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Prestito ad amministratore

jimi3

Utente
Sono vietati i prestiti agli amministratori di società?

Il vecchio disposto dell'art. 2624 C.C. prevedeva addirittura la reclusione per un prestito agli amministratori.

Ora è stato abrogato con il DLgs 61/2002. Ma questo cosa vuol dire? Che sono possibili i prestiti agli amministratori?
 
Riferimento: Prestito ad amministratore

Sono vietati i prestiti agli amministratori di società?

Il vecchio disposto dell'art. 2624 C.C. prevedeva addirittura la reclusione per un prestito agli amministratori.

Ora è stato abrogato con il DLgs 61/2002. Ma questo cosa vuol dire? Che sono possibili i prestiti agli amministratori?

Secondo me sì.

ciao
 
Riferimento: Prestito ad amministratore

La società non può fare prestiti ai soci o a terzi se non previsto nello statuto. In ogni caso, se effettuati, questi dovranno essere fruttiferi ed il tasso non deve essere inferiore ai tassi applicati dalle banche nei confronti della società. E' legittima la presunzione di fruttuosità dei prestiti fatti dalla società ai propri soci (Cass. sent. n. 2672 del 13.12.95); in mancanza ne conseguono irregolarità per: a) mancata appostazione del ricavo; b) omissione della ritenuta; c) mancato versamento della stessa. Dissentono sulle sanzioni b) e c) le sentenze della Cass. n. 3155 del 13.12.95 e n. 13153 del 29.12.95.

PRESTITI AD AMMINISTRATORI
Prestiti ad amministratori , direttori generali, sindaci e liquidatori: l'art. 2624 c.c. stabiliva che gli amministratori, i direttori generali, i sindaci ed i liquidatori che contraevano prestiti sotto qualsiasi forma, sia direttamente sia per interposta persona, con la società che amministravano o con una società controllante o controllata,erano puniti con la reclusione, e ciò anche se il prestito fosse stato retribuito e restituito. L’art. 2624 è stato abrogato con D.Lgs. 61/2002, decorrenza 14.4.02, ma permangono le responsabilità. Ai fini fiscali vale quanto detto per i prestiti ai soci.
 
Riferimento: Prestito ad amministratore

Nel tuo post leggo una sentenza della Cassazione che parla della fruttuosità dei prestiti.
Nella seconda parte del post si parla del fatto che è stato depenalizzato. E questo lo sanno anche i muri, ormai.

Ma continui a non dirmi qual è la norma che dice: SONO VIETATI I PRESTITI AGLI AMMINISTRATORI.

:rolleyes:


La società non può fare prestiti ai soci o a terzi se non previsto nello statuto. In ogni caso, se effettuati, questi dovranno essere fruttiferi ed il tasso non deve essere inferiore ai tassi applicati dalle banche nei confronti della società. E' legittima la presunzione di fruttuosità dei prestiti fatti dalla società ai propri soci (Cass. sent. n. 2672 del 13.12.95); in mancanza ne conseguono irregolarità per: a) mancata appostazione del ricavo; b) omissione della ritenuta; c) mancato versamento della stessa. Dissentono sulle sanzioni b) e c) le sentenze della Cass. n. 3155 del 13.12.95 e n. 13153 del 29.12.95.

PRESTITI AD AMMINISTRATORI
Prestiti ad amministratori , direttori generali, sindaci e liquidatori: l'art. 2624 c.c. stabiliva che gli amministratori, i direttori generali, i sindaci ed i liquidatori che contraevano prestiti sotto qualsiasi forma, sia direttamente sia per interposta persona, con la società che amministravano o con una società controllante o controllata,erano puniti con la reclusione, e ciò anche se il prestito fosse stato retribuito e restituito. L’art. 2624 è stato abrogato con D.Lgs. 61/2002, decorrenza 14.4.02, ma permangono le responsabilità. Ai fini fiscali vale quanto detto per i prestiti ai soci.
 
Riferimento: Prestito ad amministratore

Il fatto che la cosa non sia più penalmente perseguibile direttamente
non esclude una possibile contestazione dei reati ex art.216 L.F.
qualora un domani la società dovesse fallire; nè esclude che gli
amministratori possano essere assoggettati ad azione di
responsabilità, qualora:
- non siano nelle condizioni di restituire prestiti ricevuti
- espongano la società a danni qualora questa debba rispondere per le
garanzie prestate in favore degli amministratori
- mettano comunque la società e/o creditori o terzi in difficoltà a
causa della carenza di liquidità derivante dai prestiti fatti a loro.

Quindi tra l'essere depenalizzato e l'essere consentito ce ne corre.
 
Riferimento: Prestito ad amministratore

A me, francamente, non sembra potersi ravvisare, nella concessione del prestito, alcun comportamento illecito cui possa configurarsi il reato di bancarotta fraudolenta... (addirittura!)

Con l’abrogazione della vecchia norma sanzionatoria è stata, di fatto, eliminata qualsiasi causa ostativa alla concessione dei prestiti ad amministratori... Ritengo, pertanto, che, ove debitamente autorizzato dai soci, che sono gli unici a potere elevare azione sociale di responsabilità nei confronti dell’amministratore, il prestito possa essere concedibile e non vi è alcuna norma che possa perseguire tale attività ritenuta non più illecita... Eventuali danni per responsabilità, peraltro non ravvisabili nel caso di autorizzazione al prestito da parte dell’assemblea dei soci, potrebbero essere contestati solo dai soci...

Certo, nessun amministratore utilizzerebbe disponibilità liquide della società per proprio uso personale in assenza di preventiva autorizzazione da parte dei soci (in tal caso sì che potrebbe incorrere, ma solo su denuncia da parte dei soci) in azioni sociali di responsabilità...

E' consentto tutto ciò che non è vietato... la legge non lo persegue più come reato penalmente perseguibile, i soci gliel'accordano... dov'è il problema...?
Chi può vietare ai soci ed all'amministratore di chiedere ed ottenere un prestito? E nel caso di concessione quale norma sanzionatroria di natura penale risulterebbe applicabile? Nessuna!

Questo, s'intende, è il mio molto modesto parere...
Saluti.
T.
 
Riferimento: Prestito ad amministratore

Quoto in pieno il parere di Turi.
I prestiti agli amministratori sono consentiti.
Diventano illegittimi se ne viene fatto un uso distorto, ma questo vale per qualunque comportamento legittimo. Quindi da qui a dire che sono vietati "ne passa".

ciao
 
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