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Professionista & IRAP

RONICO

Utente
Salve a tutti, e ben rientrati dalle ferie.
Volevo avere alcuni pareri in merito all'Irap per i professionisti.
In particolare un professionista che non ha optato per il regime dei contrib. minimi, pur avendone i requisiti e non avendo un'autonoma organizzazione, l'irap lo deve pagare? e se no deve comunque fare la dichiarazione?
Ho sentito l'Ag. delle Entrate e mi hanno detto di pagare, fare la dichiarazione e chiederne il rimborso.
Ci sono casi simili, come Vi comportereste?

Grazie
Ciao
 
Riferimento: Professionista & IRAP

Salve a tutti, e ben rientrati dalle ferie.
Volevo avere alcuni pareri in merito all'Irap per i professionisti.
In particolare un professionista che non ha optato per il regime dei contrib. minimi, pur avendone i requisiti e non avendo un'autonoma organizzazione, l'irap lo deve pagare? e se no deve comunque fare la dichiarazione?
Ho sentito l'Ag. delle Entrate e mi hanno detto di pagare, fare la dichiarazione e chiederne il rimborso.
Ci sono casi simili, come Vi comportereste?

La strada che ti hanno consigliato in AdE è quella più prudente e ... costosa (finanziariamente anticipi i soldi ... il rimborso - si sa come vanno le cose in Italia in questi casi - se va tutto bene lo rivedi dopo anni).

Nel caso di professionista privo di autonoma organizzazione, io consiglio di non pagare e di non presentare neppure la dichiarazione IRAP.

Comunque la scelta ultima è sempre del contribuente.
 
Riferimento: Professionista & IRAP

Concordo con kob per quanto riguarda il consiglio di non pagare e di presentare la dichiarazione irap se ne ricorrono i presupposti. Del resto l'ADE ha rimosso l'errore bloccante della mancata presenza della dichiarazione irap.
Valuta bene la sussistenza dei presupposti anche alla luce della circolare dell'ADE (che trovi qua: http://www.agenziaentrate.it/ilwwcm/resources/file/ebf31c082b8cdea/circ 45E del 13 giugno 2008.pdf ) che benché carente può esserti di aiuto nel prepararti all'eventuale contraddittorio con l'ADE.
Riporto uno stralcio che si ricollega a quello che hai detto:
Ai fini dell’individuazione del requisito di autonoma organizzazione, in assenza di altri più significativi elementi, può tornare utile la disciplina dei c.d. “contribuenti minimi” di cui all’articolo 1, commi da 96 a 117, della legge 24 dicembre 2007, n. 244 (legge finanziaria 2008).
Ciò premesso, si ritiene che gli Uffici possano considerare non sussistente il presupposto dell’autonoma organizzazione e, quindi, non coltivare il contenzioso nei casi in cui l’artista o il professionista possa considerarsi “contribuente minimo” ai sensi del citato comma 96 dell’articolo 1 della legge finanziaria 2008, a prescindere dalla circostanza che lo stesso si sia avvalso o
meno del relativo regime fiscale.
Resta inteso che il regime dei “minimi” ovviamente non esaurisce le ipotesi caratterizzate dall’assenza di autonoma organizzazione, la quale deve essere valutata caso per caso dagli Uffici, sulla base dei criteri enunciati nella presente circolare, anche in presenza di parametri che esprimano valori superiore a quelli utilizzati per la definizione dei “contribuenti minimi”.

Saluti
Michele
 
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