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recesso socio da srl

Riferimento: recesso socio da srl

Buongiorno,
avrei anch'io un quesito in merito al recesso da srl.
Nel caso in cui uno dei soci abbia raggiunto un'età avanzata e sia affetto da una grave malattia mentale, ha egli il diritto di recedere dalla società in qualsiasi momento mediante semplice invio di lettera raccomandata (sottoscritta per suo conto dal figlio)?
E se fosse inabilitato/interdetto? Potrebbe questa essere giusta causa per il recesso?
Grazie.
 
Riferimento: recesso socio da srl

ciao Nicoletta, mi piacerebbe sapere come è andata visto che anche io mi trovo nella setssa situazione

Ciao, per quanto riguarda il mio caso è andata bene perchè dopo estenuanti trattative i soci sono riusciti a trovare un punto di accordo e i soci restanti hanno comprato le quote ai soci uscenti.
 
Riferimento: recesso socio da srl

Ciao Nicoletta,
sono molto interessato all'argomento sul recesso del socio da srl, mi puoi fornire del materiale utile?
Sono socio di minoranza di una s.r.l. che ha durata fino al 2060, dalla quale vorrei recedere. Tenuto conto che lo statuto demanda al codice civile le modalità di recesso e che ho l'età di 42 anni, posso usare questo termine così lungo e in qualche modo parificarlo alla durata indeterminata? in quanto superiore alla vita media di un uomo?
Altre domanda: posso recedere se su mia richiesta la società non mi restituisce le somme di denaro versate in conto futuro aumento capitale sociale che su deliberato dell'assemblea dei soci sono state richieste per specifici investimenti di cui il primo già realizzato e completato il secondo invece non si realizzerà in quanto sono scaduti i termini per la realizzazione dell'investimento (era un finanziamento con la Legge 488/92) pur non avendo effettuato l'aumento di capitale sociale? In bilancio sono annotate con una specifica posta “Altre riserve (con distinta indicazione): A) Versam. soci c/fut. aum. cap. soc. p.t..- B) Versam. soci c/fut. aum. cap. soc. l. 488/92 »
Ti sarei grato se potessi indicarmi l’esistenza di qualche norma o sentenza emanata.
Grazie

Ciao, obiettivamente in questo momento non ho sottomano specifiche sentenze sul tema anche se so che ve ne sono diverse. Se ho un attimo di tempo faccio una ricerca e te le giro.
Il discorso di uscire da una società è sempre molto delicato ... bisogna visionare con attenzione le disposizioni statutarie e muoversi nei tempi e nei modi in esse indicati (ad es. comunicazioni con lettera raccomandata, rispetto del diritto di prelazione, ecc.). Il mio parere è di farsi assistere da un consulente di fiducia che, analizzando i bilanci societari, sappia indicare un valore della quota da porre a base della contrattazione e magari iniziare ad inviare una raccomandata agli altri soci offrendo in vendita la quota come alternativa al recesso.
In bocca al lupo ...
 
Riferimento: recesso socio da srl

Come fatto in altra sede, ecco tre sentenze di cui ho perso copia:
Tribunale Milano 13/11/89
Corte Appello Napoli 17/01/1997
Tribunale Varese 23/11/2004
Spero siano utili
ciao
 
Riferimento: recesso socio da srl

Buongiorno,
avrei anch'io un quesito in merito al recesso da srl.
Nel caso in cui uno dei soci abbia raggiunto un'età avanzata e sia affetto da una grave malattia mentale, ha egli il diritto di recedere dalla società in qualsiasi momento mediante semplice invio di lettera raccomandata (sottoscritta per suo conto dal figlio)?
E se fosse inabilitato/interdetto? Potrebbe questa essere giusta causa per il recesso?
Grazie.

Il soggetto in questione - anziano e malato di mente - non può decidere per sè se ha perso la capacità di agire e quindi è stato dichiarato interdetto. Può agire nel suo interesse il tutore (se è il figlio va bene).
Secondo me può essere giusta causa di recesso se definita tale dallo Statuto ma non mi sembra di ritrovarla tra le cause citate dal Codice Civile. Infatti il tutore può anche decidere di non recedere dalla società se ritiene tale scelta nell'interesse dell'interdetto.
Mentre nei casi meno gravi al posto dell'interdizione può essere più idoneo l'istituto della inabilitazione (ad es. infermità mentale non talmente grave da essere interdetto o anche per prodigalità o per abuso di alcool e droga.
Addirittura, l'inabilitato se autorizzato dal tribunale e col parere del giudice tutelare può continuare ad esercitare un'impresa commerciale.
La situazione come vedi è molto complessa ...
 
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