virtual_luke
Utente
Buon giorno.
Come tanti in questo forum anche io sono un lavoratore dipendente, fulltime, settore metalmeccanico e sto valutando di aprire p.iva con il regime dei minimi e ho un paio di domande per le quali non ho risposte.
Partiamo dal presupposto che l'obiettivo finale è la vendita di un prodotto elettronico, prodotto da una ditta Italiana, sia a privati che ad aziende.
1. Trattandosi di attività commerciale (acquisto e rivendita), si può applicare il regime dei minimi?
2. Posso vendere indifferentemente a privati e aziende? Con che differenze?
Nel caso in cui non fosse possibile quanto sopra, avrei una seconda possibilità. L'azienda infatti sarebbe disponibile a farmi un contratto di agenzia/consulenza/procacciatore d'affari (la cosa è da definire) dove la mia parcella/fattura sarebbe rappresentata da il numero di articoli venduti moltiplicato per la provvigione/compenso per singolo articolo. In sostanza il margine di vendita rappresenterebbe il mio fatturato.
3. In questo secondo caso, posso rientrare le regime dei minimi?
4. Secondo me questa seconda strada sarebbe ottimale, in quanto mi permette di vendere molti più prodotti prima di raggiungere la soglia dei 30.000 €. Ci sono delle controindicazioni nell'optare per questa seconda strada?
Grazie mille a tutti per le risposte che potrete darmi.
Luca
Come tanti in questo forum anche io sono un lavoratore dipendente, fulltime, settore metalmeccanico e sto valutando di aprire p.iva con il regime dei minimi e ho un paio di domande per le quali non ho risposte.
Partiamo dal presupposto che l'obiettivo finale è la vendita di un prodotto elettronico, prodotto da una ditta Italiana, sia a privati che ad aziende.
1. Trattandosi di attività commerciale (acquisto e rivendita), si può applicare il regime dei minimi?
2. Posso vendere indifferentemente a privati e aziende? Con che differenze?
Nel caso in cui non fosse possibile quanto sopra, avrei una seconda possibilità. L'azienda infatti sarebbe disponibile a farmi un contratto di agenzia/consulenza/procacciatore d'affari (la cosa è da definire) dove la mia parcella/fattura sarebbe rappresentata da il numero di articoli venduti moltiplicato per la provvigione/compenso per singolo articolo. In sostanza il margine di vendita rappresenterebbe il mio fatturato.
3. In questo secondo caso, posso rientrare le regime dei minimi?
4. Secondo me questa seconda strada sarebbe ottimale, in quanto mi permette di vendere molti più prodotti prima di raggiungere la soglia dei 30.000 €. Ci sono delle controindicazioni nell'optare per questa seconda strada?
Grazie mille a tutti per le risposte che potrete darmi.
Luca