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Prestazione occasionale oltre i 5000 euro

Frankgu

Utente
Salve a tutti, spero di essere nel posto giusto.
Sono impiegato a tempo indeterminato presso una azienda e ho avuto occasione di partecipare a un progetto esterno per cui le forme contrattuali esplicitamente previste sono la collaborazione occasionale o la partita iva. Premesso che non avrei alcun problema ad aprire la partita iva, avendo già chiesto il permesso all'azienda presso cui sono assunto, il mio dilemma è il seguente.
Dato che la somma comunque supera i 5000 euro, mi chiedevo intanto se fosse possibile ancora la prestazione occasionale.
Dopo un giro di informazione, pare che in effetti sia possibile.
E' possibile iscrivendosi alla gestione separata dell'INPS per la parte eccedente i 5000 euro, su cui si paga, oltre che il 20%, un 17% di ritenute previdenziali.

Data una somma di circa 12mila lorde, conviene la ritenuta d'acconto o la partita iva?

Tra i PRO della ritenuta d'acconto:
- nessun onere con commercialisti;
Tra i CONTRO della ritenuta d'acconto:
- il reddito si accumula a quello già percepito, cosa che non accadrebbe con la partita iva a regime semplificato (scusate se sbaglio il termine tecnico, ma intendo quello del forfettario al 20%), quindi con ritenuta d'acconto finirei in uno scaglione irpef del 27% o probabilmente del 38%, mentre con partita iva i redditi rimarrebbero separati.
- nessuna possibilità di "scaricare" costi, cosa che sinceramente non mi preme più di tanto, se non in minima parte.

Vi ringrazio anticipatamente,
Francesco
 
Riferimento: Prestazione occasionale oltre i 5000 euro

Le prestazioni occasionali non possono superare i 5.000 euro e i 30 giorni di attività per committente. Si possono superare con più committenti, stanti i limiti riferiti per ciascuno, ma sull'eccedenza dei 5.000 si ha l'obbligo d'iscrizione alla gestione separata Inps.
Alle prestazioni occasionali si applica la ritenuta d'acconto del 20%. La prestazione concorrerà al reddito tassabile, alla progressività dell'aliquota Irpef ed al calcolo di deduzioni e detrazioni. E' possibile dedurre i costi di diretta imputazione. Dalle imposte si dovranno scomputare le ritenute applicate.
REGIME DEI MINIMI - apertura della partita iva e limiti da osservare per rientrarvi in termini di fatturato e investimenti. Non viene applicata l'iva. A seconda dell'attività si applica la ritenuta d'acconto. Il reddito è assoggettato ad imposta sostitutiva del 20% e non concorre alla formazione delle aliquote progressive. Assoggettamento alla gestione previdenziale propria della tipologia di attività.
Non sono obbligatori i registri ma è da monitorare l'attività in senso contabile per le diverse operazioni da porre in essere nel caso del superamento dei citati limiti. Non sono applicabili gli studi di settore.
...E comunque rivolgersi ad uno studio competente sarà una garanzia e non uno spreco di denaro, proprio per le mille cose che vengono fatte passare come semplici, ma che semplici non sono.
Un saluto

Antonio
 
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