il tartassato
Utente
Buongiorno,
innanzitutto volevo fare i complimenti allo staff del froum che seguo da diverso tempo per i prezioni contenuti dai quali ho sempre preso spunto per i miei dubbi sulle questioni riguardanti il fisco.
Oggi mi sono iscritto perchè avrei una qeustione particolare da sottoporre a chi mi legge.
Sono lavoratore dipendente e sto svolgendo un'attività saltuaria e occasionale di consulenza per una società con sede fiscale in Germania.
Ho ricevuto già due pagamenti per i quali ho rilasciato due ricevute in cui non viene indicata l'iva dovuta dal committente, in quanto, come già confermato ad altri utenti qui sul forum, le società estere che pagano una prestazione occasionale in Italia non sono tenute a versare l'iva.
Prossimamente dovrò però ricevere un pagamento che mi farà sforare la soglia dei 5000 euro, e quindi, sarò tenuto a segnalare al committente lo sforamento di tale soglia e il committente è tenuto a versare una aliquota pari al 24% in quanto io sono lavoratore dipendente e quindi già iscritto alla previdenza sociale.
Tutto questo dovrebbe avvenire tramite la compilazione di un modulo detto "C10" da parte del committente, che dovrebbe quindi versare i 2/3 della aliquota del 24% sulla somma eccedente i 5000 euro.
Trattandosi nello specifico di società estera, volevo sapere se sussistono queste condizioni e se quanto ho scritto sopra risulta corretto. Si tratta di informazioni che ho reperito online (ad esempio qui: https://fiscomania.com/ricevuta-pre...stazione-occasionale-verso-committente-estero ) e a volte sembrano un pò discordanti fra loro, ad esempio nel link che ho riportato è scritto:
Quindi sembrerebbe che non debba essere pagata nessuna aliquota dal collaboratore sul netto ricevuto dal committente.
Vorrei cercare di farmi un'idea di quanto potrei trovarmi a pagare su questi compensi eccedenti la soglia, in modo da regolarmi anche con la valutazione della prestazione.
Per esperienze pregresse (come lavoratore dipendente che esegue saltuariamente prestazioni in ritenuta d'acconto) , so che in dichiarazione dei redditi vengono applicate trattenute all'incirca del 30% sul compenso ricevuto in ritenuta d'acconto.
Qualcuno di voi può darmi una conferma su quanto ho scritto sopra, sulla possibilità di una società estera di pagare i contributi iscrivendosi alla gestione inps separata, e in quale parte ? (2/3 ? o totale ?)
Grazie,
Cordiali Saluti.
innanzitutto volevo fare i complimenti allo staff del froum che seguo da diverso tempo per i prezioni contenuti dai quali ho sempre preso spunto per i miei dubbi sulle questioni riguardanti il fisco.
Oggi mi sono iscritto perchè avrei una qeustione particolare da sottoporre a chi mi legge.
Sono lavoratore dipendente e sto svolgendo un'attività saltuaria e occasionale di consulenza per una società con sede fiscale in Germania.
Ho ricevuto già due pagamenti per i quali ho rilasciato due ricevute in cui non viene indicata l'iva dovuta dal committente, in quanto, come già confermato ad altri utenti qui sul forum, le società estere che pagano una prestazione occasionale in Italia non sono tenute a versare l'iva.
Prossimamente dovrò però ricevere un pagamento che mi farà sforare la soglia dei 5000 euro, e quindi, sarò tenuto a segnalare al committente lo sforamento di tale soglia e il committente è tenuto a versare una aliquota pari al 24% in quanto io sono lavoratore dipendente e quindi già iscritto alla previdenza sociale.
Tutto questo dovrebbe avvenire tramite la compilazione di un modulo detto "C10" da parte del committente, che dovrebbe quindi versare i 2/3 della aliquota del 24% sulla somma eccedente i 5000 euro.
Trattandosi nello specifico di società estera, volevo sapere se sussistono queste condizioni e se quanto ho scritto sopra risulta corretto. Si tratta di informazioni che ho reperito online (ad esempio qui: https://fiscomania.com/ricevuta-pre...stazione-occasionale-verso-committente-estero ) e a volte sembrano un pò discordanti fra loro, ad esempio nel link che ho riportato è scritto:
Ipotizziamo questa volta una prestazione di 6.000 euro. In questo caso, superando il valore lordo di 5.000 euro deve essere applicata la contribuzione INPS alla gestione separata. Il committente è tenuto all’iscrizione del lavoratore alla gestione separata INPS come collaboratore. In questo caso, quindi, deve provvedere al versamento dei contributi per suo conto. I contributi previdenziali non appaiono nel documento in quanto, anche se formalmente sono suddivisi per 2/3 sul committente ed 1/3 sul prestatore, questa suddivisione è solo formale. Questo, in quanto l’iscrizione INPS avviene come “collaboratore“. Per questo motivo tutta la contribuzione avviene a carico dell’azienda committente.
Quindi sembrerebbe che non debba essere pagata nessuna aliquota dal collaboratore sul netto ricevuto dal committente.
Vorrei cercare di farmi un'idea di quanto potrei trovarmi a pagare su questi compensi eccedenti la soglia, in modo da regolarmi anche con la valutazione della prestazione.
Per esperienze pregresse (come lavoratore dipendente che esegue saltuariamente prestazioni in ritenuta d'acconto) , so che in dichiarazione dei redditi vengono applicate trattenute all'incirca del 30% sul compenso ricevuto in ritenuta d'acconto.
Qualcuno di voi può darmi una conferma su quanto ho scritto sopra, sulla possibilità di una società estera di pagare i contributi iscrivendosi alla gestione inps separata, e in quale parte ? (2/3 ? o totale ?)
Grazie,
Cordiali Saluti.