Buongiorno,
come è possibile per un'azienda provare che una dipendendente abbia simulato la malattia oppure non abbia effettuato tutte le cure necessarie per una pronta guarigione prolungando volutamente lo stato di malattia.
La malattia è iniziata dopo che l'azienda si è rifiutata di sottostare ad una "proposta" del sindacato licenziare la dipendente per farla usufruire dell'indennità di disoccupanzione pena eventuali denunce presso "organi competenti" che avrebbero applicato sanzioni ben più onerose del contributo di licenziamento e del preavviso a carico dell'azienda.
Per il primo mese lo stato di malattia durava dal lunedì al sabato (giorno lavorativo per l'azienda), per riprendere il lunedì successivo, poi la settimana dopo ferragosto la malattia è stata sospesa ma la dipendente non si è compunque presentata al lavoro per malattia del figlio. E' stata richiesta la visita fiscale dell'inps che ha confermato la malattia. E' stata richiesta la visita collegiale all'asl per l'idoneità alla mansione lavorativa. Durante la settimana in cui era stata fissata la visita collegiale la dipendente non ha prolungato lo stato di malattia, assentandosi dal lavoro per malattia del figlio. Presentandosi "guarita" alla visita collegiale è stata dichiata idonea alla mansione lavorativa. La ripresa dell'attività lavorativa è coincisa con la chiusura dell'azienda per festovità natalizie. Il giorno di rientro la dipendente si è di nuovo assentata per malattia, con certficato fino al sabato, domenica guarigione, lunedì successivo di nuovo malattia fino al sabato.
Come può l'azienda far fare dei controlli, ai quali vorrebbe far assistere un proprio medico di fiducia, senza che possano esserci ripercussioni per l'azienda stessa, affichè venga accertato se la dipendente è stata durante tutto questo periodo effettivamente malata e che in caso di effettiva malattia non abbia prolungato volutamente la guarigione.
L'azienda ha bussato a varie porte inps per primo, ma con semplicità viene sempre risposto che all'azienda non deve interessare se la malattia è falsa oppure no in quanto è carico dell'inps. In realtà una parte della malattia è carico dell'azienda (i primi tre giorni di ogni nuovo certificato di inizio malattia), oltre alla maturazione di ferie, rol, 13a e 14a, oltre all'esborso finanziario dell'anticpo della malattia per la parte dell'inps. A ciò si aggiunge anche la considerazione che la parte di malattia a carico dell'inps è in pratica a carico di tutti noi cittadini, azienda compresa.
Ringrazio anticipatamente chiunque vorrà darmi un consiglio o un suggerimento per risolvere tale problematica.
come è possibile per un'azienda provare che una dipendendente abbia simulato la malattia oppure non abbia effettuato tutte le cure necessarie per una pronta guarigione prolungando volutamente lo stato di malattia.
La malattia è iniziata dopo che l'azienda si è rifiutata di sottostare ad una "proposta" del sindacato licenziare la dipendente per farla usufruire dell'indennità di disoccupanzione pena eventuali denunce presso "organi competenti" che avrebbero applicato sanzioni ben più onerose del contributo di licenziamento e del preavviso a carico dell'azienda.
Per il primo mese lo stato di malattia durava dal lunedì al sabato (giorno lavorativo per l'azienda), per riprendere il lunedì successivo, poi la settimana dopo ferragosto la malattia è stata sospesa ma la dipendente non si è compunque presentata al lavoro per malattia del figlio. E' stata richiesta la visita fiscale dell'inps che ha confermato la malattia. E' stata richiesta la visita collegiale all'asl per l'idoneità alla mansione lavorativa. Durante la settimana in cui era stata fissata la visita collegiale la dipendente non ha prolungato lo stato di malattia, assentandosi dal lavoro per malattia del figlio. Presentandosi "guarita" alla visita collegiale è stata dichiata idonea alla mansione lavorativa. La ripresa dell'attività lavorativa è coincisa con la chiusura dell'azienda per festovità natalizie. Il giorno di rientro la dipendente si è di nuovo assentata per malattia, con certficato fino al sabato, domenica guarigione, lunedì successivo di nuovo malattia fino al sabato.
Come può l'azienda far fare dei controlli, ai quali vorrebbe far assistere un proprio medico di fiducia, senza che possano esserci ripercussioni per l'azienda stessa, affichè venga accertato se la dipendente è stata durante tutto questo periodo effettivamente malata e che in caso di effettiva malattia non abbia prolungato volutamente la guarigione.
L'azienda ha bussato a varie porte inps per primo, ma con semplicità viene sempre risposto che all'azienda non deve interessare se la malattia è falsa oppure no in quanto è carico dell'inps. In realtà una parte della malattia è carico dell'azienda (i primi tre giorni di ogni nuovo certificato di inizio malattia), oltre alla maturazione di ferie, rol, 13a e 14a, oltre all'esborso finanziario dell'anticpo della malattia per la parte dell'inps. A ciò si aggiunge anche la considerazione che la parte di malattia a carico dell'inps è in pratica a carico di tutti noi cittadini, azienda compresa.
Ringrazio anticipatamente chiunque vorrà darmi un consiglio o un suggerimento per risolvere tale problematica.