Dovendo distinguere tra portare in detrazione o deduzione, in base alla data di decorrenza della disabilità, alcune spese sanitarie pagate con assegni, mi chiedevo quale fosse la data "di cassa" corretta per me in qualità di intestatario del c/c da cui è emesso l'assegno.
Ho già provato ad informarmi sul web e, da queste 2 pagine
credo si evinca che la data di mio interesse è la cosiddetta "data disponibile", ovvero quella in cui ho materialmente dato l'assegno in mano al professionista ma... non mi pare sia obbligatorio che questa coincida con la data che ho scritto sullo stesso (posso averlo consegnato l'indomani) nè con quella di valuta nè tantomeno con quella contabile che compaiono sulla movimentazione del c/c, giusto? Se il ragionamento è corretto, cioè se la "data disponibile" può non essere scritta da nessuna parte, come conviene regolarsi per evitare contestazioni?
La mia personale opinione per evitare contestazioni in una situazione del genere è intendere come "data di cassa" la "data di valuta" che spunta sulla movimentazione del mio c/c.
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In caso di bonifico il pagamento si ha solo al momento dell'effettiva disponibilità delle somme e cioè solo quando il professionista...
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La mia personale opinione per evitare contestazioni in una situazione del genere è intendere come "data di cassa" la "data di valuta" che spunta sulla movimentazione del mio c/c.