo esempio il 5% lo applichi alla differenza tra 10000 (meno eventuali spese) e 2800.
ciao

Grazie 1000, resta solo un ulteriore piccolo dubbio, i contributi previdenziali vanno calcolati sul reddito (ricavi meno spese) o solo sui ricavi?
 
Le aliquote previdenziali si applicano sui ricavi, cioè sul totale delle entrate del contribuente.I contributi previdenziali poi vanno calcolati su di un minimale contributivo anche quando la retribuzione corrisposta è inferiore a tale minimale.
ciao
 
Intendevo comunque il reddito lordo. In effetti il termine imponibile previdenziale sta ad indicare l’importo della retribuzione, come prescritto dal Libro Unico del Lavoro, sul quale si calcolano i contributi previdenziali e assistenziali, sia a carico del lavoratore dipendente che dell’azienda.
A scanso di equivoci, la retribuzione imponibile, utile per il calcolo di tali contributi è quella relativa all'articolo 12 della legge 153 del 30 aprile 1969, che è stata rivista dal decreto legislativo 314 del 1997, che elimina del tutto l’articolo 12 della legge del 1969. ci sono poi state le circolari del Ministero delle Finanze (circolare n. 326/E del 23.12.1997) e dell’INPS (circolare n. 263 del 24.12.1997), che trattano su tale argomento. Il decreto n. 314 prevede, quindi, un’armonizzazione tra la base imponibile ai fini fiscali e quella ai fini previdenziali.
 
Alto